Ed Elly (non) s'è fermata a Empoli
25-06-2024 08:30 - Opinioni
di Pietro Spina
Il rumore non si è sentito subito. Ma lo strappo, seconndo i bene informati, c'è stato. Si è consumato alla vigilia del primo turno, quando Empoli – la parte democratica della città – ha offerto appoggio ad Antonio Mazzeo per le Europee. Qui, il presidente del consiglio regionale ha chiuso idealmente la sua campagna elettorale, qui si sono dati da fare alcuni esponenti del Pd – quasi tutti – per portare voti da quella parte.
Un atteggiamento che pare non sia piaciuto né a Emiliano Fossi, segretario regionale del Partito Democratico, né a Dario Nardella che era il diretto competitor per le Europee di Mazzeo.
Perché strappo? Perché pare che ci fosse un accordo – di quelli che non si scrivono, ovviamente – per cui i candidati alle europee avrebbero fatto campagna elettorale e ottenuto appoggio dai loro territori di appartenenza. Per dirla in maniera più spicciola Nardella nel Fiorentino, Mazzeo nel Pisano, che è casa sua. E quindi quell'appoggio dato a Mazzeo è sembrato uno sgarro, non mitigato neppure dal fatto che Dario Nardella la sua passerella a Empoli l'aveva fatto, ospite del Comitato elettorale di Alessio Mantellassi. E alla fine, a rimetterci è stato proprio lui, Mantellassi che, nei quindici giorni di campagna elettorale per il ballottaggio, si è dovuto affidare alle sole sue forze, quelle del suo partito, della sua coalizione.
Così quando la segretaria nazionale Elly Schlein ha deciso di venire in Toscana a supportare i sindaci del suo partito che erano impegnati al ballottaggio e ha fatto tappa a Firenze per sostenere Sara Funaro, ha fatto tappa a Pontedera dove Matteo Franconi, sindaco uscente era impegnato contro Matteo Bagnoli, del centrodestra. Ed è andata pure a sostenere il candidato di Agliana. A Empoli no. Diranno, adesso, che in realtà c'era stata, a maggio, per dare sostegno al primo turno. E' vero, ma stavolta, per il ballottaggio, che per Empoli era una cosa nuova, forse anche inaspettata, no. Elly stavolta non s'è fermata…. a Empoli.
Un atteggiamento che pare non sia piaciuto né a Emiliano Fossi, segretario regionale del Partito Democratico, né a Dario Nardella che era il diretto competitor per le Europee di Mazzeo.
Perché strappo? Perché pare che ci fosse un accordo – di quelli che non si scrivono, ovviamente – per cui i candidati alle europee avrebbero fatto campagna elettorale e ottenuto appoggio dai loro territori di appartenenza. Per dirla in maniera più spicciola Nardella nel Fiorentino, Mazzeo nel Pisano, che è casa sua. E quindi quell'appoggio dato a Mazzeo è sembrato uno sgarro, non mitigato neppure dal fatto che Dario Nardella la sua passerella a Empoli l'aveva fatto, ospite del Comitato elettorale di Alessio Mantellassi. E alla fine, a rimetterci è stato proprio lui, Mantellassi che, nei quindici giorni di campagna elettorale per il ballottaggio, si è dovuto affidare alle sole sue forze, quelle del suo partito, della sua coalizione.
Così quando la segretaria nazionale Elly Schlein ha deciso di venire in Toscana a supportare i sindaci del suo partito che erano impegnati al ballottaggio e ha fatto tappa a Firenze per sostenere Sara Funaro, ha fatto tappa a Pontedera dove Matteo Franconi, sindaco uscente era impegnato contro Matteo Bagnoli, del centrodestra. Ed è andata pure a sostenere il candidato di Agliana. A Empoli no. Diranno, adesso, che in realtà c'era stata, a maggio, per dare sostegno al primo turno. E' vero, ma stavolta, per il ballottaggio, che per Empoli era una cosa nuova, forse anche inaspettata, no. Elly stavolta non s'è fermata…. a Empoli.