Il Pci: viva i partigiani jugoslavi e italiani, viva Tito
11-02-2025 17:42 - Politica
Scegliere una specifica atrocità per dichiarare che quella, e non altre, va ricordata e insegnata ai giovani è una scelta politica, e falsifica la realtà in quanto isola una vicenda dal suo contesto (...) Se io decido che quei morti debbono essere ricordati in modo speciale (...) il messaggio, inevitabilmente, è che di quella guerra ciò che merita di essere ricordato non è che l'Italia fascista era dalla parte del torto, era alleata del regime che ha creato le camere a gas, e aveva invaso e occupato la Jugoslavia e compiuto atrocità sul suo territorio: tutto questo non vale la pena di ricordarlo, invece le atrocità di cui gli italiani sono stati le vittime, quelle si, e solo quelle, vanno ricordate. E questa è appunto la falsificazione della Storia".
Questo afferma il Prof. Alessandro Barbero.
Da parte della destra, così inviperita su Tito e le foibe non abbiamo mai sentito pronunciare parole di condanna, né chiedere un giorno del ricordo per commemorare le migliaia e migliaia di uomini, donne, vecchi e bambini fatti massacrare dal regime fascista in Jugoslavia. Ma questo è naturale, trattandosi degli eredi politici, almeno nel caso di FdI, del neofascista MSI. Ci aspetteremmo dalle Amministrazioni Locali e da tutto l'associazionismo antifascista della nostra zona un atteggiamento diverso, che dia il giusto rilievo ai veri fatti storici nel loro contesto, al di fuori di ogni revisionismo che metta sullo stesso piano nazifascismo e comunismo (cioè i responsabili della guerra e coloro che hanno dato un contributo decisivo alla liberazione dell'Italia e dell'Europa), spingendosi fino a votare al Parlamento Europeo la messa al bando dei simboli del comunismo.
I Comuni dell'Empolese Valdelsa e le Associazioni Democratiche, in collaborazione con le Scuole, devono dare un contributo adeguato al ristabilimento della verità storica, contro ogni tentativo di riabilitazione del fascismo e delle sue infamie in Jugoslavia, Albania, Grecia, Libia, Etiopia, Somalia...sfatando il mito dei soldati italiani "brava gente".
Fonte: Ufficio stampa
Questo afferma il Prof. Alessandro Barbero.
Da parte della destra, così inviperita su Tito e le foibe non abbiamo mai sentito pronunciare parole di condanna, né chiedere un giorno del ricordo per commemorare le migliaia e migliaia di uomini, donne, vecchi e bambini fatti massacrare dal regime fascista in Jugoslavia. Ma questo è naturale, trattandosi degli eredi politici, almeno nel caso di FdI, del neofascista MSI. Ci aspetteremmo dalle Amministrazioni Locali e da tutto l'associazionismo antifascista della nostra zona un atteggiamento diverso, che dia il giusto rilievo ai veri fatti storici nel loro contesto, al di fuori di ogni revisionismo che metta sullo stesso piano nazifascismo e comunismo (cioè i responsabili della guerra e coloro che hanno dato un contributo decisivo alla liberazione dell'Italia e dell'Europa), spingendosi fino a votare al Parlamento Europeo la messa al bando dei simboli del comunismo.
I Comuni dell'Empolese Valdelsa e le Associazioni Democratiche, in collaborazione con le Scuole, devono dare un contributo adeguato al ristabilimento della verità storica, contro ogni tentativo di riabilitazione del fascismo e delle sue infamie in Jugoslavia, Albania, Grecia, Libia, Etiopia, Somalia...sfatando il mito dei soldati italiani "brava gente".
PARTITO COMUNISTA ITALIANO - Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa
Fonte: Ufficio stampa