08 Settembre 2024
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Due lezioni da imparare dagli eventi meteo di questi giorni

03-11-2023 16:14 - Le interviste di Clebs.it
di Emilio Chiorazzo

Ci sono almeno due insegnamenti da trarre dagli eventi atmosferici che hanno interessato l'Empolese-Valdelsa nelle ultime ore. Arrivano da Gordon Baldacci, metereologo, fisico dell'atmosfera, collaboratore dell'Università degli Studi di Firenze e creatore, insieme ad altri colleghi, di Pontormeteo, una app ma, soprattutto, una società di servizi che si occupa di previsioni metereologiche.

La prima lezione che dobbiamo imparare è che eventi simili, con questa intensità, saranno sempre più frequenti. Già lo sono. L'altra, riguarda il modo di affrontare le questioni legate al tempo: “Facciamo squadra – dice Baldacci – solo unendo le forze avremo più dati possibili a disposizione e si possono superare anche certi ostacoli”.
Come dire che le valutazioni tecniche e quelle politiche devono andare di pari passo. Questo permetterebbe anche una scelta più adeguata del livello (o colore, se vogliamo) delle allerte meteo. E quindi anche un contrasto più efficace ai fenomeni.

Ma in fin dei conti, Gordon, questi eventi possono essere prevedibili?
«Abbiamo cominciato a monitorare la situazione da lunedì. I modelli ci davano modo di pensare che forse avrebbe perso un poco di intensità, poi siamo arrivati a ridosso dell'evento e in realtà i fenomeni si mantenevamo molto elevati, sia come probabilità sia per le zone che andavano a colpire. Stavolta, purtroppo, è stata rispettata la previsione e abbiamo avuto, rispetto a quel che potevamo immaginare, un aumento di circa il 30-40 per cento di quel che potevano essere gli scenari peggiori. Insomma, la realtà è stata peggiore delle previsioni».

Cosa prevedete per i prossimi giorni?
«La tempesta che ci ha attraversato ha tolto tanta energia di quella che era rimasta latente. In realtà un vero e proprio cambi stagionale fino a ora non lo abbiamo avuto negli ultimi temporali. Aver avuto una estate quasi infinita per tutto ottobre di sicuro non ha facilitato il compito. Perché questa energia è rimasta in qualche modo a disposizione della prima vera perturbazione che avrebbe attraversato anche le nostre zone. Per i prossimi giorni permarrà una certa variabilità, ci saranno precipitazioni, ma non saranno dell'intensità di quelle avvenute giovedì».

Come si possono prevenire gli eventi di questa portata?
«Con il gioco di squadra. Unire le nostre forte e le nostre competenze Non fermarsi ai tanti piccoli o grandi ostacoli che si vengono a creare. A volte anche la scelta dell'intensità dell'allerta può aiutare se è frutto di un lavoro di squadra, se le scelte politiche vengono fatte in sintonia con i giudizi degli esperti. Partire da un livello d'emergenza anziché un altro, può fare la differenza».

C'è chi punta il dito sulle mancate manutenzioni.
«Quando si arriva a raggiungere dei livelli di intensità oraria di precipitazioni come quelli di giovedì, per 15-20 minuti capaci di mantenere cento millimetri orari, credo che non ci sia situazione ottimale per scongiurare i danni e i disagi. Nella mia zona abbiamo avuto forse anche più precipitazioni che in altre zone della città: non c'è stata una fogna che abbia dato problemi. C'è un altro aspetto. Ho analizzato i tempi di ritorno il giorno dopo: l'evento globale ha tempi storici, forse dobbiamo tornare indietro di 50 anni per trovarne di simili, ma se prendiamo in esame le prime tre o sei ore di precipitazioni, non troviamo differenze assai ampie. Arriviamo a sei, massimo otto anni indietro in alcune zone dell'Empolese-Valdelsa. Questo significa che, purtroppo, con questi eventi, dobbiamo conviverci. In realtà ci stiamo già convivendo ma non ce ne rendiamo troppo conto perché una volta capitano a Cerreto Guidi, la volta dopo a Montelupo o a Fucecchio».

Avete lanciato da poco Pontormeteo: di cosa si tratta?
«E' una realtà imprenditoriale che si occupa di previsioni per tutte le persone che hanno bisogno, per lavoro o per altro, di conoscere le condizioni meteo di un dato luogo. Abbiamo iniziato questa avventura, io e altri colleghi, quasi per divertimento, poi ci siamo resi conto che le richieste crescevano».

Chi sono i vostri clienti ideali?
«Gli operatori turistici, Abbiamo avuto richieste da alcuni alberghi, da bed and breakfast. Alcun iset cinematografici ci hanno contattato: qualcuno ci ha chiesto di indicare dove trovare il vento, dove la nebbia. Non solo il bel tempo. Anche i temporali. Ogni evento atmosferico».

E quindi voi monitorate costantemente la situazione.
«Ventiquattro ore su 24. E poi facciamo previsioni per degli eventi specifici: avere un temporale tra le 13 e le 14 in un determinato luogo. Le previsioni, nell'infinitamente piccolo, è abbastanza facile. Il difficile è quando ti chiedono le previsioni meteo a 15 giorni per l'interno continente…».

Perché avete scelto Pontormeteo come nome?
«Perché la nostra base logistica è a Pontorme. Ma abbiamo stazioni di monitoraggio sparse sul territorio e altri ne arriveranno: a settembre abbiamo installato la stazione meteo a Stabbia che, purtroppo, ci ha fatto comodo per avere la situazione meteo di queste ultime ore. UN'altra sarà installata a breve nel comune di Cerreto Guidi».
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