La bizzarra polemica social sulle griglie

“Sono stanco di sentire discutere di stupidaggini e da buon ingegnere idraulico devo intervenire. Le caditoie sporche sono una brutta cosa quando piove ‘ i' giusto'. Non lasciando defluire l'acqua nelle fognature provocano quelle belle pozzanghere che ci fanno bagnare i piedi ed in qualche caso entrare l'acqua negli scantinati. Ma quando piove veramente come il famoso giovedì, le fogne fanno saltare i tombini, le caditoie si ripuliscono da sole nel senso che da sotto l'acqua esce fuori”.

Le parole scritte come commento su un gruppo Fb empolese da Damasco Morelli, ingegnere idraulico, cioè laureato all'Università, dal punto di vista politico “non particolarmente vicino a questa giunta comunale” come si autodefinisce e ben si sa, basterebbero da sole a chiudere la bizzarra polemica social post diluvio universale sulle grate dei tombini sporche.

Ma, visto che l'argomento è stato da molti empolesi eletto a causa dei problemi avuti la notte del diluvio, cerchiamo di capire, dal punto di vista semplicemente tecnico, come stanno le cose. La pulizia delle caditoie spetta al Comune. In città, griglia più griglia meno, ce ne sono circa 15mila. Come e quando vengono pulite? In seguito a verifica dei tecnici comunali, quando arrivano segnalazioni dei cittadini, nelle zone con più vegetazione e nei momenti più critici dell'anno come l'autunno, quando qualcuno che gravita in questo mondo le vede, tanto che in un anno circa un migliaio (numero sempre indicativo) vengono pulite. Poche? Tante? Ognuno la tiri dalla parte che vuole ma è evidente che pensare di pulirle tutte è impossibile. Chi le pulisce? Una ditta a servizio del comune che viene attivata e provvede a fare il servizio per il quale è pagata. Costo? Ad oggi, per pulire le caditoie, fare video ispezione alle fosse biologiche degli edifici comunali quando c'è bisogno, pulire le griglie e nastro (quelle, per capirci, che tagliano i vialetti o le strade) sono stati spesi sui 30mila euro e si pensa di doverne spendere almeno altri 5mila per arrivare a fine anno.

Tornando al commento dell'ingegner Morelli siamo al punto. La quantità di acqua caduta è stata impressionante e questo ha saturato le fognature che, banalmente, non sono progettate per ricevere tutta questa acqua. Se anche il giorno stesso la ditta incaricata dal Comune avesse per assurdo pulito le 15mila griglie, tutta l'acqua non sarebbe entrata, il sistema fognario non avrebbe retto e l'acqua sarebbe fuoriuscita (vedi Morelli).

Già, le fogne. Ma a Empoli come e dove sono? E sono divise, ovvero acqua chiara e acqua scura, o insieme? In attesa di approfondire l'argomento in un articolo dedicato proprio a come e dove scorre l'acqua sotto la città, diciamo che le due acque sono insieme e scorrono nei due canali più grandi, il rio di Bonistallo ed il rio dei Cappuccini. Il rio dei Cappuccini, dal cimitero, va a passare sotto piazza Gramsci e poi finisce in Arno. In molti punti ci si può entrare dentro anche con un'Ape, giusto per far capire quanto è grande.

Quando l'acqua è tanta e manda in pressione le fognature non solo queste non ricevono più ma, per il principio dei vasi comunicanti, l'acqua torna indietro ed è questo uno dei motivi per cui molti garage della zona di via Masini, ad esempio, quella terribile notte di giovedì si sono allagati essendo ad un livello più alto della fognatura. L'acqua ha una precisa caratteristica fisica: è incomprimibile. Quindi, con la forza che ha, da qualche parte esce sfruttando leggi fisiche come, appunto, quella dei vasi comunicanti.

Per chiudere tre banali considerazioni. La prima: per il discorso delle griglie, a volte basta semplicemente togliere le foglie che ci sono sopra con un piede. Si fa prima che a scrivere post sui social. La seconda: la quantità di acqua piovuta è stata impressionante e concentrata (per capirci, l'invaso di Bilancino era a 70 cm dal colmo). La terza: guardandoci attorno, a Empoli non è poi andata così male.