Empoli, che confusione !!
25-09-2023 17:04 - Opinioni
di Filippo Torrigiani
Tutto o quasi è riconducibile alla campagna elettorale che, nei fatti, è già iniziata. La situazione politica attuale di Empoli vede, sostanzialmente, due blocchi contrapposti – quello del Pd che governa e quello della sinistra di opposizione – di fronte alle scelte passate e future che riguardano la città e il territorio con in mezzo un centro destra che sicuramente non meno determinato, almeno in questa fase, sembra occupato ad affinare le strategie in prospettiva della tornata elettorale.
Che si tratti di confusione indotta da criteri di opportunità o dal fatto che, come qualcuno sosteneva il potere logora, ancora non è chiaro: fatto sta che, nel Partito democratico e nella sua maggioranza, appaiono sempre più evidenti dei segnali di incrinatura tra l'organismo politico dirigente, il Sindaco e la sua giunta. Ne sono la riprova i frequenti ‘distinguo' di cui si apprende dai media e che riguardano, soprattutto, la questione della Multiutility e dell'acqua pubblica che, il primo cittadino di Empoli assieme ai sindaci di Firenze e Prato (per citarne alcuni) con una fuga in avanti e comunque non in solitaria, dal momento che il Pd di Empoli fino a pochi giorni addietro ha sostenuto tutto il progetto, sembrano delineare posizioni abbondantemente distanti tra chi come il Sindaco e la giunta vogliono quotare l'acqua in borsa e chi invece, come il segretario comunale del Pd sembra aver fatto propria la linea del Pd regionale che, sul tema, ha deciso di ‘prendere tempo'.
Può darsi che questa necessità sia data dal clamore e da una contestazione crescente che la decisione di dare in pasto alla finanza un bene così importante come la risorsa idrica, decisa dal Sindaco, ha creato nei cittadini: da qui, forse, la scelta del segretario empolese del Pd di allinearsi alle indicazioni regionali visto che, stando a quel che i ben informati sostengono, è in auge per fare il candidato Sindaco. Non è banale ricordare, infatti, ciò che è avvenuto circa la decisione di realizzare un gassificatore in città: il no degli empolesi, che si sono mossi insieme alle opposizioni di sinistra e ai comitati, con fermezza e determinazione, ha (almeno per adesso) scongiurato la creazione dell'impianto che Alia avrebbe voluto costruire. Sull'acqua, alla stregua di quanto accaduto nel caso menzionato, sembra infatti profilarsi la medesima situazione: cittadini da una parte, amministrazione comunale dall'altra. E, politicamente parlando, in vista delle elezioni, non è certo una bella prospettiva per il maggiore partito (il Pd) che governa la città e che, fin qui – gassificatore compreso – aveva condiviso e sottoscritto le decisioni assunte in via Del Papa.
A sinistra, invece, si registra un clima differente: l'azione politica che nel corso di questi anni ha visto crescere idee e popolarità e che affondano le radici in un'altra idea di città, anche grazie alle capacità di Buongiorno Empoli e Movimento 5 stelle di unire la ‘proposta alla denuncia' su temi come rifiuti prima e acqua adesso, pare fare far presa su una buona fetta di cittadini che, ad esempio, stanno continuando a sottoscrivere la proposta lanciata da questi gruppi politici insieme al comitato Trasparenza per Empoli, Rifondazione, Pap etc di un referendum abrogativo sulla quotazione dell'acqua in borsa.
Il Pd, abbandonata (pare) la via delle primarie che fu maestra, in queste ore ha avviato un percorso interno di consultazioni per decidere programma e candidato, anche perché questioni sul tavolo ce ne sono parecchie: dal futuro dei servizi pubblici che l'attuale amministrazione ha dato o sta cercando di dare a terzi come avvenuto per i parcheggi e l'illuminazione, alla centralità che il nostro territorio ‘dovrebbe' avere in Toscana su sanità, istruzione etc ma che, invece, sembra sempre più piegata ai voleri fiorentini. In attesa di nuovi sviluppi di carattere politico, non ci rimane che attendere l'evento soprattutto commerciale del Natale di Empoli che questo anno, per la felicità di alcuni e come ci è stato annunciato, avrà una durata di circa tre mesi: da novembre a gennaio. Ultima cosa: con ogni probabilità, quando quello che a Empoli è stato ribattezzato il Natalone veniva predisposto, qualcosa di importante è sfuggito agli organizzatori, ovvero il fattore economico generato dal caro vita: un recente studio, infatti, indica un drastico crollo dei consumi degli italiani pari - 3,7 miliardi di euro in 6 mesi, con la Bce che rivede al rialzo le stime sull'inflazione: al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025, per effetto “dell'evoluzione più sostenuta dei prezzi dell'energia”.
