L'Empolese-Valdelsa sostiene Mazzeo(Pd): «Porterò in Europa il lavoro, la sanità e quell'idea di Pace che si insegna a Rondine»
05-06-2024 15:23 - La voce dei candidati
In questi ultimi scampoli di campagna elettorale, in mezzo a tante iniziative di carattere locale- a sostengo dei candidati alla poltrona di sindaco che tra pochi giorni lascerà vuota Brenda Barnini – si parla anche di Europa.
Il Partito democratico di Empoli ha ospitato, per la conferenza di chiusura della sua personale campagna elettorale, Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale e candidato al Parlamento Europeo. «Ho deciso di chiudere qui a Empoli –spiega Mazzeo – perché ritengo questa città e l’area dell’Empolese-Valdelsa un esempio da seguire e da raccontare in Europa. Per il suo senso di comunità, di compattezza, per come i sindaci, uniti, si siano saputi prendere cura del territorio».
A fare gli onori di casa sono il senatore Dario Parrini e la sindaca di Empoli Brande Barnini.
«Antonio Mazzeo – sottolinea Parrini – è in lizza per il Parlamento Europeo. A me e a tanti di questo territorio fa tanto piacere, perché abbiamo bisogno di portare in Europa competenza, passione, vicinanza al territorio e la capacità di rappresentare tutta la Toscana nella sua varietà e diversità che ne fa una regione ricca e con grandi potenzialità. Antonio, a mio avviso ha fatto il presidente del consiglio regionale costruendo legami importanti con tutte le realtà della regione e ha potuto rendersi conto di persona dell’importanza delle istituzioni europee per la crescita dei nostri territori. Rappresenta una risorsa, la sua è una candidatura ideale, mi fa piacere sostenerla».
Il senatore Parrini pone l’accento anche sull’importanza di questa tornata elettorale. «E’ l’elezione più decisiva da anni a questa parte – dice - c’è uno schieramento che vuole indebolire l’integrazione europea, convinta che più cose si fanno come singoli Stati e meglio è. Invece noi pensiamo il contrario. Dalle urne i Popolari, i socialisti e i liberali dovranno uscire con la forza per assicurare una maggioranza autonoma del Parlamento per la scelta della commissione».
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Brenda Barnini: «Antonio ha fatto la campagna elettorale più stancante della sua vita, il collegio è vasto, impegnativo. Ma penso che queste settimane siano state utili a capire e farsi carico di quelle che sono le esigenze dei cittadini. Cioè quello che la politica dovrebbe fare sempre. Dall’Europa dipendono le condizioni di geopolitica e di posizionamento internazionale ma l’Europa è anche il principale elemento di vitalità e di sostegno ai progetti dei nostri Comuni».
La sindaca uscente di Empoli pone l’accento sull’operato del governo-Meloni.«Vengo da un giro con il candidato a sindaco Mantellassi tra i negozi del centro – racconta – La prima esigenza dei commercianti è la sicurezza. La dimostrazione che quel tema è stato costruito e pompato per anni affinché la Lega e Fdi potessero prendere voti sta nel fatto che, dopo un anno e mezzo di governo di centrodestra, la questione esiste sempre, che non è cambiato nulla per le nostre realtà, che è un tema di difficile soluzione».
Poi rincara la dose. «Siamo la proposta alternativa, basata su valori alternativi – dice Barnini – Ma abbiamo anche il dovere di segnalare gli elementi di propaganda su cui la destra sta dimostrando di non fare niente. Ultimo atto è il decreto fatto ieri da Meloni sulla sanità: lo trovo grave. Far passare l’idea che con un decreto senza soldi si possono azzerare le liste d’attesa non è un misfatto, offende l’intelligenza e la buona fede delle persone. Abbiamo bisogno di essere rappresentati nel Parlamento Europeo da una persona che conosce i problemi, la loro dimensione quotidiana e non solo attraverso i media o raccontata da altri».
Antonio Mazzeo prima di mettere a fuoco i temi della sua candidatura lancia un messaggio ai futuri sindaci, quelli che usciranno dalle urne domenica sera. «Dovete fare in modo che questo modello di comunità possa continuare a crescere nei prossimi anni. Raccogliete un bel testimone. Sono certo che renderete questa area più moderna e attuale».
