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I Comitati scrivono ai sindaci: inquinamento elettromagnetico, sostenete Legambiente

05-07-2024 20:10 - Politica
Una lettera per gli undici sindaci dei Comuni dell'Empolese Valdelsa. Porta la firma di diversi Comitati ed ha un tema in comune, l'ambiente. La missiva, firmata da Comitato di Borgo, Comitato No antenna Val Pusteria, Mamme di "News a tutto gas", Trasparenza per Empoli, Assemblea Permanente No Keu, Marcignana non si piega, Comitato via IV Novembre e Comitato Per un altro raddoppio, chiede ai sindaci di sostenere la richiesta di Legambiente su inquinamento elettromagnetico crescente ed invadenza delle SRB di telefonia mobile

"Egregio Sig. Sindaco
Le segnaliamo la recente presa di posizione di Legambiente relativa sia all'articolo 10
della legge Concorrenza 214 del 2023, sia all'emendamento inserito nel Decreto
"coesione" passato alla Commissione Senato il 27 giugno. Emendamenti dell'ultimo
momento, nell'ambito di normative di liberalizzazione, suggeriti dalle compagnie
telefoniche, senza alcuna attenzione al principio di precauzione per la tutela
della salute pubblica.
Per un approfondimento sul tema, indichiamo anche il link che riporta la lettera
inviata dall'ISDE, Associazione internazionale medici per l'ambiente, all'ANCI.
Sottolineiamo in particolare, nella lettera ai Sindaci, l'approccio multifattoriale ossia
l'intreccio esistente tra fattori inquinanti diversi, chimici e fisici, per spiegare le nuove
malattie in crescita, mortali o inabilitanti, in particolare al sistema nervoso,
endocrino, riproduttivo. Le ricerche in ambito chimico hanno già rilevato danni certi
alla salute pubblica di numerosi composti chimici artificiali a cui siamo esposti.
Nell'ambito degli agenti fisici artificiali, tra i quali l'esposizione a onde
elettromagnetiche di intensità e frequenza crescente, le ricerche sono meno avanzate
ma non propendono affatto per una innocuità di questi agenti.
La crescita esponenziale del numero di SRB, in spregio a qualunque
principio estetico paesaggistico, accompagnato dalla prospettiva di un'esposizione in
crescente alle onde elettromagnetiche della popolazione, sta aumentando l'attenzione
pubblica al tema, a partire dalle persone elettrosensibili o portatori di pacemaker e da
coloro che si vedono sorgere grandi antenne davanti alle finestre di casa.
La crescente resistenza della cittadinanza alle nuove installazioni di SRB è
indispensabile per un reale progresso tecnico ed impiantistico, che non si misura sui
risparmi e i profitti che le imprese di telefonia realizzano grazie alle liberalizzazioni,
ma sulla capacità di ridurre gli impatti ambientali, in questo ed in altri ambiti.
In Liguria e in Trentino-Alto Adige numerosi sindaci, sollecitati dalle pressioni dal
basso si sono fatti parte attiva per azioni di resistenza all'invasione delle antenne sul
territorio. Gli stessi sindaci si sono anche spesi per un ritorno a limiti precedenti
al Decreto Monti del 2012, stabiliti dal codice delle telecomunicazioni nel 2003 che
saggiamente poneva un limite detto "6 per 6" ossia 6 V/m calcolato sui 6 minuti che
aveva una sua ragione medica precisa. Nell'impostazione originaria lo sviluppo
tecnologico delle telecomunicazioni si muoveva su questi due binari di precauzione.
Viceversa, per consentire risparmi e facilitazioni alle compagnie i 6 minuti sono
diventati 24 ore nel 2012 e i 6 v/m sono diventati 15 quest'anno. La norma che ora è
in itinere al Senato consente alle compagnie telefoniche di scavalcare l'autorizzazione
comunale, per evitare proprio le azioni di resistenza dei Sindaci.
I comitati sottoscritti chiedono pertanto a voi sindaci di farvi parte attiva affinché
ANCI Toscana si schieri con urgenza dalla parte delle richieste di Legambiente, per
bloccare il decreto in itinere, e per ripristinare almeno il limite del 6 v/m. L'obiettivo
è cambiare l'atteggiamento di inerzia dell'ANCI nazionale su questo tema delicato.
Certamente vi chiediamo anche, nei prossimi mesi, una revisione più avanzata dei
regolamenti comunali per la telefonia mobile e campagne di sensibilizzazione
orientate alla riduzione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici
dei cellulari personali e delle wi-fi, ma in questo momento è urgente un protagonismo
delle Amministrazioni Comunali, presso l'ANCI , la Conferenza Stato Regioni, i
parlamentari e le istituzioni pubbliche, per una normativa nazionale più attenta al
diritto dei cittadini alla salute."
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