21 Novembre 2024
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Il comitato alberi: la difesa del verde solo nostro obiettivo

24-04-2024 08:45 - Politica
Egregi candidati a Sindaco di Empoli, il Comitato Alberi Empoli “Viale IV Novembre”, oggetto oggi di molti attacchi per i motivi che seguono, ribadisce di essere da sempre APARTITICO e racchiudente in sè molte anime (circa 3000 di cui oltre la metà empolesi), eterogenee e politicamente indipendenti.

Infatti ha sempre avuto una sola missione, sensibilizzare ogni cittadino sul tema del Verde Urbano, affinchè inizi a "notare" gli alberi (non solo per parcheggiare in estate), conoscerli, accudirli e preservarli, e attraverso questo diventare un interlocutore attento e consapevole per l'Amministrazione, in modo da poterne orientare le scelte in maniera ragionevole e condivisa. Gli attacchi che abbiamo ricevuto, "Ecoterroristi, nazisti, comunisti, bugiardi, fascisti, faziosi!", nascono da un malinteso di cui io, Presid. Simona Bertini, naturalmente mi scuso, e cioè un articolo in cui si criticava la gestione del progetto di riforestazione in zona "Cassa Espansione Terrafino".

Vorrei chiarire che nessuno di noi ha cercato il giornale per proporre uno scandalo, ma siamo stati contattati a seguito di numerose segnalazioni dei cittadini sulla presenza di molte piante morte facenti parte dei progetti di forestazione urbana: abbiamo accompagnato la cronista su alcuni luoghi segnalati, dove effettivamente si notano molti giovani alberi secchi (ciclopista Avane, zona industr. Terrafino, rotonde Via Lucchese-CentroCoop, Parco Via Meucci) e abbiamo anche fatto un sopralluogo alla suddetta "Cassa", dove abbiamo visto che, a 2 anni dall'impianto, neanche un centinaio di piante su 1300 uscivano dai tubi di protezione alti circa 40 cm, le altre erano alte pochi cm e non mostravano traccia di foglie o gemme; eppure avevamo aspettato la primavera inoltrata per avere un giusto riscontro, rimandando appositamente più volte il sopralluogo..

Eppure... 8 gg dopo, molte di esse, visionate dalla cronista insieme all'Assessore all'Ambiente e al Dott. Forest. addetto al progetto e poi dalla sottoscritta, hanno mostrato segni di vita, e questo ci ha ovviamente fatto piacere ma... ormai l'articolo di critica era uscito. E dire che il Comune era stato contattato subito dalla giornalista in modo da poter replicare, ma era stato piuttosto sbrigativo, come risulta dall'articolo, per tornare sui suoi passi 8 giorni dopo.

Noi ci teniamo molto ad essere precisi e ci siamo sempre avvalsi di pareri professionali: abbiamo speso tante energie, studiato e contattato i migliori esperti per sostenere i nostri alberi storici, abbiamo salvato oltre la metà dei 44 condannati ormai 5 anni fa (tuttora rigogliosi) e insistito per potature più rispettose, oltre a collaborare con altri e salvare alberi sbrigativamente sentenziati in tutta Italia. Stavolta purtroppo siamo stati tratti in inganno da un'apparente evidenza di piante morte, che invece necessitavano di occhi più esperti..

Abbiamo riconosciuto la svista, benchè restino dubbi sulla scarsa vitalità dell'impianto e sulla posizione in cassa d'espansione (chi vivrà vedrà..) ma naturalmente siamo stati oggetto di varie illazioni, e ci dispiace molto perchè non siamo perfetti ma abbiamo contribuito molto alla costituzione del Patto Verde di questa città, e vorremmo che i buoni propositi venissero rispettati. Per questo continueremo a vigilare, con ancora più attenzione, gli ormai rari grandi alberi pubblici e privati, e raccoglieremo segnalazioni, anche se, proprio per evitare malintesi, ci vorrebbe un agronomo comunale di riferimento, come chiediamo da anni e come ci è stato promesso.

Sottolineiamo che una svista non toglie le molte criticità di questi anni, riassunte di seguito.

Questo Comitato vuole dialogare con tutti, al suo interno ognuno ha le sue simpatie ma noi non abbiamo mai escluso nessuno né cerchiamo poltrone. Nostra missione è migliorare la GESTIONE DEL VERDE e anche fornire collaborazione, come già detto nel questionario ai candidati. Le scelte politiche e le verifiche di progetti e decisioni restano un compito vostro, noi siamo solo la voce della cittadinanza unita nel solo obiettivo di tutelare il PATRIMONIO Verde di tutti.

