Fdi, una lista eterogenea per "spingere" Campinoti verso il cambiamento
18-05-2024 15:45 - Politica
Quello che colpisce è il clima: c'è entusiasmo, quella leggerezza che fa sembrare subito “famiglia”: la presentazione della lista dei candidati di Fratelli d'Italia, nelle sale del ristorante L'Orto di via Roma, avviene così. Con la consapevolezza, che per ora è solo una speranza, espressa da tutti, che questa è la volta buona per un cambiamento di rotta nella politica cittadina.
A sottolinearlo per prima è la coordinatrice di Fratelli d'Italia, Francesca Peccianti: «Sono davvero soddisfatta di questo gruppo: 20 persone, 10 uomini e dieci donne, c'è perfetta parità. Persone diverse, eterogenee per età, per formazione, competenze personali. Persone unite dalla passione, dal desiderio di imprimere un reale cambiamento alla nostra città. Alcuni fanno già parte del nostro partito, come iscritti o con ruoli precisi. Altri hanno sposato i valori e il progetto di Fratelli d'Italia e di Simone Campinoti che appoggiamo convintamente insieme al resto della coalizione. Con Simone abbiamo condiviso il nostro programma elettorale. Li ringrazio e auguro loro di trovare nella loro cerchia di conoscenze chi è deluso dalla politica, chi non votava più: sono quelli su cui andare a incidere, per raccontargli il nostro progetto, la nostra idea di città e convincerli a votare per Campinoti».
Il cambiamento possibile è un concetto che torna nelle parole di tutti. Lo ripete anche Alessandro Scipioni, candidato a sindaco a Vinci.«E' emozionante quello che sta accadendo nell'Empolese – dice Scipioni – Pensate a com'era quest'area dieci anni fa. Gli analisti politici non consideravano alcun cambiamento politico per la Toscana, invece adesso governiamo tante città, da Piombino ad Arezzo. Resta il neo dell'area centrale e quest'anno possiamo farcela. E si vede la differenza, la ricettività della gente, di questi giorni: non c'è più il terrore di avvicinarsi ai nostri banchini. Sta a noi giocarci un destino: se cade la Toscana anche il Pd è finito. Grazie a Simone, che come imprenditore si è assunto una responsabilità importante. Il suo atto è passione, impegno civico, una sfida con se stesso».
E il candidato sindaco per il Centrodestra, Simone Campinoti ribadisce il concetto: «Il nostro programma è stato discusso, anche quando non eravamo tutti d'accordo. Questa è democrazia. Ma credo che vada declinata più per le cose che si fanno e non che si dicono. Ci apprestiamo a proporre un modello di cambiamento sul pragmatismo, sarò il sindaco di tutti anche di chi non ci ha votato. Questo voglio portare sul territorio: tutti devono trovare spazio ed esprimersi, indipendente dalle idee politiche. Avremo una attenzione quotidiana a tutto quello che accadrà: problema, soluzione, strategia. Ci crediamo, vi chiedo di parlarne, di raccontare questo a quelli che non hanno ancora convinzioni. Voglio convincere la gente che io sono la soluzione giusta per il futuro di questo territorio».
Qualche convitato di pietra c'è, in mezzo a tutto questo entusiasmo. Non si fa mai il nome, ma i riferimenti sono certi. Prima a un candidato avversario della parte opposta («Ridicolo il progetto di abbattere il muro al parco Mariambini per recuperare sicurezza. Certo va fatto, ma prima occorre riappropriarsi del territorio, degli spazi, riportiamo la legalità e poi tutto il resto. E poi le spese: il teatro, il Palazzo Comunale: era necessario? Raccontate questo alla gente che non ci voterebbe, sono loro le persone da convincere», conclude Campinoti).
Federico Pavese, oggi candidato sindaco a Montelupo (con Montelupo nel cuore) è il trait-d'union di questo percorso. «Lascio il testimone, sono stato l'ultimo consigliere di Fratelli d'Italia in consiglio. Il partito è vivo, porta idee sane e concrete sul territorio. La battaglia di Simone è una battaglia etica. Poche altre volte ci capiterà. Siamo per andare sul territorio e diffondere il verbo del cambiamento. Credo fortemente nella famosa democrazia dell'alternanza che non c'è mai stata».
Ed è proprio lui, da “veterano” del consiglio comunale, a presentare la lista di candidati: ci sono rappresentanti delle forze dell'ordine, militari, casalinghe, avvocati, imprenditori. Ognuno con una storia personale e competenze da mettere a disposizione della comunità e di questo cambiamento che si auspicano.
