Dal campo di calcio ai palchi televisivi: l'ex azzurro Boldrini ai Migliori anni
04-05-2024 08:20 - Lifestyle
Dal terreno del Carlo Castellani ai palchi più prestigiosi di Italia: stiamo parlando di un’epoca ormai lontana. Ma quando si parla di musica – e di calcio - il tempo ha potere evocativo. E la partecipazione di Franco Boldrini al programma di Carlo Conti, in onda su RaiUno, “I migliori anni”, ci riporta indietro con le note di qualche canzone dell’Italia del boom e con qualche gesto sportivo.
Siamo alla fine degli anni Cinquanta: Franco Boldrini è un ragazzo di Firenze. Un ventenne di quella generazione che sta per scoprire il valore della gioventù: ama il calcio e nella stagione 1957—58 approda nell’Empoli, in Quarta Serie. Poche presenze, un paio. Forse perché in quello stesso periodo Franco scopre un’altra grande passione, la musica. Suona il basso. E’ la stagione dei complessi. Collabora con il gruppo del cantante che ha il maggiore successo estivo di quegli anni, Edoardo Vianello. Poi, nel 1966 forma i Califfi: c’è lui al basso, Marco Bracci alla chitarra, Giuseppe Maffei che suona le tastiere e Carlo Felice Marcovecchio che suona la batteria. E’ la prima formazione, quella che comincia a girare le balere della zona fiorentina e che si spinge anche nell’Empolese. I componenti del gruppo cambiano, con il tempo: arriva Paolo Tofani, poi Giacomo Romoli, Sandro Cinotti e Vincenzo Amedei. E poi ancora Maurizio Boldrini.
Arrivano anche i primi successi nazionali: il complesso fiorentino affronta le prime turneée in giro per l’Italia con i gruppi più conosciuti. E li nota Giorgio Gaber: è in questo periodo che nasce la hit “Così ti amo” che
Boldrini ha proposto alla trasmissione della Rai. Dell’esperienza di quegli anni e, soprattutto, dei suoi ricordi da calciatore, con la maglia dell’Empoli, Boldrini ha parlato in un libro autobiografico pubblicato pochi anni fa, dal titolo “Tuttoscorre. Mai cantato senza gioia”.
Siamo alla fine degli anni Cinquanta: Franco Boldrini è un ragazzo di Firenze. Un ventenne di quella generazione che sta per scoprire il valore della gioventù: ama il calcio e nella stagione 1957—58 approda nell’Empoli, in Quarta Serie. Poche presenze, un paio. Forse perché in quello stesso periodo Franco scopre un’altra grande passione, la musica. Suona il basso. E’ la stagione dei complessi. Collabora con il gruppo del cantante che ha il maggiore successo estivo di quegli anni, Edoardo Vianello. Poi, nel 1966 forma i Califfi: c’è lui al basso, Marco Bracci alla chitarra, Giuseppe Maffei che suona le tastiere e Carlo Felice Marcovecchio che suona la batteria. E’ la prima formazione, quella che comincia a girare le balere della zona fiorentina e che si spinge anche nell’Empolese. I componenti del gruppo cambiano, con il tempo: arriva Paolo Tofani, poi Giacomo Romoli, Sandro Cinotti e Vincenzo Amedei. E poi ancora Maurizio Boldrini.
Arrivano anche i primi successi nazionali: il complesso fiorentino affronta le prime turneée in giro per l’Italia con i gruppi più conosciuti. E li nota Giorgio Gaber: è in questo periodo che nasce la hit “Così ti amo” che
Boldrini ha proposto alla trasmissione della Rai. Dell’esperienza di quegli anni e, soprattutto, dei suoi ricordi da calciatore, con la maglia dell’Empoli, Boldrini ha parlato in un libro autobiografico pubblicato pochi anni fa, dal titolo “Tuttoscorre. Mai cantato senza gioia”.