Consorzio di bonifica al voto, Paolo Masetti si candida: sarò un presidente itinerante
02-10-2024 16:02 - Politica
In questi giorni si vota per il rinnovo dell'assemblea dei soci e dei vertici del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno. Possono votare tutti coloro che ricevono un bollittino per il pagamento del contributo.
Per le operazioni di voto il Consorzio ha disposto 46 seggi dislocati su tutto il territorio di competenza. L'election-day è deciso per il 5 ottobre. Nella nostra zona questi sono i seggi territoriali dove ci si può rivolgere (dalle 9 alle 19 di sabato) per esprimere la propria opinione:
Castelfiorentino | via Verdi 18/ 20 | Palazzo Comunale |
Certaldo | via 2 giugni, 52 | Palazzo Comunale - I piano |
Empoli | Via Mario Fabiani, 52 | Fondazione San Girolamo |
Montelupo Fiorentino (2 seggi) | Via Cento Fiori 34 | Palazzo Comunale |
Montespertoli | Via Sidney Sonnino, 1 | Auditorium Centro Culturale Le Corti |
Tre le liste che si sono presentate suddivise per sezioni che tengono conto dell'ammontare del contributo che si paga. Ecco la suddivisione:
• 1^ SEZIONE: n. 438.902 votanti con contributo di bonifica da 0,00 euro a 42,05 euro, per un carico contributivo complessivo di €8.477.002,51.
• 2^ SEZIONE: n. 99.805 votanti con contributo di bonifica da 42,06 euro a 350,42 euro, per un carico contributivo complessivo di €8.477.676,22.
• 3^ SEZIONE: n. 5.018 votanti con contributo di bonifica da 350,46 euro a 524.939,10 euro, per un carico contributivo complessivo di €8.477.814,74.
Paolo Masetti, ex sindaco di Montelupo Fiorentino si è candidtao alla presidenza del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e lo si può votare nella lista che fa riferimento alla sezione 1. Con lui, esperto sia per professione che per deleghe politiche (le aveva nell'Unione dei Comuni dell'Empolese-Valdelsa) di protezione civile, cerchiamo di capire quale sarà la sua "politica" nel caso di sua elezione e successiva nomina, da parte dell'assemblea, alla presidenza.
• 2^ SEZIONE: n. 99.805 votanti con contributo di bonifica da 42,06 euro a 350,42 euro, per un carico contributivo complessivo di €8.477.676,22.
• 3^ SEZIONE: n. 5.018 votanti con contributo di bonifica da 350,46 euro a 524.939,10 euro, per un carico contributivo complessivo di €8.477.814,74.
Paolo Masetti, ex sindaco di Montelupo Fiorentino si è candidtao alla presidenza del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e lo si può votare nella lista che fa riferimento alla sezione 1. Con lui, esperto sia per professione che per deleghe politiche (le aveva nell'Unione dei Comuni dell'Empolese-Valdelsa) di protezione civile, cerchiamo di capire quale sarà la sua "politica" nel caso di sua elezione e successiva nomina, da parte dell'assemblea, alla presidenza.
Non c'era mai stata una campagna elettorale, prima di questa tornata?
Le elezioni consortili non hanno mai avuto un grande appeal, ancora oggi sono in tantissimi a non sapere che ogni consorziato può partecipare al voto ogni 5 anni per scegliere i consiglieri dell'assemblea dalla quale poi scaturirà il nome del presidente. Oltre a questo per molti non è ancora chiaro quale sia il ruolo del consorzio alimentando una narrazione negativa sulla sua attività e sulla sua utilità. Nelle due ultime tornate elettorali la competizione ha per questo portato al voto poche migliaia di consorziati a fronte di centinaia di migliaia aventi diritto al voto. Nel 2019 si era presentata una sola lista e ovviamente questo non aveva avviato una vera competizione elettorale. Di conseguenza anche l'affluenza era stata particolarmente bassa rispetto al 2013 quando si erano presentate 3 liste. Forse quest'anno la competizione è più accesa e auspico porti ad una maggiore partecipazione. Da una parte una lista palesemente localistica e che si presenta in veste di ‘nuovo che avanza' ma che candida a presidente una figura tecnica che è stata tale per 20 anni come direttore generale del Consorzio Ombrone Pistoiese prima e del Consorzio Medio Valdarno poi, fino al 2019 anno del suo pensionamento. Dall'altra la nostra lista “acqua, agricoltura, ambiente per la resilienza climatica”, composta da persone competenti e motivate, che si rivolge all'intero territorio consortile costituito, lo ricordo, da ben 62 comuni distribuiti su 6 province. Una lista che insieme al sottoscritto, candidato alla presidenza, intende fare salve le buone pratiche messe in atto dalla presidenza uscente con l'intenzione di rendere il consorzio sempre più resiliente, per usare un aggettivo a volte abusato. Sono molte le aree che hanno evidenziato importanti fragilità negli ultimi tempi (area pistoiese, pratese e area fiorentina) e che hanno ricevuto dal Consorzio la necessaria attenzione, che dovremo non solo confermare ma aumentare per quanto possibile. Per questo credo che per chi vota non sia poi così difficile fare la scelta giusta.
