Francesco D'Antonio, compagno di Masolino: giovedì una conferenza collaterale alla mostra
28-05-2024 11:36 - Lifestyle
Sarà Silvia De Luca, storica dell'arte e curatrice della mostra Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento a tenere la terza conferenza del ciclo di incontri dedicati alla pittura del primo Rinascimento, organizzati a latere della mostra in corso fino al 7 luglio 2024.
Protagonista di questo approfondimento, un pittore poco noto ai più: Francesco d'Antonio.
Tra i pochi frammenti sopravvissuti del ciclo di affreschi condotto da Masolino nella Cappella della Croce in Santo Stefano degli Agostiniani a Empoli, è possibile assegnarne alcuni a Francesco d'Antonio, ricordato più volte nei documenti come collaboratore del maestro di Panicale. La parabola di questo artista, che prende avvio nella bottega di Lorenzo Monaco, evolve lungo la direttrice tracciata da Masolino nel corso del terzo decennio del Quattrocento, allontanandosi gradualmente dall'eleganza trascendente e celestiale del suo primo maestro per abbracciare una versione del Gotico Internazionale per certi versi più profana e materiale, facendosi in seguito timido interprete delle grandi novità rinascimentali introdotte da Masaccio. In quest'ottica, analizzare il suo percorso diventa un esercizio esemplare di osservazione della transizione della pittura fiorentina dall'ultima stagione del Gotico alla primavera del Rinascimento.
Silvia De Luca insegna Storia dell'Arte presso il Liceo Galileo di Firenze. È attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento SAGAS dell'Università di Firenze, dove ha conseguito il Dottorato in Storia dell'Arte e il Diploma della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici. I suoi interessi scientifici principali riguardano la pittura fiorentina del XIV e del XV secolo.
Protagonista di questo approfondimento, un pittore poco noto ai più: Francesco d'Antonio.
Tra i pochi frammenti sopravvissuti del ciclo di affreschi condotto da Masolino nella Cappella della Croce in Santo Stefano degli Agostiniani a Empoli, è possibile assegnarne alcuni a Francesco d'Antonio, ricordato più volte nei documenti come collaboratore del maestro di Panicale. La parabola di questo artista, che prende avvio nella bottega di Lorenzo Monaco, evolve lungo la direttrice tracciata da Masolino nel corso del terzo decennio del Quattrocento, allontanandosi gradualmente dall'eleganza trascendente e celestiale del suo primo maestro per abbracciare una versione del Gotico Internazionale per certi versi più profana e materiale, facendosi in seguito timido interprete delle grandi novità rinascimentali introdotte da Masaccio. In quest'ottica, analizzare il suo percorso diventa un esercizio esemplare di osservazione della transizione della pittura fiorentina dall'ultima stagione del Gotico alla primavera del Rinascimento.
Silvia De Luca insegna Storia dell'Arte presso il Liceo Galileo di Firenze. È attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento SAGAS dell'Università di Firenze, dove ha conseguito il Dottorato in Storia dell'Arte e il Diploma della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici. I suoi interessi scientifici principali riguardano la pittura fiorentina del XIV e del XV secolo.