C'è ancora un convitato di pietra: anche stavolta senza fare i nomi, c'è chi tra i candidati racconta di essere tornato a impegnarsi nella politica del territorio e a mettersi in gioco nella tornata elettorale, solo dopo che alcuni elementi della politica del passato avevano lasciato Fratelli d'Italia.
LA LISTA DEI CANDIDATI
-Francesca Peccianti, 55 anni, libero professionista avvocato
-Cosimo Carriero, 23 anni, laurea triennale in Scienze Politiche, attualmente docente supplente di scuola primaria, Responsabile Giovani Fratelli D'Italia
-Isacco Cantini, 38 anni, avvocato, responsabile provinciale Dipartimento Equità Sociale e disabilità Fratelli d'Italia
-Danilo di Stefano, 59 anni, Commissario capo presso il Commissariato di pubblica sicurezza di Empoli
-Simona Tofanelli, 58 anni, ingegnere elettronico indirizzo telecomunicazioni
-Riccardo Salvadori, 59 anni, già imprenditore, attualmenteimpiegato in due aziende del territorio operanti l'una nel settore turistico-ricettivo, l'altra nel settore delle forniture per l'edilizia
-Daniela Pardo, 49 anni, impiegata amministrativa
-Sara Cavini, 35 anni, funzionario INAIL
-Samuele Castellaneta, 34 anni, account manager presso Honeywell
-Daniela Simonetti, 43 anni, titolare del locale Flower di Empoli, Presidente sezione commercio Conflavoro PMI Empolese valdelsa
-Simone Michi, 62 anni, agente di assicurazioni
-Manuela Mussetti, 49 anni, contabile amministrativo
- Maurizio Ceccarini, 54 anni, Sottufficiale dell'Aeronautica militare attualmente in quiescenza
-Giulia Francesca Marass (detta Giulia), 45 anni, infermiere addetto al 118
-Emiliano Della Sale, 45 anni, assistente amministrativo presso Estar
-Margherita Guarino, 50 anni, casalinga
-Carmelino Giovanni De Leonardis, 60 anni, Artigliere paracadutista attualmente in pensione
-Serena Urso, 51 anni, executive manager presso una società del settore sanitario
-Sara Ibrushi (detta Ibruschi), 24 anni, studentessa Facoltà Farmacia
-Marco Rossi, 50 anni, docente e scrittore
A sottolinearlo per prima è la coordinatrice di Fratelli d'Italia, Francesca Peccianti: «Sono davvero soddisfatta di questo gruppo: 20 persone, 10 uomini e dieci donne, c'è perfetta parità. Persone diverse, eterogenee per età, per formazione, competenze personali. Persone unite dalla passione, dal desiderio di imprimere un reale cambiamento alla nostra città. Alcuni fanno già parte del nostro partito, come iscritti o con ruoli precisi. Altri hanno sposato i valori e il progetto di Fratelli d'Italia e di Simone Campinoti che appoggiamo convintamente insieme al resto della coalizione. Con Simone abbiamo condiviso il nostro programma elettorale. Li ringrazio e auguro loro di trovare nella loro cerchia di conoscenze chi è deluso dalla politica, chi non votava più: sono quelli su cui andare a incidere, per raccontargli il nostro progetto, la nostra idea di città e convincerli a votare per Campinoti».Il cambiamento possibile è un concetto che torna nelle parole di tutti. Lo ripete anche Alessandro Scipioni, candidato a sindaco a Vinci.«E' emozionante quello che sta accadendo nell'Empolese – dice Scipioni – Pensate a com'era quest'area dieci anni fa. Gli analisti politici non consideravano alcun cambiamento politico per la Toscana, invece adesso governiamo tante città, da Piombino ad Arezzo. Resta il neo dell'area centrale e quest'anno possiamo farcela. E si vede la differenza, la ricettività della gente, di questi giorni: non c'è più il terrore di avvicinarsi ai nostri banchini. Sta a noi giocarci un destino: se cade la Toscana anche il Pd è finito. Grazie a Simone, che come imprenditore si è assunto una responsabilità importante. Il suo atto è passione, impegno civico, una sfida con se stesso».
