08 Settembre 2024
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Ferrara: per Azione risultato non esaltante ma il progetto va avanti

16-07-2024 22:41 - Le interviste di Clebs.it
Torna a parlare Luca Ferrara. Alla vigilia della pausa estiva, il segretario locale di Azione affronta l’argomento elezioni ed in particolare il risultato del suo partito che a Empoli non ha superato lo sbarramento per entrare in consiglio comunale pur dando il proprio contributo all’elezione a sindaco di Alessio Mantellassi.

Il nostro risultato elettorale non è stato esaltante. Eravamo partiti con un’idea già un anno prima delle elezioni e questa era basata sul panorama politico anche nazionale ed europeo che si prospettava in quel tempo. Poi il quadro è cambiato e quindi già percepivamo che il risultato non sarebbe stato dei migliori. Questo sia per il livello nazionale sia per quello territoriale del nostro gruppo. Abbiamo infatti notato una discriminante forte e, se prima della fase elettorale riuscivamo ad uscire sulla stampa e ad avere più visibilità, dopo le cose sono cambiate. Probabilmente perché lo spazio è molto più facile che lo abbia il candidato e questo un po’ lo abbiamo pagato

Oltre a questo?

Una concorrenza a dir poco ampia come testimoniano le liste presenti ed i tanti candidati. Quindi, in generale, direi risultato deludente ma non inaspettato

A livello personale?

Sia io che Ayman Nencioni siamo molto contenti a livello personale. Il tasso di preferenze che va rapportato al voto della lista è stato rilevante e ci ha dato soddisfazione. Col senno di poi potevamo pensare di mettere qualcuno di noi dentro ad una lista civica, ma dall’altro lato ci interessava soprattutto avviare un percorso e non tanto avere un posizionamento personale e quindi è una scelta che abbiamo fatto e che non rimpiango

Il fatto di non avere avuto nemmeno un consigliere può pesare sul vostro lavoro da settembre?

E’ chiaro che sarebbe stato un aggancio politico importante per far sì che le proposte e le istanze portate avanti finora e che porteremo ancora avanti potessero arrivare direttamente nella sede preposta. Questo passaggio non c’è stato, vediamo se sarà possibile avere un aggancio con gli eletti con i quali abbiamo condiviso un percorso e che potrebbero farci da tramite per le questioni più importanti

E ora che succede ad Azione empolese?

La volontà del gruppo è quella di continuare ad andare avanti ed a muoverci. Tra l’altro abbiamo anche una componente civica di persone vicine a noi ma non iscritte al partito e questa è un’esperienza che intendiamo mandare avanti. Anzi, la volontà mia sarebbe quella di puntare proprio su questo per avvicinare ancora più persone all’attività sul territorio. A noi interessa portare avanti proposte e ne abbiamo già parlato

Qualcosa da rimproverarvi per la strategia elettorale?

Pentimenti non ne abbiamo. Dopo aver parlato un po’ con tutti, ci siamo posizionati nell’area di centro-sinistra anche per una condivisione dei valori di fondo che vanno al di là delle persone. Sicuramente, se avessimo pensato più in modo egoistico, le cose forse sarebbero andate diversamente ma ci interessava che questo gruppo venisse riconosciuto come tale

Comunque, per un gruppo giovane come il vostro, è tutta esperienza

Certo, questi ultimi mesi ci sono serviti per fare una serie di esperienze e capire quali sono i meccanismi che sono tutt’altro che banali. A livello burocratico fare la lista è stato un lavoro incredibile, a conferma del paese complicato nel quale viviamo. E’ stata una scuola e ci servirà più avanti se dovessimo riaffrontare un’altra campagna elettorale

Dopo il primo turno avete dato la sensazione di essere un po’ spariti, è così?

Me l‘hanno detto anche altri. Quello che ho notato dopo il primo turno è che, se già tutta la campagna era stata basata sul dare visibilità ad una persona piuttosto che ad una coalizione, una volta saputo del ballottaggio questa cosa si è accentuata ancora di più a discapito delle forze politiche. Quindi direi che c’è stato un passo indietro di tutti i partiti e non solo del nostro e tutto questo, lasciatemelo dire, non fa propriamente bene alla politica. Da un punto di vista pratico, abbiamo sempre assicurato persone per tenere aperto il comitato o per dare una mano nelle diverse iniziative, senza tralasciare il cercare voti negli incontri quotidiani, cose che ovviamente non si vedono ma che abbiamo fatto come sempre

Risultati alla mano non avete avuto alcun assessore, un qualche riconoscimento del lavoro fatto ve lo aspettavate e ve lo aspettate comunque?

Non avevamo aspettative precise e, visto il risultato, sapevamo che non avremmo avuto rappresentanza istituzionale. Detto questo, vedremo se ci saranno punti di contatto ma la speranza mia è che non venga disperso il rapporto fra le forze politiche che si è creato, anche perché credo che faccia bene a tutti, prima di tutto alla città

Come leggi ora il rapporto con Italia viva?

I rapporti sono buoni e non c’è alcuna criticità o pregiudiziale a fare anche qualcosa insieme. La tensione che c’è stata in campagna elettorale non è stata fra gruppi politici ma dovuta ad una scelta di tempo non proprio giocata bene da Italia viva perché noi abbiamo già iniziato a muoverci già nel 2023 facendo accordi. Quando sono arrivati loro la difficoltà reale è che la coalizione era già delineata. Quindi non è dipeso da noi

Con Mantellassi vi siete visti dopo le elezioni?

Certo, poi ci saranno sicuramente altre occasioni dopo l’estate

Chiudiamo con i giovani visto che avete un bel gruppo

Sì e la cosa buona è che sono intenzionati ad andare avanti tutti. Vedremo come, ma è importante che forze fresche e vogliose abbiamo intenzione di continuare ad impegnarsi in prima persona

Marco Mainardi
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