Empolesi, tranquilli. Ci difende Farinata Poggianti
29-01-2024 17:27 - Opinioni
In una splendida domenica mattina di sole quasi primaverile c’erano tante cose da poter fare: una passeggiata, una bella colazione al bar seduti magari ad un tavolino, un giro al parco di Serravalle, la Messa per chi crede, la tv con frittatona di cipolle per assistere ad una pagina di storia dello sport che Sinner stava scrivendo nella lontanissima Australia. Ed invece, chi passava da piazza dei leoni, ha visto che c’era chi aveva fatto una scelta inusuale. Un giovane ben vestito si aggirava infatti attorno alla fontana del Pampaloni declamando davanti al suo smartphone versi danteschi.
A chi, superato lo stupore iniziale, si chiedeva chi fosse ecco la risposta: “el mi disse: volgiti! Che fai? Vedi là Farinata che s'è dritto: da la cintola in sù tutto il vedrai". Basta sostituire il nome di Farinata con Andrea ed il gioco è fatto. Era Poggianti, per una mattina auto-trasformatosi in questo personaggio della storia toscana. Il (per ora) esponente di Fratelli d’Italia aveva infatti scelto questa splendida mattinata per vestire nientemeno che i panni del nobile condottiero del 1200. E, se lui aveva salvato Firenze “a viso aperto” come ricordato da una lapide nella nostra piazza più bella, il politico locale si è detto pronto, con una storia social, a dirci che, “come il nostro Farinata, è pronto a difendere Empoli a viso aperto”.
Nel ringraziarlo di aver pensato a noi empolesi e del fatto che, sapendo che c’è lui smartphone in pugno a difenderci sulla pubblica piazza, ora dormiamo più tranquilli viene da chiedersi: difenderci da cosa o da chi? dai comunisti mettendo così in salvo anche tanti bambini che, come si sa, sono soliti mangiare? O dal Mantellassi davanti alla cui candidatura Poggianti “s'ergea col petto e con la fronte com'avesse l'inferno a gran dispitto”? O magari dal guastafeste Campinoti?
Alle prossime storie la risposta. Magari ricordando a Poggianti che Farinata finì nel girone degli esiarchi, i capi delle sette eretiche puniti nell'Inferno dove giacciono entro tombe infuocate insieme a tutti i loro seguaci.
Il limite fra questo girone e quello dei vanitosi è ignoto.
A chi, superato lo stupore iniziale, si chiedeva chi fosse ecco la risposta: “el mi disse: volgiti! Che fai? Vedi là Farinata che s'è dritto: da la cintola in sù tutto il vedrai". Basta sostituire il nome di Farinata con Andrea ed il gioco è fatto. Era Poggianti, per una mattina auto-trasformatosi in questo personaggio della storia toscana. Il (per ora) esponente di Fratelli d’Italia aveva infatti scelto questa splendida mattinata per vestire nientemeno che i panni del nobile condottiero del 1200. E, se lui aveva salvato Firenze “a viso aperto” come ricordato da una lapide nella nostra piazza più bella, il politico locale si è detto pronto, con una storia social, a dirci che, “come il nostro Farinata, è pronto a difendere Empoli a viso aperto”.
Nel ringraziarlo di aver pensato a noi empolesi e del fatto che, sapendo che c’è lui smartphone in pugno a difenderci sulla pubblica piazza, ora dormiamo più tranquilli viene da chiedersi: difenderci da cosa o da chi? dai comunisti mettendo così in salvo anche tanti bambini che, come si sa, sono soliti mangiare? O dal Mantellassi davanti alla cui candidatura Poggianti “s'ergea col petto e con la fronte com'avesse l'inferno a gran dispitto”? O magari dal guastafeste Campinoti?
Alle prossime storie la risposta. Magari ricordando a Poggianti che Farinata finì nel girone degli esiarchi, i capi delle sette eretiche puniti nell'Inferno dove giacciono entro tombe infuocate insieme a tutti i loro seguaci.
Il limite fra questo girone e quello dei vanitosi è ignoto.
Marco Mainardi
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