"Fascista è accusa grave": Mantellassi querela chi lo offese sui social
23-04-2024 15:59 - Politica
Lo abbiamo scritto fin dalle prime battute di questa campagna elettorale, in modo ironico, rimpiangendo i bei comizi di una volta: i social – e soprattutto i cosiddetti leoni da tastiera – rischiano di avvelenare il clima di queste giornate di propaganda.
In questi ultimi giorni abbiamo dato conto di diverse polemiche, ma non c'è mai fine al peggio: In una “disputa” (non c'è un altro termine per definire uno scambio di battute al veleno, su una piattaforma social), con il candidato sindaco per il centrosinistra, Alessio Mantellassi, un ex dipendente del Comune, con un passato da candidato alle comunali, si spinge ad accuse pesanti al punto che Mantellassi ha deciso di ricorrere alle vie legali.
Che quelle accuse avevano lasciato il segno, Mantellassi lo aveva detto anche nel giorno in cui, al Cenacolo degli Agostiniani, per l'occasione stracolmo di gente, presentava il suo programma elettorale. Dal podio, raccontava: «Mentre aggregavamo tante persone in progetti civici, in liste, qualcuno si affrettava in queste ore a venire a scrivere sulla mia pagina facebook che sono un fascista e che farò bere olio di ricino a tutti. Ecco questa è l'offesa più grave di tutti, perché fascista è l'offesa più grave che c'è. E noi con un grande sorriso gli diciamo che stiano tranquilli perché noi siamo profondamente, convintamente e visceralmente antifascisti».
Nei confronti di quel “qualcuno”, adesso è stata presentata una denuncia. Lo annuncia lui stesso con un post sul suo profilo Facebook. «“Fascista” per noi è offesa grave. Ecco perché abbiamo proceduto a querelare un leoncino da tastiera. L'eventuale ricavato da questa querela, lo dico subito, lo devolverò per pagare un po' di posti in più per gli studenti al Viaggio della Memoria a Mauthausen. Noi siamo fieramente antifascisti».
Gli fa eco l'Aned, l'associazione nazionale ex deportati. Che esprime la solidarietà al candidato sindaco: «La Sezione Empolese Valdelsa di Aned, Associazione Nazionale Ex Deportati politici, esprime la propria solidarietà al Candidato Sindaco Alessio Mantellassi per la grave accusa di cui è stato oggetto. Mantellassi è stato Presidente della nostra Sezione, è tutt'ora nostro socio ed ha sempre fatto dell'antifascismo il suo punto di riferimento, sia all'interno della nostra Associazione sia in tutte le attività in cui si è prodigato. Indipendente da quale siano il pensiero politico e la posizione, l'accusa, infondata, di cui è stato oggetto, è estremamente grave e ripetiamo la nostra solidarietà ad Alessio Mantellassi».
Un attestato di solidarietà gli arriva anche dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo che sui social scrive: «Alessio Mantellassi oltre essere un caro amico, è un giovane amministratore molto preparato e competente che si è candidato a sindaco di Empoli. In questi giorni è bersaglio dei "leoni da tastiera" che oltre alle offese personali, gli hanno dato del fascista. Proprio lui che oltre a essere presidente del Consiglio Comunale di Empoli ha anche la delega alla Cultura della Memoria. Alessio ha deciso di agire legalmente contro i responsabili e di destinare eventuali risarcimenti per permettere ad ancora più studenti di partecipare al Viaggio della Memoria a Mauthausen.Bravo Alessio. Fascista per noi è l'offesa più grave. A due giorni dal 25 aprile, voglio ribadirlo con forza: Noi siamo fieramente antifascisti».
E solidarietà a Mantellassi la esprime anche Iacopo Melio, consigliere regionale. «Alessio Mantellassi, candidato sindaco a Empoli per il centrosinistra, è stato chiamato “Fascista” sui social da qualche estimatore della concorrenza. Proprio quella che non si discosta, con certi atteggiamenti, da chi al Governo, ogni giorno, continua con la negazione delle libertà e dell'autodeterminazione. Per questo Alessio Mantellassi ha sporto denuncia e ha annunciato di utilizzare l'eventuale ricavato della querela per pagare il viaggio della memoria a Mauthausen a qualche ragazzo o ragazza in più. Perché Empoli è antifascista e perché non esiste opposizione valida se si permettono atteggiamenti del genere anche solo restando in silenzio. Anche per questo Alessio deve vincere: giovane, capace e dalla parte corretta».
