16 Settembre 2024
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"Il sistema è strutturato per finanziare gli investimenti anche senza la Borsa"

10-08-2024 12:53 - Opinioni
Dal Comitato Trasparenza per Empoli riceviamo questo intervento a seguito dell'opinione espressa, pochi giorni fa da Nicola Nascosti (Forza Italia) sulla questione della quotazione in Borsa della ultituility dei servizi per accaparrarsi capitali da iinvestire.

A seguito dell’articolo “Senza la Borsa, come verranno finanziati gli investimenti di Alia?” di Nicola Nascosti, ci sentiamo in obbligo di apportare alcune doverose e puntuali correzioni a quanto da lui erroneamente affermato.

Purtroppo Nascosti arriva a conclusioni sbagliate poiché parte da un presupposto sbagliato. Non conoscendo, evidentemente, le regole, ossia l’insieme delle leggi e dei regolamenti, che si applicano agli affidamenti del servizio idrico a società a capitale misto e privato, era inevitabile il grossolano errore che rende completamente inconsistente l’intero articolo.



Non intendiamo snocciolare le leggi ed i regolamenti per non tediare il lettore, anche se siamo in grado di farlo non essendo nostro costume la superficialità, ma non possiamo evitare di precisare che ALIA non dovrà acquistare le quote di Acque Spa detenute da ACEA, non è una questione di volontà o di merito, è la legge che non lo consente.

La prima importante precisazione da fare è che il socio privato di Acque è Abab Spa (a sua volta controllata da Acea con il 76,67%) con quote di partecipazione nell’affidamento di gestione In Acque Spa non del 49% ma del 45%.

La legge prevede che, alla scadenza dell’affidamento, Acque SpA cessi la sua attività dovendosi indire una procedura ad evidenza pubblica per un nuovo gestore o per il socio privato del nuovo gestore o, in alternativa, optare per una gestione diretta dei Comuni anche in forma associata.

Il nuovo gestore dovrà corrispondere ad Acque SpA, non ad Abab/ACEA, il Valore Residuo calcolato da A.I.T. (attualmente per l’anno 2031: € 219.883.575), ed Acque S.p.A., dopo aver liquidato tutte le passività, ripartirà il residuo tra i soci che, nella migliore delle ipotesi, sarà pari al Patrimonio Netto € 287.971.490.

Il socio pubblico del nuovo gestore dovrà farsi carico del finanziamento del 55% del Valore Residuo, € 121 milioni di euro e riceverà da Acque SpA, al termine della liquidazione, 158 milioni di euro.

Altre modalità di liquidazione del socio privato non sono ammesse salvo che si voglia agevolarlo e regalargli somme improprie. Sarà nostro dovere vigilare perché questo non avvenga.

Questo è un esempio per cui siamo contrari alla quotazione in borsa, infatti è la dimostrazione che non servono finanziamenti privati per la gestione dei servizi pubblici.

La tesi di Nicola Nascosti, errata e inconsistente, frutto di fantasia anche ideologica, è la conferma della nostra contrarietà.

Trasparenza per Empoli
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