Empoli-Venezia: una partita per la salvezza segnata dal dolore. Il ricordo di Greta e di Giulio Drago commuove lo stadio

Domenica 20 aprile, al Castellani, non è stata solo una giornata di calcio. La sfida contro il Venezia, cruciale per la corsa salvezza, è stata profondamente segnata dal dolore e dalla memoria. Due nomi, due storie che hanno toccato il cuore della città e della tifoseria: Greta e Giulio Drago.

Prima del fischio d'inizio, uno striscione lungo tutta la Maratona ha attraversato idealmente il campo e le coscienze. Un messaggio semplice, ma carico di amore e commozione, per ricordare Greta, la bambina di soli 11 anni scomparsa pochi giorni fa a causa di una malattia incurabile. Una tragedia che ha scosso profondamente Sovigliana, frazione di Vinci, e tutto il territorio circostante. La scuola, gli amici, i compagni di classe, i genitori: una comunità intera stretta in un abbraccio silenzioso. Anche il sindaco di Vinci, Daniele Vanni, ha parlato pubblicamente del lutto, definendolo "uno strappo nel cuore di tutti noi".

Il ricordo di Greta ha toccato anche la squadra dell'Empoli, che ha voluto dedicarle la giornata: i giocatori sono scesi in campo col lutto al braccio anche per ricordare Giulio Drago. Infatti accanto al dolore per Greta, si è aggiunto quello per Giulio Drago, portiere della prima esperienza in serie A della squadra azzurra, scomparso prematuramente nei giorni scorsi.