Dall'abolizione del porta a porta al trasporto pubblico gratuito: il programma di Poggianti

«Siamo una squadra che crede nel cambiamento».
Un cambiamento che Andrea Poggianti, candidato sindaco per “Centrodestra per Empoli” e per la lista civica La mia Empoli, si auspica di realizzare in 8 punti. Che sono sviluppati in un programma di sedici pagine, tenuto top secret fino al momento in cui è stato consegnato agli uffici elettorali del Comune, insieme ai 48 nomi – 24 per lista – dei candidati che lo supportano in questa corsa a sindaco di Empoli. «Lo abbiamo tenuto nascosto per evitare che ce lo copiassero – dice Poggianti a una platea stracolma, alla vela Margherita Hack di Avane – perché siamo gli unici a fare proposte concrete».

Otto punti che prima vengono declamati con un video da alcuni dei candidati. E che poi sviluppa lo stesso Poggianti, calcando la mano su alcuni aspetti.

La sicurezza. Più forze dell'ordine in città a e presidiare i parchi. Ma più forze dell'ordine significa, per Poggianti, avere a disposizione alloggi per gli agenti (da ricavare nell'ex ospedale San Giuseppe); ampliare l'organico della polizia municipale in modo da poter effettuare il terzo turno e i presidi notturni.«Il tema della sicurezza lo svilupperemo insieme alle associazioni del territorio, in sinergia: l'associazione nazionale carabinieri, le polizie private. I cittadini», dice Poggianti.
Sicurezza si coniuga anche con maggior pulizia, con l'adeguamento dell'illuminazione pubblica, siamo per realizzare e riattivare i bagni pubblici anche nelle aree industriali con parcheggio adeguati per un miglior servizio».

Altro tema cruciale è quello che riguarda i rifiuti. «Noi ci siamo», che è il claim della campagna elettorale e del programma di Poggianti per… «abolire la raccolta porta a porta, per le isole ecologiche intelligenti che permettono ai cittadini di “liberare” spazio nelle loro abitazioni, evitare cattivi odori e non essere schiavi dei calendari della raccolta».

Nel programma – che Poggianti sottolinea, è frutto del suo percorso personale di consigliere e capogruppo in consiglio comunale, ma anche della campagna “a tu per tu con il sindaco” che lo sta portando nelle sedici frazione del Comune – c'è un capitolo dedicato alla bellezza. Che poi è la battaglia al degrado. Più illuminazione, recupero delle aree industriali degradate come la ex Vitrum o l'area Montepagani. Come? «Per rendere fattibili le opere di bonifica che complicano la realizzazione dei progetti legati a queste aree, basta alzare l'indice di edificabilità in altezza: costruire diventerebbe più appetibile e remunerativo e, allo stesso tempo, il Comune avrebbe introiti da destinare a nuove opere». E poi più parcheggi (uno sotterraneo in piazza Gramsci), superamento dei sette sottopassi che tagliano in due la città. Sul fronte della viabilità, il programma di Poggianti ritiene indispensabili tre opere viarie che avrebbero il compito di alleggerire il traffico nelle arterie oggi più intasate di Empoli: una strada parallela a via Raffaello Sanzio, che corra lungo la ferrovia e che riduca il traffico del polo scolastico; una strada parallela a viale Boccaccio, la strada dell'ospedale, asfaltando e rendendo percorribile via Alzaia e poi il completamento della Bretella sud, per collegare Villanuova con Ponzano.

Ma sul fronte della viabilità da migliorare, la proposta forte di Andrea Poggianti è quella di realizzare un trasporto pubblico gratuito. Come avviene in altre città: la vicina Pontedera, ad esempio. «Avrebbe un costo sostenibile – dice il candidato sindaco – e permetterebbe agli empolesi di spostarsi con mezzi pubblici senza spendere».

Poggianti nell'area Montepagani, tra Ponzano e il quartiere di Corea ha individuato anche un'area dove realizzare un nuovo parco, nel quale piantare tremila nuovi alberi; strutture di aggregazioni per giovani ed anziani da realizzare al posto del cosiddetto Ecomostro di Ponte a Elsa.

E poi, le questioni più politiche, di scelta. «Saremo sempre contrari al gassificatore, che sia a Marcignana o altrove. Prendiamo esempio da Peccioli e muoviamoci prima possibile per fare le bonifiche delle aree dove sono stati stoccati i rifiuti velenosi».

Anche la chiusura della serata (prima della presentazione dei 48 candidati: 32 uomini, 17 donne, di ogni età, fede religiosa, orientamento sessuale e che rappresentano vari spaccati della società empolese) è politica. «Questo programma è frutto della concretezza e della capacità di dialogo, che sono figlie dell'ascolto. Chi è qui stasera è perché crede nel progetto, crede e vuole bene a me. Crede, soprattutto, nella possibilità che abbiamo di cambiare questa città. Siamo l'unica novità di questa campagna elettorale, un progetto civico di centrodestra. Siamo, lo dice la nostra storia, la vera e unica alternativa al Partito democratico che governa da sempre Empoli. Una volta eletti saremo in grado di mettere mano al sistema e cambiarlo. Da oggi ci faremo apostoli del cambiamento, lo faremo a schiena dritta e con le scarpe… un po' sporche, perché andremo ovunque a raccontarlo».

Una frecciatina finale è per il diretto concorrente, Simone Campinoti, il candidato scelto al suo posto dai partiti tradizionali del centrodestra:«Per fare il sindaco, devi avere la responsabilità di studiare, informarti, perché i cittadini dipendono da te. Come tale devi impegnarti e non affidarti a tecnici che non si sa da dove arrivino e che peseranno sulle tasche degli empolesi. Dico all'amico Campinoti: la tua incompetenza non la faremo pesare sul bilancio del Comune di Empoli».