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Il comitato no keu torna a chiedere risposte

15-03-2024 11:45 - Politica
Al consiglio comunale aperto sul raddoppio ferroviario, a cui ha preso parte anche il presidente della Regione Eugenio Giani, era presente anche il comitato No keu che, successivamente, ha diffuso sui social un video corredato da una lunga didascalia:

Da due mesi cerchiamo di avere riscontri su quanto affermato dalla presidente della Commissione regionale di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Toscana Elena Meini prima e dal procuratore generale della Corte d'appello di Firenze Ettore Squillace Greco poi. Quest’ultimo durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario ha detto esplicitamente, riferendosi al Keu, che «la gravità dei fatti contestati emerge anche da preoccupanti risultati delle analisi delle acque di falda, che risultano essere state a contatto con tali rifiuti». Dichiarazione riportata anche nella “Relazione sulla attività degli Uffici requirenti del Distretto di Firenze per l’anno giudiziario 2024” della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze (riportiamo gli estratti nei commenti).

In questi due mesi abbiamo fatto appelli pubblici e inviato richieste mail per avere un riscontro di questi «preoccupanti risultati». Tra l’altro Arpat, che si era impegnata a fornire pubblicamente i risultati dei controlli ogni 3 mesi, non dà notizie in merito da agosto 2022. E tanto meno ha finora risposto alle richieste via mail e pec che abbiamo inviato.

Così, ieri sera - non essendo stato possibile farlo durante il consiglio comunale aperto - abbiamo portato le nostre preoccupazioni direttamente al presidente Giani. Il quale ci ha risposto che non era a conoscenza di niente (sebbene l'anno giudiziario sia stato inaugurato 2 mesi fa), che crede che il procuratore si riferisse ad altro, ma che si sarebbe informato.

Di contro, la sindaca Brenda Barnini è intervenuta interrompendoci e incolpando la stampa di diffondere notizie false poiché il Comune non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito e dicendoci, testualmente «secondo voi se avessi avuto dei risultati ero qui?». Noi non stavamo insinuando che il Comune ci tenesse nascosto qualcosa, ma chiedevamo riscontri all'autorità regionale sulle dichiarazioni dell’autorità giudiziaria. Quando successivamente il consigliere Leonardo Masi ha preso parola in aula per porre la domanda, la sindaca si è alzata ed è uscita.

Al di là dell'animosità e del nervosismo mostrati da chi dovrebbe prendere in carico le preoccupazioni della cittadinanza, pubblichiamo questo video perché vorremmo dati certi al di là delle parole confuse e balbettanti. Chiediamo dunque che vengano resi pubblici i risultati dei controlli che Arpat ha garantito avrebbe fatto a cadenza regolare e riscontri documentati rispetto a quanto riporta la relazione della Procura
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