Femminicidio di Castelfiorentino, il Pd lista le bandiere a lutto
29-09-2023 15:09 - Politica
Femminicidio di Castelfiorentino, la sede della Federazione Pd Empolese Valdelsa ha listato le bandiere a lutto per partecipare alla tragedia che ha colpito la comunità dell'intera Empolese-Valdelsa. Lo sottolinea il Pd in un comunicato stampa.
"La tragedia che è successa ieri sera a Castelfiorentino ci ferisce e ci lascia attoniti. Quando parliamo di femminicidio non stiamo semplicemente dicendo che è stata uccisa una donna. Il femminicidio non indica il genere della vittima, ma che una donna è morta per mano di un uomo in un contesto prevalentemente familiare. Dobbiamo cercare di lavorare e responsabilizzare le persone lavorando sulla prevenzione. Nei nostri Comuni amministrazioni e associazioni lavorano di concerto su questi temi. Dobbiamo insistere, serve un'assunzione di responsabilità di ciascuno di noi perché la violenza sulle donne ci deve tutti interrogare e far agire per cambiare la società educandola al rispetto. Questa sera parteciperò alla fiaccolata organizzata dal Comune. Tutto il Partito democratico dell'Empolese Valdelsa si stringe intorno ai figli di Klodiana Vefa, la donna uccisa, al sindaco e alla comunità di Castelfiorentino. » così Jacopo Mazzantini, segretario del Pd Empolese Valdelsa.
« Un altro femminicidio. L'ennesima efferatezza compiuta, ai danni di una donna, in quello che dovrebbe essere il luogo del conforto, degli affetti, della protezione. La Conferenza delle Donne Democratiche – dice Eleonora Caponi, portavoce dell'Empolese Valdelsa- continuerà con maggiore decisione a sostenere l'azione dei centri antiviolenza e che farà ogni azione politica possibile perché la formazione sulle politiche di genere sia sempre più promossa nei contesti educativi del nostro territorio». Anche le Donne democratiche saranno questa sera alla fiaccolata organizzata dal Comune di Castelfiorentino, per testimoniare vicinanza e solidarietà alla famiglia e per ribadire una netta presa di posizione contro la violenza e i femminicidi.
Anche Tania Cintelli, portavoce regionale delle Donne democratiche e residente a Castelfiorentino interviene sulla vicenda: «Siamo di fronte a un femminicidio avvenuto su un territorio dove da sempre le istituzioni e le tante associazioni lavorano con progetti sugli stereotipi e i pregiudizi contro la violenza di genere. Questo interroga e ci richiama al senso di responsabilità di ognuna/o di noi a fare ancora di più sulla prevenzione, a partire dalle scuole e in tutti quei luoghi dove si può cambiare la narrazione dei rapporti di potere nelle relazioni. Serve un serio e capillare lavoro culturale per dire basta alla violenza e la Conferenza delle donne democratiche insieme al Partito democratico su questo tema sarà in prima linea, per lavorare non solo sulla repressione ma anche su un investimento sull'educazione alle differenze e all'affettività a partire dalle scuole».
« Un altro femminicidio. L'ennesima efferatezza compiuta, ai danni di una donna, in quello che dovrebbe essere il luogo del conforto, degli affetti, della protezione. La Conferenza delle Donne Democratiche – dice Eleonora Caponi, portavoce dell'Empolese Valdelsa- continuerà con maggiore decisione a sostenere l'azione dei centri antiviolenza e che farà ogni azione politica possibile perché la formazione sulle politiche di genere sia sempre più promossa nei contesti educativi del nostro territorio». Anche le Donne democratiche saranno questa sera alla fiaccolata organizzata dal Comune di Castelfiorentino, per testimoniare vicinanza e solidarietà alla famiglia e per ribadire una netta presa di posizione contro la violenza e i femminicidi.
Anche Tania Cintelli, portavoce regionale delle Donne democratiche e residente a Castelfiorentino interviene sulla vicenda: «Siamo di fronte a un femminicidio avvenuto su un territorio dove da sempre le istituzioni e le tante associazioni lavorano con progetti sugli stereotipi e i pregiudizi contro la violenza di genere. Questo interroga e ci richiama al senso di responsabilità di ognuna/o di noi a fare ancora di più sulla prevenzione, a partire dalle scuole e in tutti quei luoghi dove si può cambiare la narrazione dei rapporti di potere nelle relazioni. Serve un serio e capillare lavoro culturale per dire basta alla violenza e la Conferenza delle donne democratiche insieme al Partito democratico su questo tema sarà in prima linea, per lavorare non solo sulla repressione ma anche su un investimento sull'educazione alle differenze e all'affettività a partire dalle scuole».