Due o tre interrogativi sullo sviluppo futuro di Empoli

Empoli ha ancora bisogno di ulteriori volumetrie commerciali per la media distribuzione oppure ha bisogno di volumetrie per lo sviluppo dell’industria e dell'artigianato? Il rilancio di Empoli come polo manifatturiero è possibile o si continuerà a puntare sull'incremento delle attività commerciali essenzialmente legate alle attività di ristorazione? Una parte dell'immobile di via Paladini non poteva essere destinato ad incubatore di start up innovative?

In vista dell’ormai imminente appuntamento elettorale, sono domande da porsi e da porre ai candidati delle diverse coalizioni. Interrogativi che riguardano lo sviluppo futuro della città e della sua economia, quindi questioni di primaria rilevanza per la politica. Un tema che investe anche quello della sicurezza in città. Questo argomento così delicato e sentito dalla popolazione verrà demandato esclusivamente al Prefetto o le politiche urbanistiche e commerciali del Comune possono creare le condizioni per riappropriarsi di aree anche limitrofe al ‘giro’ considerate perse?

Un’ultima riflessione riguarda un tema che è sul tappeto e che lo sarà anche in campagna elettorale: Empoli sarà la capitale nazionale dell'acqua pubblica o il modello industriale dei servizi pubblici troverà il suo sbocco definitivo in una moderna multiutility quotate in borsa? Quale dei due modelli darà garanzie di un servizio efficiente e tariffe più economiche per la cittadinanza?

Queste sono alcune domande, riflessioni che non potranno mancare nella campagna elettorale che ci porterà alla prossima sfida elettorale, temi sui quali, con le diverse sensibilità, i candidati dovranno misurarsi e dare le loro risposte. Sono infatti temi che riguardano l’idea di città futura ed il suo sviluppo economico.