Perche si è candidato?
Ho una grande esperienza in protezione civile maturata in decenni di attività e ho avuto poi l'onore e l'onere di fare il sindaco per la mia bella comunità, Montelupo Fiorentino. Due esperienze apparentemente diverse fra loro ma che hanno molte cose in comune, prime fra tutte il rapporto con le comunità e la volontà di adoperarsi per esse. Il ruolo del presidente di un consorzio non è particolarmente comodo e non è certo un ruolo ambitissimo, ma è certo congeniale alle mie competenze e alla mia storia. La mia candidatura ha poi avuto l'appoggio di Coldiretti, che ha presentato ufficialmente la mia lista, del Presidente della Regione, di numerosi sindaci e sindache e di tantissimi cittadini e cittadine. Questo mi ha dato forza e coraggio per candidarmi e continuerà a farlo se diverrò Presidente.
La politica serve ma ha sempre più un'accezione negativa nei cittadini
Purtroppo è così, per tanti la politica è cosa sporca nella peggiore delle ipotesi, un modo per esercitare il potere anche a fini personali nella migliore.
La lista avversaria, presentandosi addirittura al grido di ‘fuori la politica dal consorzio', su questo è stata particolarmente aggressiva, come se avere fatto il sindaco 10 anni avesse marchiato in modo permanente chi intende proporsi in qualunque altro ruolo. Non devo certo vergognarmi per questo, anzi ne sono orgoglioso. Tra l'altro, lo dico sommessamente, mi risulta che alcuni politici locali, senza metterci troppo la faccia, siano comunque dietro le spalle di chi vorrebbe la politica fuori dal consorzio. Una contraddizione in termini, non proprio in linea con quella trasparenza invocata dalla lista.
Preferisco una politica che appoggia in modo trasparente la mia candidatura rispetto ad una politica che appoggia il direttore Cecchi de Rossi senza palesarsi in modo chiaro. Del resto il ruolo di presidente non è un ruolo tecnico, ma un ruolo politico, basta leggersi bene l'art. 18 dello Statuto che declina le funzioni del presidente. Chi corre per questo dovrebbe avere ben chiaro quindi che l'attività politica è necessaria per indirizzare il futuro del consorzio e per confrontarsi con la politica locale, regionale e nazionale oltre che con i privati e le associazioni e che non è certo cosa da tenere nascosta.
Tornando alla candidatura: perché lo ha deciso?
Ho deciso di mettere a disposizione le mie competenze e la mia esperienza. L'ho fatto da esperto di protezione civile, l'ho fatto dal 2014 al 2024 imbarcandomi in una avventura complessa e difficile quale quella di fare il sindaco, garantendo la massima vicinanza alla mia comunità, senza anteporre interessi personali e senza favoritismi come è giusto e corretto che sia.Mi rendo conto che può suonare retorico ma impegnarsi per la comunità è sicuramente la cosa più bella che si possa fare per questo credo di poter dare un contributo anche per la comunità consortile, di cui tantissimi di noi fanno parte.
Nel caso di elezione a presidente quali sono le cose che occorre fare subito?
Sarò da subito un presidente itinerante, l'ho già anticipato nei miei interventi pubblici e nei miei incontri con gli amministratori. Intendo girare tutto il territorio consortile in lungo e in largo accompagnato dai tecnici, con una particolare attenzione a quelle aree che negli ultimi tempi hanno manifestato una evidente fragilità. Ritengo essenziale fare il punto con i sindaci, territorio per territorio, e rendermi conto personalmente delle criticità e delle necessità da queste derivanti.Da subito voglio poi avviare un rapporto costruttivo con i dipendenti del consorzio, aspetto su cui ho sempre puntato molto e che ho sempre ritenuto strategico nei ruoli che ho ricoperto nella mia vita professionale e politica.Il nostro programma è ambizioso e ci sarà molto lavoro da fare per rendere il nostro consorzio ancora più forte e sempre più capace di dare risposte ai cittadini. Sarà importante farlo tutti insieme, specie in un momento che ci vede sempre più vulnerabili per la crisi climatica e per i suoi effetti.