Aggiungiamo, insomma, che davvero ci sarebbe un gran bisogno di morigeratezza: il Rapporto regionale sulla povertà chiarisce che il 10 per cento delle famiglie toscane arriva a fine mese con difficoltà e secondo l'Irpet, l'8% delle famiglie dichiara un reddito netto mensile inferiore a 600 euro al mese, il 10% a meno di 800, il 25% a meno di 1.200 euro al mese, la metà a meno di 2.000 euro.
Che si tratti di confusione indotta da criteri di opportunità o dal fatto che, come qualcuno sosteneva il potere logora, ancora non è chiaro: fatto sta che, nel Partito democratico e nella sua maggioranza, appaiono sempre più evidenti dei segnali di incrinatura tra l'organismo politico dirigente, il Sindaco e la sua giunta. Ne sono la riprova i frequenti ‘distinguo' di cui si apprende dai media e che riguardano, soprattutto, la questione della Multiutility e dell'acqua pubblica che, il primo cittadino di Empoli assieme ai sindaci di Firenze e Prato (per citarne alcuni) con una fuga in avanti e comunque non in solitaria, dal momento che il Pd di Empoli fino a pochi giorni addietro ha sostenuto tutto il progetto, sembrano delineare posizioni abbondantemente distanti tra chi come il Sindaco e la giunta vogliono quotare l'acqua in borsa e chi invece, come il segretario comunale del Pd sembra aver fatto propria la linea del Pd regionale che, sul tema, ha deciso di ‘prendere tempo'.
Può darsi che questa necessità sia data dal clamore e da una contestazione crescente che la decisione di dare in pasto alla finanza un bene così importante come la risorsa idrica, decisa dal Sindaco, ha creato nei cittadini: da qui, forse, la scelta del segretario empolese del Pd di allinearsi alle indicazioni regionali visto che, stando a quel che i ben informati sostengono, è in auge per fare il candidato Sindaco. Non è banale ricordare, infatti, ciò che è avvenuto circa la decisione di realizzare un gassificatore in città: il no degli empolesi, che si sono mossi insieme alle opposizioni di sinistra e ai comitati, con fermezza e determinazione, ha (almeno per adesso) scongiurato la creazione dell'impianto che Alia avrebbe voluto costruire. Sull'acqua, alla stregua di quanto accaduto nel caso menzionato, sembra infatti profilarsi la medesima situazione: cittadini da una parte, amministrazione comunale dall'altra. E, politicamente parlando, in vista delle elezioni, non è certo una bella prospettiva per il maggiore partito (il Pd) che governa la città e che, fin qui – gassificatore compreso – aveva condiviso e sottoscritto le decisioni assunte in via Del Papa.
A sinistra, invece, si registra un clima differente: l'azione politica che nel corso di questi anni ha visto crescere idee e popolarità e che affondano le radici in un'altra idea di città, anche grazie alle capacità di Buongiorno Empoli e Movimento 5 stelle di unire la ‘proposta alla denuncia' su temi come rifiuti prima e acqua adesso, pare fare far presa su una buona fetta di cittadini che, ad esempio, stanno continuando a sottoscrivere la proposta lanciata da questi gruppi politici insieme al comitato Trasparenza per Empoli, Rifondazione, Pap etc di un referendum abrogativo sulla quotazione dell'acqua in borsa.
Il Pd, abbandonata (pare) la via delle primarie che fu maestra, in queste ore ha avviato un percorso interno di consultazioni per decidere programma e candidato, anche perché questioni sul tavolo ce ne sono parecchie: dal futuro dei servizi pubblici che l'attuale amministrazione ha dato o sta cercando di dare a terzi come avvenuto per i parcheggi e l'illuminazione, alla centralità che il nostro territorio ‘dovrebbe' avere in Toscana su sanità, istruzione etc ma che, invece, sembra sempre più piegata ai voleri fiorentini. In attesa di nuovi sviluppi di carattere politico, non ci rimane che attendere l'evento soprattutto commerciale del Natale di Empoli che questo anno, per la felicità di alcuni e come ci è stato annunciato, avrà una durata di circa tre mesi: da novembre a gennaio. Ultima cosa: con ogni probabilità, quando quello che a Empoli è stato ribattezzato il Natalone veniva predisposto, qualcosa di importante è sfuggito agli organizzatori, ovvero il fattore economico generato dal caro vita: un recente studio, infatti, indica un drastico crollo dei consumi degli italiani pari - 3,7 miliardi di euro in 6 mesi, con la Bce che rivede al rialzo le stime sull'inflazione: al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025, per effetto “dell'evoluzione più sostenuta dei prezzi dell'energia”.
Aggiungiamo, insomma, che davvero ci sarebbe un gran bisogno di morigeratezza: il Rapporto regionale sulla povertà chiarisce che il 10 per cento delle famiglie toscane arriva a fine mese con difficoltà e secondo l'Irpet, l'8% delle famiglie dichiara un reddito netto mensile inferiore a 600 euro al mese, il 10% a meno di 800, il 25% a meno di 1.200 euro al mese, la metà a meno di 2.000 euro.