Di Stefano (Fdi): raddoppio ferroviario, ridurre al minimo i disagi
03-09-2024 09:36 - Politica
Conclusi i lavori avviati da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) propedeutici al raddoppio tra Empoli e Granaiolo, Danilo Di Stefano, consigliere comunale di Fratelli d'Italia Empoli insieme a Cosimo Carriero e Francesca Peccianti, valuta quelli che saranno i prossimi step per la realizzazione del progetto, la cui durata dei lavori è stimata in circa quattro anni, con completamento previsto nel 2026.
Il raddoppio della linea ferroviaria Empoli-Granaiolo, dice Di Stefano, stando a quanto divulgato da RFI, è stato avviato per diverse ragioni strategiche e operative: il raddoppio della linea permetterà di aumentare il numero di treni che possono circolare contemporaneamente, riducendo i tempi di attesa e migliorando la frequenza del servizio; con due binari disponibili, sarà possibile gestire meglio il traffico ferroviario, riducendo i ritardi causati da incroci e attese; la chiusura di undici passaggi a livello e la loro sostituzione con sottopassi ciclopedonali miglioreranno la sicurezza sia per i pedoni che per i veicoli, riducendo il rischio di incidenti; migliorando il servizio ferroviario, si incoraggerà l’uso del treno rispetto all’auto, contribuendo a ridurre il traffico su strada e le emissioni di CO2.
Stando a quanto illustrato, il programma dei lavori includerebbe misure per minimizzare l’impatto ambientale, come la gestione dei rifiuti e la bonifica del territorio: infatti la costruzione di nuove infrastrutture comporta la gestione di rifiuti e materiali di scavo, con potenziali impatti sull’ambiente.
Il costo previsto per la realizzazione dell'opera sarebbe di circa 167 milioni di euro per una tratta di una decina di chilometri, nelle intenzioni di RFI mira a creare un sistema di trasporto più efficiente, sicuro e sostenibile, con benefici a lungo termine per la comunità e l’ambiente.
Il progetto, sebbene prometta miglioramenti significativi per i pendolari e la circolazione ferroviaria, ha sollevato dubbi e richieste di chiarimenti da parte della comunità locale, sui quali, per Di Stefano, la politica non può non interrogarsi: molti residenti temono un aumento del rumore e del disagio, soprattutto coloro che vivono vicino alla linea ferroviaria esistente; ci sono domande su come avverranno gli espropri; altri residenti sono preoccupati per il rischio idraulico connesso alla realizzazione del raddoppio, considerando la natura del territorio e precedenti episodi di allagamenti; così come la soppressione di undici passaggi a livello e la realizzazione di nuove viabilità alternative, come sottopassi ciclopedonali e cavalcaferrovia, sono altri punti di discussione.
Di Stefano, in conclusione, si augura che il governo della Regione e i responsabili del progetto di raddoppio della linea ferroviaria Empoli-Granaiolo, che presenta sfide significative dal punto di vista ambientale e della tempistica realizzativa, non eludano il confronto con le problematiche sollevate dai cittadini empolesi residenti perché, se migliorare la regolarità e l’affidabilità del servizio ferroviario, con benefici a lungo termine per i pendolari e il trasporto regionale, è la finalità ultima dei lavori di raddoppio dell'infrastruttura, anche le preoccupazioni dei cittadini devono essere tenute in debito conto: sia dal dal punto di vista del contenimento degli inevitabili disagi, sia dal punto di vista dell'impatto ambientale.
Il raddoppio della linea ferroviaria Empoli-Granaiolo, dice Di Stefano, stando a quanto divulgato da RFI, è stato avviato per diverse ragioni strategiche e operative: il raddoppio della linea permetterà di aumentare il numero di treni che possono circolare contemporaneamente, riducendo i tempi di attesa e migliorando la frequenza del servizio; con due binari disponibili, sarà possibile gestire meglio il traffico ferroviario, riducendo i ritardi causati da incroci e attese; la chiusura di undici passaggi a livello e la loro sostituzione con sottopassi ciclopedonali miglioreranno la sicurezza sia per i pedoni che per i veicoli, riducendo il rischio di incidenti; migliorando il servizio ferroviario, si incoraggerà l’uso del treno rispetto all’auto, contribuendo a ridurre il traffico su strada e le emissioni di CO2.
Stando a quanto illustrato, il programma dei lavori includerebbe misure per minimizzare l’impatto ambientale, come la gestione dei rifiuti e la bonifica del territorio: infatti la costruzione di nuove infrastrutture comporta la gestione di rifiuti e materiali di scavo, con potenziali impatti sull’ambiente.
Il costo previsto per la realizzazione dell'opera sarebbe di circa 167 milioni di euro per una tratta di una decina di chilometri, nelle intenzioni di RFI mira a creare un sistema di trasporto più efficiente, sicuro e sostenibile, con benefici a lungo termine per la comunità e l’ambiente.
Il progetto, sebbene prometta miglioramenti significativi per i pendolari e la circolazione ferroviaria, ha sollevato dubbi e richieste di chiarimenti da parte della comunità locale, sui quali, per Di Stefano, la politica non può non interrogarsi: molti residenti temono un aumento del rumore e del disagio, soprattutto coloro che vivono vicino alla linea ferroviaria esistente; ci sono domande su come avverranno gli espropri; altri residenti sono preoccupati per il rischio idraulico connesso alla realizzazione del raddoppio, considerando la natura del territorio e precedenti episodi di allagamenti; così come la soppressione di undici passaggi a livello e la realizzazione di nuove viabilità alternative, come sottopassi ciclopedonali e cavalcaferrovia, sono altri punti di discussione.
Di Stefano, in conclusione, si augura che il governo della Regione e i responsabili del progetto di raddoppio della linea ferroviaria Empoli-Granaiolo, che presenta sfide significative dal punto di vista ambientale e della tempistica realizzativa, non eludano il confronto con le problematiche sollevate dai cittadini empolesi residenti perché, se migliorare la regolarità e l’affidabilità del servizio ferroviario, con benefici a lungo termine per i pendolari e il trasporto regionale, è la finalità ultima dei lavori di raddoppio dell'infrastruttura, anche le preoccupazioni dei cittadini devono essere tenute in debito conto: sia dal dal punto di vista del contenimento degli inevitabili disagi, sia dal punto di vista dell'impatto ambientale.