Ringrazia per il sostegno alla sua candidatura che arriva dall’Empolese-Valdelsa. «Grazie per la fiducia. Per supportare la mia candidatura – Non è la candidatura di Antonio Mazzeo ma di un modi di intendere la politica, di stare nei territori. La prima battaglia che porterò in Europa sarà per un lavoro sicuro, dignitoso. Il lavoro è una storia forte di questo territorio. Empoli è lavoro. Qui si è saputo anche cambiarlo, modificarlo, renderlo moderno. Dobbiamo costruire i grandi cambiamenti della transizione ecologica e digitale: ci sono due strade. O subirla o guidarla con la finanza pubblica. Non c’è altra alternativa. Porterò questo in Europa. Il voto a me è il voto al territorio, al radicamento, alla prossimità, alla vicinanza di questi anni, a una mano tesa. La politica è questa: saper ascoltare e dare le risposte. Ho avuto un grande privilegio, in questi tre anni e mezzo e mi piacerebbe portare in Europa il racconto di quel che abbiamo già fatto, nelle nostre terre, dove la economia circolare e la transizione ecologica si stanno già attuando, con anticipo, anche grazie al rapporto tra pubblico e privato. L’altra sfida l’ha toccata Brenda Barnini. Riguarda il tema della salute dei cittadini. Dobbiamo provare a chiedere una direttiva europea che finanzi almeno il 7,5 per cento del prodotto interno lordo in ogni stato alla sanità. Questo governo invece di raccontare fake news, come quella di abolire le liste d’attesa, dovrebbe raccogliere le richieste delle regioni. Non finanziare la sanità significa alimentare la povertà. Possiamo e dobbiamo fare di più e meglio, ma dobbiamo dire che senza un finanziamento pubblico adeguato, il sistema sanitario salta. Meloni deve scegliere: se quella proposta di legge, diventata legge regionale e approvata da 5 regioni, sarà discussa in Parlamento. La costituzione prevede la possibilità, quando adottata da 5 regioni, di metterla in discussione in Parlamento. La mia battaglia per l’Europa sarà questa. Vorrei portare anche l’esperienza della Rondine, se vogliamo costruire condizioni di stabilità, lavorare a un sistema di difesa comune, senza saremmo più fragili. Al fianco di questo un esercito di pace, quale esperienza migliore di Rondine, la Cittadella della Pace dove i ragazzi seguono corsi per diventare costruttori di Pace. Voglio portare questa idea in Europa».
Il Partito democratico di Empoli ha ospitato, per la conferenza di chiusura della sua personale campagna elettorale, Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale e candidato al Parlamento Europeo. «Ho deciso di chiudere qui a Empoli –spiega Mazzeo – perché ritengo questa città e l’area dell’Empolese-Valdelsa un esempio da seguire e da raccontare in Europa. Per il suo senso di comunità, di compattezza, per come i sindaci, uniti, si siano saputi prendere cura del territorio».
A fare gli onori di casa sono il senatore Dario Parrini e la sindaca di Empoli Brande Barnini.
«Antonio Mazzeo – sottolinea Parrini – è in lizza per il Parlamento Europeo. A me e a tanti di questo territorio fa tanto piacere, perché abbiamo bisogno di portare in Europa competenza, passione, vicinanza al territorio e la capacità di rappresentare tutta la Toscana nella sua varietà e diversità che ne fa una regione ricca e con grandi potenzialità. Antonio, a mio avviso ha fatto il presidente del consiglio regionale costruendo legami importanti con tutte le realtà della regione e ha potuto rendersi conto di persona dell’importanza delle istituzioni europee per la crescita dei nostri territori. Rappresenta una risorsa, la sua è una candidatura ideale, mi fa piacere sostenerla».
Il senatore Parrini pone l’accento anche sull’importanza di questa tornata elettorale. «E’ l’elezione più decisiva da anni a questa parte – dice - c’è uno schieramento che vuole indebolire l’integrazione europea, convinta che più cose si fanno come singoli Stati e meglio è. Invece noi pensiamo il contrario. Dalle urne i Popolari, i socialisti e i liberali dovranno uscire con la forza per assicurare una maggioranza autonoma del Parlamento per la scelta della commissione».
