Fdi, il Comune adotti misure per tutelare i sanitari dalle aggressioni
09-09-2024 11:03 - Politica
Cosimo Carriero, Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano, rispettivamente capogruppo e consiglieri del gruppo consiliare Fratelli D’Italia Comune di Empoli, nel rilanciare analoghe iniziative di cui si sono fatti promotori i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, hanno presentato una mozione a sostegno del personale sanitario e sociosanitario dell’ospedale San Giuseppe al fine di impegnare il sindaco Mantellassi e la giunta comunale a sollecitare la Regione Toscana, e le autorità sanitarie e di pubblica sicurezza competenti, ad adottare le misure di prevenzione e tutela richieste dai sindacati delle categorie infermieristiche e dalle rappresentanze dei medici.
Con la loro mozione, i componenti del gruppo consiliare Fratelli d’Italia Comune di Empoli propongonodi chiedere l ’adozione delle seguenti misure, già adottate in altri contesti ospedalieri della Toscana, in particolare a Prato, a seguito degli incontri tenutisi in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica:
- effettuare il monitoraggio dei luoghi dove sono avvenute aggressioni al personale sanitario e sociosanitario;
- prevedere la presenza, nelle 24 ore, di personale di polizia in servizio presso il posto di polizia;
- prevedere, per quanto riguarda la sicurezza degli operatori del pronto soccorso, un progetto che preveda l’incremento dei passaggi di pattuglie delle forze di polizia e della polizia municipale, con soste frequenti proprio al pronto soccorso;
- prevedere la messa a disposizione degli operatori in servizio al pronto soccorso di un numero telefonico diretto con le forze dell’ordine, grazie al quale un operatore che rilevi pericolo per la propria o altrui sicurezza avrà la possibilità di parlare direttamente con la centrale operativa, riducendo notevolmente i tempi di risposta e di intervento;
- prevedere l'implementazione dei sistemi di video-sorveglianza, che saranno estesi a tutti i punti sensibili compresi i parcheggi dei dipendenti, dove, se necessario, sarà migliorata anche l’illuminazione;
- prevedere modalità di filtraggio degli ingressi al pronto soccorso, anche mediante guardie giurate;
- prevedere posti auto garantiti in prossimità dell’ingresso all’ospedale agli operatori in pronta disponibilità.
L’iniziativa di cui si sono fatti promotori Cosimo Carriero, Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano a sostegno del personale sanitario e sociosanitario nasce, oltre che da quanto registrato ultimamente dalle cronache nazionali, non ultima l’aggressione avventa presso l’ospedale di Foggia a medici e infermieri, dalla consapevolezza che nel 2023, in Toscana, sono stati registrati 2356 casi di aggressione ai danni del personale sanitario. Questo dato evidenzia un aumento rispetto agli anni precedenti, con circa 800 aggressioni segnalate nel 2021: aggressioni che possono essere sia verbali sia fisiche.
Per Cosimo Carriero, Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano se è fondamentale contrastare il fenomeno monitorando le azioni violente e promuovendo azioni preventive nonché prevedere specifici corsi antiaggressione per il personale ospedaliero finalizzati a migliorare la capacità di affrontare situazioni a rischio; è altrettanto importante promuovere campagne di educazione e sensibilizzazione a tutela degli operatori sanitari che coinvolgano i cittadini.
Concludendo, appare opportuno ricordare che, per affrontare questo problema, il Ministero della Salute ha lanciato diverse iniziative, tra cui la campagna di sensibilizzazione #laviolenzanoncura, che mira a informare la popolazione sulla gravità di questi atti e a promuovere il rispetto per gli operatori sanitariperché, se è importante curare chi è malato, è altrettanto importante curare chi ci cura.
Con la loro mozione, i componenti del gruppo consiliare Fratelli d’Italia Comune di Empoli propongonodi chiedere l ’adozione delle seguenti misure, già adottate in altri contesti ospedalieri della Toscana, in particolare a Prato, a seguito degli incontri tenutisi in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica:
- effettuare il monitoraggio dei luoghi dove sono avvenute aggressioni al personale sanitario e sociosanitario;
- prevedere la presenza, nelle 24 ore, di personale di polizia in servizio presso il posto di polizia;
- prevedere, per quanto riguarda la sicurezza degli operatori del pronto soccorso, un progetto che preveda l’incremento dei passaggi di pattuglie delle forze di polizia e della polizia municipale, con soste frequenti proprio al pronto soccorso;
- prevedere la messa a disposizione degli operatori in servizio al pronto soccorso di un numero telefonico diretto con le forze dell’ordine, grazie al quale un operatore che rilevi pericolo per la propria o altrui sicurezza avrà la possibilità di parlare direttamente con la centrale operativa, riducendo notevolmente i tempi di risposta e di intervento;
- prevedere l'implementazione dei sistemi di video-sorveglianza, che saranno estesi a tutti i punti sensibili compresi i parcheggi dei dipendenti, dove, se necessario, sarà migliorata anche l’illuminazione;
- prevedere modalità di filtraggio degli ingressi al pronto soccorso, anche mediante guardie giurate;
- prevedere posti auto garantiti in prossimità dell’ingresso all’ospedale agli operatori in pronta disponibilità.
L’iniziativa di cui si sono fatti promotori Cosimo Carriero, Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano a sostegno del personale sanitario e sociosanitario nasce, oltre che da quanto registrato ultimamente dalle cronache nazionali, non ultima l’aggressione avventa presso l’ospedale di Foggia a medici e infermieri, dalla consapevolezza che nel 2023, in Toscana, sono stati registrati 2356 casi di aggressione ai danni del personale sanitario. Questo dato evidenzia un aumento rispetto agli anni precedenti, con circa 800 aggressioni segnalate nel 2021: aggressioni che possono essere sia verbali sia fisiche.
Per Cosimo Carriero, Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano se è fondamentale contrastare il fenomeno monitorando le azioni violente e promuovendo azioni preventive nonché prevedere specifici corsi antiaggressione per il personale ospedaliero finalizzati a migliorare la capacità di affrontare situazioni a rischio; è altrettanto importante promuovere campagne di educazione e sensibilizzazione a tutela degli operatori sanitari che coinvolgano i cittadini.
Concludendo, appare opportuno ricordare che, per affrontare questo problema, il Ministero della Salute ha lanciato diverse iniziative, tra cui la campagna di sensibilizzazione #laviolenzanoncura, che mira a informare la popolazione sulla gravità di questi atti e a promuovere il rispetto per gli operatori sanitariperché, se è importante curare chi è malato, è altrettanto importante curare chi ci cura.