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E' nato il comitato di Borgo, contro l'antenna tra via Chiarugi e via delle Chiassatelle

07-05-2024 15:25 - Cronaca
Ora è ufficiale: è nato il Comitato dei residenti che lottano contro l'antenna nata sul tetto di un immobile tra via Chiarugi e via delle Chiassatelle. Il primo atto ufficiale è un comunicato emesso dal neonato comitato.

«Numerosi residenti si sono riuniti per discutere della recente installazione di una antenna/ripetitore telefonico su un tetto privato in via delle Chiassatelle, angolo via Chiarugi – scrivono - I lavori di installazione sono stati eseguiti senza previa -adeguata- comunicazione ai cittadini interessati, che sono stati informati -attraverso un semplice messaggio telefonico- esclusivamente del fatto che il 29 e 30 aprile le strade in questione sarebbero state chiuse per "lavori copertura fabbricato”, mentre in realtà si stavano svolgendo i lavori di posizionamento di una antenna ripetitore sopra le nostre teste. Per questo motivo il comitato vuole vederci chiaro. Già nel 2016 e nel 2021 la nostra zona -che, si ricorda, è un'area ad alta densità abitativa -era stata inserita (e regolarmente pubblicizzata come prevede la normativa) nel Piano Comunale Antenne, ma dopo numerose proteste e rimostranze era stata tolta. Ciononostante, senza essere stati avvertiti in alcun modo, un traliccio di 10 metri è stato posizionato sopra le nostre teste, ma non solo. Sotto ci sono due scuole parentali e doposcuola, a 20 metri una RSA anziani e ancora nelle vicinanze un istituto scolastico ed altra RSA (Centro Educazione Motoria) in piazza San Rocco. Pertanto vogliamo vederci chiaro e capire quale iter è stato seguito e se sono state rispettate tutte le normative. Ci chiediamo e chiediamo al Comune, in particolare, come sia possibile che un privato qualsiasi possa installare rapidamente su qualsiasi tetto una antenna in dispregio del relativo piano, soprattutto in una zona come questa. Chiediamo anche perché si debba consentire a chicchessia di lucrare e affittare il tetto di una abitazione in una zona densamente popolata, a discapito degli interessi generali della cittadinanza ivi residente e/o esercente attività commerciali/economiche, per non parlare dell'abbassamento dei valori commerciali delle abitazioni e, soprattutto, della possibilità di poter subire danni, in primis alla salute, nel medio e lungo periodo. Il Comitato Di Borgo ritiene anche di avere il dovere di comunicare che il nostro obbiettivo non è solo accertare che le procedure di installazione e di informazione siano state corrette, ma intende sensibilizzare e coinvolgere sul tema amministratori e politici locali. Il Borgo è infatti uno dei quartieri più rappresentativi e popolosi di Empoli, con numerose attività, ma è anche quello che di fatto è stato abbandonato: l'area che va dai “Vigili” agli ex Macelli, da Porta Pisana a San Rocco (fino a piazza Matteotti) è diventata negli anni il “buco nero” di Empoli. Considerato che siamo in piena campagna elettorale, il Comitato chiede a gran voce che i candidati sindaco al comune ed i candidati al consiglio comunale si interessino alla vicenda ponendo in essere tutte le iniziative volte a verificare la regolarità dell'installazione e, comunque, alla rimozione dell'antenna. Ci aspettiamo anche un concreto interessamento sul tema della riqualificazione della zona, fatto di solidi programmi e iniziative tangibili. Chiunque può partecipare alle attività del nostro comitato, condividendone scopo e intenti. Ci riserviamo comunque il diritto di protestare in varie modalità nel rispetto della legge e di collaborare con altri comitati costituiti».

Per partecipare o chiedere incontri o informazioni chiunque può contattarci alla mail: comitatodiborgo@gmail.com.

Per entrare nel comitato bisogna essere residenti in zona, oppure lavorare nel quartiere e non essere candidati o esposti politicamente.

Nella prima riunione del Comitato, ancor prima della sua costituzione, come abbiamo riferito in un altro articolo pubblicato su Clebs.it il candidato sindaco di Buongiorno Empoli, Movimento 5 Stelle e Siamo Empoli, Leonardo Masi, era intervenuto per incontrare una delegazione di residenti della zona di via Chiarugi, preoccupati per la recente installazione di un'antenna telefonica su un edificio privato.

"Non è compito mio valutare l'opportunità di quella installazione – sottolinea Masi –, ma questa vicenda dimostra una volta di più come l'amministrazione Pd sia allergica alla trasparenza e preferisca prendere in giro i cittadini, invece di informarli adeguatamente e tempestivamente delle scelte che compie. Oggi si tratta di installare un'antenna in pieno centro, ieri si trattava di costruire a Empoli un mega gassificatore, prima ancora di privatizzare i servizi essenziali come la raccolta rifiuti o il servizio idrico, quotando in borsa la società di gestione. Tutti episodi che raccontano di una concezione proprietaria del potere, dovuta alla mancata e sana alternanza degli ultimi anni. Ora la misura è colma. A Empoli il momento di cambiare classe dirigente e restituire centralità alla comunità dei cittadini empolesi".

"Ai residenti di via Chiarugi e vie limitrofe, ingannati dalla comunicazione istituzionale del Comune di Empoli – aggiunge Masi – suggerisco di procedere come meglio ritengono, per tutelare i loro diritti, la loro salute e ottenere le risposte loro dovute".

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