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Brenda Barnini: «Antonio ha fatto la campagna elettorale più stancante della sua vita, il collegio è vasto, impegnativo. Ma penso che queste settimane siano state utili a capire e farsi carico di quelle che sono le esigenze dei cittadini. Cioè quello che la politica dovrebbe fare sempre. Dall’Europa dipendono le condizioni di geopolitica e di posizionamento internazionale ma l’Europa è anche il principale elemento di vitalità e di sostegno ai progetti dei nostri Comuni».
La sindaca uscente di Empoli pone l’accento sull’operato del governo-Meloni.«Vengo da un giro con il candidato a sindaco Mantellassi tra i negozi del centro – racconta – La prima esigenza dei commercianti è la sicurezza. La dimostrazione che quel tema è stato costruito e pompato per anni affinché la Lega e Fdi potessero prendere voti sta nel fatto che, dopo un anno e mezzo di governo di centrodestra, la questione esiste sempre, che non è cambiato nulla per le nostre realtà, che è un tema di difficile soluzione».
Poi rincara la dose. «Siamo la proposta alternativa, basata su valori alternativi – dice Barnini – Ma abbiamo anche il dovere di segnalare gli elementi di propaganda su cui la destra sta dimostrando di non fare niente. Ultimo atto è il decreto fatto ieri da Meloni sulla sanità: lo trovo grave. Far passare l’idea che con un decreto senza soldi si possono azzerare le liste d’attesa non è un misfatto, offende l’intelligenza e la buona fede delle persone. Abbiamo bisogno di essere rappresentati nel Parlamento Europeo da una persona che conosce i problemi, la loro dimensione quotidiana e non solo attraverso i media o raccontata da altri».
Antonio Mazzeo prima di mettere a fuoco i temi della sua candidatura lancia un messaggio ai futuri sindaci, quelli che usciranno dalle urne domenica sera. «Dovete fare in modo che questo modello di comunità possa continuare a crescere nei prossimi anni. Raccogliete un bel testimone. Sono certo che renderete questa area più moderna e attuale».
Ringrazia per il sostegno alla sua candidatura che arriva dall’Empolese-Valdelsa. «Grazie per la fiducia. Per supportare la mia candidatura – Non è la candidatura di Antonio Mazzeo ma di un modi di intendere la politica, di stare nei territori. La prima battaglia che porterò in Europa sarà per un lavoro sicuro, dignitoso. Il lavoro è una storia forte di questo territorio. Empoli è lavoro. Qui si è saputo anche cambiarlo, modificarlo, renderlo moderno. Dobbiamo costruire i grandi cambiamenti della transizione ecologica e digitale: ci sono due strade. O subirla o guidarla con la finanza pubblica. Non c’è altra alternativa. Porterò questo in Europa. Il voto a me è il voto al territorio, al radicamento, alla prossimità, alla vicinanza di questi anni, a una mano tesa. La politica è questa: saper ascoltare e dare le risposte. Ho avuto un grande privilegio, in questi tre anni e mezzo e mi piacerebbe portare in Europa il racconto di quel che abbiamo già fatto, nelle nostre terre, dove la economia circolare e la transizione ecologica si stanno già attuando, con anticipo, anche grazie al rapporto tra pubblico e privato. L’altra sfida l’ha toccata Brenda Barnini. Riguarda il tema della salute dei cittadini. Dobbiamo provare a chiedere una direttiva europea che finanzi almeno il 7,5 per cento del prodotto interno lordo in ogni stato alla sanità. Questo governo invece di raccontare fake news, come quella di abolire le liste d’attesa, dovrebbe raccogliere le richieste delle regioni. Non finanziare la sanità significa alimentare la povertà. Possiamo e dobbiamo fare di più e meglio, ma dobbiamo dire che senza un finanziamento pubblico adeguato, il sistema sanitario salta. Meloni deve scegliere: se quella proposta di legge, diventata legge regionale e approvata da 5 regioni, sarà discussa in Parlamento. La costituzione prevede la possibilità, quando adottata da 5 regioni, di metterla in discussione in Parlamento. La mia battaglia per l’Europa sarà questa. Vorrei portare anche l’esperienza della Rondine, se vogliamo costruire condizioni di stabilità, lavorare a un sistema di difesa comune, senza saremmo più fragili. Al fianco di questo un esercito di pace, quale esperienza migliore di Rondine, la Cittadella della Pace dove i ragazzi seguono corsi per diventare costruttori di Pace. Voglio portare questa idea in Europa».