Il Pci: cara sindaca, la poca partecipazione ha motivi ben precisi
09-03-2024 08:32 - Politica
Con una nota stampa, la sezione Empolese Valdelsa del partito comunista italiano rende note alcune osservazioni sulla celebrazione dell'80° anniversario della deportazione in Germania di 55 empolesi.
La Sindaca uscente di Empoli, Brenda Barnini (PD), ha giustamente sostenuto nel suo discorso di fronte alla ex Vetreria Taddei che la democrazia si nutre della partecipazione di massa e si è rammaricata del costante calo della partecipazione al voto. Non ha detto però che questa partecipazione di massa è stata in gran parte vanificata dalla riforma elettorale del 1993, che ha cancellato il sistema elettorale proporzionale e quindi il principio costituzionale dell'uguaglianza del voto, assieme a quello delle assemblee elettive come specchio del Paese. Ciò ha sancito la trasformazione dei partiti da strumenti di organizzazione e partecipazione popolare alla politica in comitati elettorali guidati da un leader.
A "Tangentopoli" si rispose con un restringimento della democrazia politica e sempre maggiori poteri ai governi nazionali e locali, a spese della centralità del Parlamento e dei Consigli locali. E da allora la corruzione è aumentata mentre la partecipazione è diminuita. La distanza fra governati e governanti è sempre maggiore e la crescita di forme di "protesta" viene strumentalizzata anche dalla destra fascista.
E quindi, quando si dice giustamente che il fascismo è più vivo che mai, anche se in forme diverse dal passato, occorrerebbe premettere che se siamo caduti nella "brace" è in gran parte responsabilità della "padella", cioè dei governi cosiddetti di Centrosinistra, Centrodestra e "tecnici" che si sono susseguiti negli ultimi trent'anni. Per dirla in altre parole, del "Partito Unico Liberale" composto da due poli politici che hanno difeso gli stessi interessi privilegiati, generando un malcontento che rischia di trovare sempre più sponda in forme di neofascismo invece che in una sinistra che è stata snaturata e distrutta.
Mai come adesso serve un più forte Partito Comunista Italiano, che raccolga l'eredità di chi ha combattuto ed è morto in nome degli ideali del socialismo e del comunismo, cioè di circa il 90% degli incarcerati e confinati dal regime e della maggior parte dei partigiani combattenti.
Fonte: Ufficio stampa