In questi ultimi giorni abbiamo dato conto di diverse polemiche, ma non c'è mai fine al peggio: In una “disputa” (non c'è un altro termine per definire uno scambio di battute al veleno, su una piattaforma social), con il candidato sindaco per il centrosinistra, Alessio Mantellassi, un ex dipendente del Comune, con un passato da candidato alle comunali, si spinge ad accuse pesanti al punto che Mantellassi ha deciso di ricorrere alle vie legali.
Che quelle accuse avevano lasciato il segno, Mantellassi lo aveva detto anche nel giorno in cui, al Cenacolo degli Agostiniani, per l'occasione stracolmo di gente, presentava il suo programma elettorale. Dal podio, raccontava: «Mentre aggregavamo tante persone in progetti civici, in liste, qualcuno si affrettava in queste ore a venire a scrivere sulla mia pagina facebook che sono un fascista e che farò bere olio di ricino a tutti. Ecco questa è l'offesa più grave di tutti, perché fascista è l'offesa più grave che c'è. E noi con un grande sorriso gli diciamo che stiano tranquilli perché noi siamo profondamente, convintamente e visceralmente antifascisti».
Nei confronti di quel “qualcuno”, adesso è stata presentata una denuncia. Lo annuncia lui stesso con un post sul suo profilo Facebook. «“Fascista” per noi è offesa grave. Ecco perché abbiamo proceduto a querelare un leoncino da tastiera. L'eventuale ricavato da questa querela, lo dico subito, lo devolverò per pagare un po' di posti in più per gli studenti al Viaggio della Memoria a Mauthausen. Noi siamo fieramente antifascisti».
Gli fa eco l'Aned, l'associazione nazionale ex deportati. Che esprime la solidarietà al candidato sindaco: «La Sezione Empolese Valdelsa di Aned, Associazione Nazionale Ex Deportati politici, esprime la propria solidarietà al Candidato Sindaco Alessio Mantellassi per la grave accusa di cui è stato oggetto. Mantellassi è stato Presidente della nostra Sezione, è tutt'ora nostro socio ed ha sempre fatto dell'antifascismo il suo punto di riferimento, sia all'interno della nostra Associazione sia in tutte le attività in cui si è prodigato. Indipendente da quale siano il pensiero politico e la posizione, l'accusa, infondata, di cui è stato oggetto, è estremamente grave e ripetiamo la nostra solidarietà ad Alessio Mantellassi».
Un attestato di solidarietà gli arriva anche dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo che sui social scrive: «Alessio Mantellassi oltre essere un caro amico, è un giovane amministratore molto preparato e competente che si è candidato a sindaco di Empoli. In questi giorni è bersaglio dei "leoni da tastiera" che oltre alle offese personali, gli hanno dato del fascista. Proprio lui che oltre a essere presidente del Consiglio Comunale di Empoli ha anche la delega alla Cultura della Memoria. Alessio ha deciso di agire legalmente contro i responsabili e di destinare eventuali risarcimenti per permettere ad ancora più studenti di partecipare al Viaggio della Memoria a Mauthausen.Bravo Alessio. Fascista per noi è l'offesa più grave. A due giorni dal 25 aprile, voglio ribadirlo con forza: Noi siamo fieramente antifascisti».
E solidarietà a Mantellassi la esprime anche Iacopo Melio, consigliere regionale. «Alessio Mantellassi, candidato sindaco a Empoli per il centrosinistra, è stato chiamato “Fascista” sui social da qualche estimatore della concorrenza. Proprio quella che non si discosta, con certi atteggiamenti, da chi al Governo, ogni giorno, continua con la negazione delle libertà e dell'autodeterminazione. Per questo Alessio Mantellassi ha sporto denuncia e ha annunciato di utilizzare l'eventuale ricavato della querela per pagare il viaggio della memoria a Mauthausen a qualche ragazzo o ragazza in più. Perché Empoli è antifascista e perché non esiste opposizione valida se si permettono atteggiamenti del genere anche solo restando in silenzio. Anche per questo Alessio deve vincere: giovane, capace e dalla parte corretta».