Di seguito, elenco parziale degli alberi abbattuti negli ultimi anni:

Empoli, alberi eliminati dalla città, soprattutto dopo la nevicata del 2010:

-Via Masini (viale ingresso città lato Est) abbattuti nel 2011 tutti i 72 pini in doppio filare (nel 2000 erano circa 100) per "generico pericolo" ma soprattutto radici affioranti, senza voler considerare altre soluzioni disponibili e durature di rifacimento asfalto; ripiantato un solo filare di circa 30 alberi più “anonimi”;

-P.za Ristori: 49 pini tagliati nel 2017, ripiantati solo 14 nel 2021;

-Viale Buozzi (Parco Rimembranza): mancano alcuni lecci e alcuni di quelli ripiantati sono morti;

-le vie perpendicolari al viale, verso il centro città, così come molte vie centrali, una volta erano tutte alberate;

-P.za Matteotti: mancano diversi alberi rispetto al disegno originale, molti dei ripiantati sono morti;

-Viale IV Novembre: circa 30 tigli mancanti negli anni, mai ripiantati quelli tagliati sul lato case, circa 14, nel 2021; qui inizio' la battaglia del Comitato Alberi Empoli, che ha salvato 24 alberi storici tra questo Viale e altre zone cittadine (e continua l'opera di attenzione e sensibilizzazione sul patrimonio verde in collegamento con altre importanti realtà locali e nazionali);

-Via Bellini-sottopasso Pratignone: 22 grandi pini eliminati nel 2011, mai sostituiti; alcune ceppe alte 1 mt lasciate in loco per oltre 10 anni, causa di numerosi danni alle auto;

-Viale San Martino (primo tratto Stazione): 3 alberi (tigli o ippocastani) mancanti da anni;

-Viale Palestro (secondo tratto Stazione): eliminati tutti i pini durante i lavori della Stazione Bus, sostituiti da pochi alberelli sulle corsie di attesa, insufficienti a riparare dal sole (le pensiline sono trasparenti..);

-Stazione treni: asfaltatura fino al colletto dei 2 platani ultracentenari (l'ufficio tecnico dichiara la "traspirabilità" ma il calore alla base è cmq molto rilevante);

-inoltre concesso il permesso a RFI di eliminare i 5 meravigliosi pini storici sopra il Dopolavoro ferroviario, nel 2022, con notevole danno paesaggistico, non sostituiti;

-Via Cavour, fronte Biblioteca: 3 tigli mancanti, uno cadde, molto probabilmente a causa dei lavori stradali, sempre poco rispettosi come anche gli ultimi lavori durante il restauro della biblioteca (giudizio in loco del Dott. Agr. D. Zanzi..);

-Via Cavour, Pinetina: alcuni pini mancanti, mai sostituiti;

-P.za XXIV Luglio: rilevanti abbattimenti, in particolare un grande platano, un grande cedro e altre piante per la "riqualificazione" della piazza (ora in stile nudo..);

-Lungarno Alighieri: diversi platani e pini mancanti;

-Viale Petrarca-SS67: eliminati molti pini ai lati della strada, mai sostituiti;

-P.za Guerra-Palazzo Expo: abbattuti tutti i pini sulla via che costeggia la piazza, dopo la nevicata eccezionale del 2010 che comportò qualche normale cedimento di piante in città, mai sostituiti;

-Parco Mariambini: (numero di piante mancanti non identificato, molte sostituzioni fallimentari);

-Pza della Vittoria: molte piante storiche (cedri, lecci) danneggiate dai lavori per il disastroso rifacimento della piazza intorno al 2000, morte dopo lunga agonia (i danni all'apparato radicale sono particolarmente lenti ed è difficile poi nel tempo risalire a responsabilita', Dott. Zanzi ndr);

-a gennaio 2024 l'abbattimento immotivato di 4 pini sani in Via Volturno (Stadio) più 1 a Ponzano (Stadio);

-inoltre molti facili permessi ad abbattere anche alberi paesaggisticamente rilevanti concessi ai privati, senza proporre e SOSTENERE alternative, né controllare le sostituzioni: nel 2023 abbattuti i 10 pini sani del condominio di fronte alla piscina, mancano i grandi tigli in Via Cappuccini e Via Cellini, altri alberi in Via R. Sanzio, via Fucini, via Salvagnoli, via Motta, via Bisarnella, via Cellini, via Val d'Orme, via Riottoli, via Ghiberti..

-Per non parlare della PINETA DI CORNIOLA MALATA E ABBANDONATA NONOSTANTE ANNI DI SEGNALAZIONI, e POTATURE drastiche, pubbliche e private, evidentemente senza supervisione né diffusione di informazioni corrette su questa pratica molto debilitante.

-Se guardiamo oltre il centro città, allucinante la strage dei pini sulla storica SR429 della Valdelsa, ad opera di Città Metropolitana (di cui la nostra Sindaca è Vicesindaco): dei 1126 tra pini e platani presenti nel 2016 (dati Prefettura) ne restano oggi, nel 2024, poco più di 500, peraltro ultimamente mutilati da potature drastiche deleterie, vietate per legge (Criteri Ambientali Minimi 63/2020).




Fonte: Ufficio stampa
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