E il candidato sindaco per il Centrodestra, Simone Campinoti ribadisce il concetto: «Il nostro programma è stato discusso, anche quando non eravamo tutti d'accordo. Questa è democrazia. Ma credo che vada declinata più per le cose che si fanno e non che si dicono. Ci apprestiamo a proporre un modello di cambiamento sul pragmatismo, sarò il sindaco di tutti anche di chi non ci ha votato. Questo voglio portare sul territorio: tutti devono trovare spazio ed esprimersi, indipendente dalle idee politiche. Avremo una attenzione quotidiana a tutto quello che accadrà: problema, soluzione, strategia. Ci crediamo, vi chiedo di parlarne, di raccontare questo a quelli che non hanno ancora convinzioni. Voglio convincere la gente che io sono la soluzione giusta per il futuro di questo territorio».
Qualche convitato di pietra c'è, in mezzo a tutto questo entusiasmo. Non si fa mai il nome, ma i riferimenti sono certi. Prima a un candidato avversario della parte opposta («Ridicolo il progetto di abbattere il muro al parco Mariambini per recuperare sicurezza. Certo va fatto, ma prima occorre riappropriarsi del territorio, degli spazi, riportiamo la legalità e poi tutto il resto. E poi le spese: il teatro, il Palazzo Comunale: era necessario? Raccontate questo alla gente che non ci voterebbe, sono loro le persone da convincere», conclude Campinoti).
Federico Pavese, oggi candidato sindaco a Montelupo (con Montelupo nel cuore) è il trait-d'union di questo percorso. «Lascio il testimone, sono stato l'ultimo consigliere di Fratelli d'Italia in consiglio. Il partito è vivo, porta idee sane e concrete sul territorio. La battaglia di Simone è una battaglia etica. Poche altre volte ci capiterà. Siamo per andare sul territorio e diffondere il verbo del cambiamento. Credo fortemente nella famosa democrazia dell'alternanza che non c'è mai stata».
Ed è proprio lui, da “veterano” del consiglio comunale, a presentare la lista di candidati: ci sono rappresentanti delle forze dell'ordine, militari, casalinghe, avvocati, imprenditori. Ognuno con una storia personale e competenze da mettere a disposizione della comunità e di questo cambiamento che si auspicano.
C'è ancora un convitato di pietra: anche stavolta senza fare i nomi, c'è chi tra i candidati racconta di essere tornato a impegnarsi nella politica del territorio e a mettersi in gioco nella tornata elettorale, solo dopo che alcuni elementi della politica del passato avevano lasciato Fratelli d'Italia.
LA LISTA DEI CANDIDATI
-Francesca Peccianti, 55 anni, libero professionista avvocato
-Cosimo Carriero, 23 anni, laurea triennale in Scienze Politiche, attualmente docente supplente di scuola primaria, Responsabile Giovani Fratelli D'Italia
-Isacco Cantini, 38 anni, avvocato, responsabile provinciale Dipartimento Equità Sociale e disabilità Fratelli d'Italia
-Danilo di Stefano, 59 anni, Commissario capo presso il Commissariato di pubblica sicurezza di Empoli
-Simona Tofanelli, 58 anni, ingegnere elettronico indirizzo telecomunicazioni
-Riccardo Salvadori, 59 anni, già imprenditore, attualmenteimpiegato in due aziende del territorio operanti l'una nel settore turistico-ricettivo, l'altra nel settore delle forniture per l'edilizia
-Daniela Pardo, 49 anni, impiegata amministrativa
-Sara Cavini, 35 anni, funzionario INAIL
-Samuele Castellaneta, 34 anni, account manager presso Honeywell
-Daniela Simonetti, 43 anni, titolare del locale Flower di Empoli, Presidente sezione commercio Conflavoro PMI Empolese valdelsa
-Simone Michi, 62 anni, agente di assicurazioni
-Manuela Mussetti, 49 anni, contabile amministrativo
- Maurizio Ceccarini, 54 anni, Sottufficiale dell'Aeronautica militare attualmente in quiescenza
-Giulia Francesca Marass (detta Giulia), 45 anni, infermiere addetto al 118
-Emiliano Della Sale, 45 anni, assistente amministrativo presso Estar
-Margherita Guarino, 50 anni, casalinga
-Carmelino Giovanni De Leonardis, 60 anni, Artigliere paracadutista attualmente in pensione
-Serena Urso, 51 anni, executive manager presso una società del settore sanitario
-Sara Ibrushi (detta Ibruschi), 24 anni, studentessa Facoltà Farmacia
-Marco Rossi, 50 anni, docente e scrittore
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