Le elezioni consortili non hanno mai avuto un grande appeal, ancora oggi sono in tantissimi a non sapere che ogni consorziato può partecipare al voto ogni 5 anni per scegliere i consiglieri dell'assemblea dalla quale poi scaturirà il nome del presidente. Oltre a questo per molti non è ancora chiaro quale sia il ruolo del consorzio alimentando una narrazione negativa sulla sua attività e sulla sua utilità. Nelle due ultime tornate elettorali la competizione ha per questo portato al voto poche migliaia di consorziati a fronte di centinaia di migliaia aventi diritto al voto. Nel 2019 si era presentata una sola lista e ovviamente questo non aveva avviato una vera competizione elettorale. Di conseguenza anche l'affluenza era stata particolarmente bassa rispetto al 2013 quando si erano presentate 3 liste. Forse quest'anno la competizione è più accesa e auspico porti ad una maggiore partecipazione. Da una parte una lista palesemente localistica e che si presenta in veste di ‘nuovo che avanza' ma che candida a presidente una figura tecnica che è stata tale per 20 anni come direttore generale del Consorzio Ombrone Pistoiese prima e del Consorzio Medio Valdarno poi, fino al 2019 anno del suo pensionamento. Dall'altra la nostra lista “acqua, agricoltura, ambiente per la resilienza climatica”, composta da persone competenti e motivate, che si rivolge all'intero territorio consortile costituito, lo ricordo, da ben 62 comuni distribuiti su 6 province. Una lista che insieme al sottoscritto, candidato alla presidenza, intende fare salve le buone pratiche messe in atto dalla presidenza uscente con l'intenzione di rendere il consorzio sempre più resiliente, per usare un aggettivo a volte abusato. Sono molte le aree che hanno evidenziato importanti fragilità negli ultimi tempi (area pistoiese, pratese e area fiorentina) e che hanno ricevuto dal Consorzio la necessaria attenzione, che dovremo non solo confermare ma aumentare per quanto possibile. Per questo credo che per chi vota non sia poi così difficile fare la scelta giusta.
Perche si è candidato?
Ho una grande esperienza in protezione civile maturata in decenni di attività e ho avuto poi l'onore e l'onere di fare il sindaco per la mia bella comunità, Montelupo Fiorentino. Due esperienze apparentemente diverse fra loro ma che hanno molte cose in comune, prime fra tutte il rapporto con le comunità e la volontà di adoperarsi per esse. Il ruolo del presidente di un consorzio non è particolarmente comodo e non è certo un ruolo ambitissimo, ma è certo congeniale alle mie competenze e alla mia storia. La mia candidatura ha poi avuto l'appoggio di Coldiretti, che ha presentato ufficialmente la mia lista, del Presidente della Regione, di numerosi sindaci e sindache e di tantissimi cittadini e cittadine. Questo mi ha dato forza e coraggio per candidarmi e continuerà a farlo se diverrò Presidente.
La politica serve ma ha sempre più un'accezione negativa nei cittadini
Purtroppo è così, per tanti la politica è cosa sporca nella peggiore delle ipotesi, un modo per esercitare il potere anche a fini personali nella migliore.
La lista avversaria, presentandosi addirittura al grido di ‘fuori la politica dal consorzio', su questo è stata particolarmente aggressiva, come se avere fatto il sindaco 10 anni avesse marchiato in modo permanente chi intende proporsi in qualunque altro ruolo. Non devo certo vergognarmi per questo, anzi ne sono orgoglioso. Tra l'altro, lo dico sommessamente, mi risulta che alcuni politici locali, senza metterci troppo la faccia, siano comunque dietro le spalle di chi vorrebbe la politica fuori dal consorzio. Una contraddizione in termini, non proprio in linea con quella trasparenza invocata dalla lista.
Preferisco una politica che appoggia in modo trasparente la mia candidatura rispetto ad una politica che appoggia il direttore Cecchi de Rossi senza palesarsi in modo chiaro. Del resto il ruolo di presidente non è un ruolo tecnico, ma un ruolo politico, basta leggersi bene l'art. 18 dello Statuto che declina le funzioni del presidente. Chi corre per questo dovrebbe avere ben chiaro quindi che l'attività politica è necessaria per indirizzare il futuro del consorzio e per confrontarsi con la politica locale, regionale e nazionale oltre che con i privati e le associazioni e che non è certo cosa da tenere nascosta.
Tornando alla candidatura: perché lo ha deciso?
Ho deciso di mettere a disposizione le mie competenze e la mia esperienza. L'ho fatto da esperto di protezione civile, l'ho fatto dal 2014 al 2024 imbarcandomi in una avventura complessa e difficile quale quella di fare il sindaco, garantendo la massima vicinanza alla mia comunità, senza anteporre interessi personali e senza favoritismi come è giusto e corretto che sia.Mi rendo conto che può suonare retorico ma impegnarsi per la comunità è sicuramente la cosa più bella che si possa fare per questo credo di poter dare un contributo anche per la comunità consortile, di cui tantissimi di noi fanno parte.
Nel caso di elezione a presidente quali sono le cose che occorre fare subito?
Sarò da subito un presidente itinerante, l'ho già anticipato nei miei interventi pubblici e nei miei incontri con gli amministratori. Intendo girare tutto il territorio consortile in lungo e in largo accompagnato dai tecnici, con una particolare attenzione a quelle aree che negli ultimi tempi hanno manifestato una evidente fragilità. Ritengo essenziale fare il punto con i sindaci, territorio per territorio, e rendermi conto personalmente delle criticità e delle necessità da queste derivanti.Da subito voglio poi avviare un rapporto costruttivo con i dipendenti del consorzio, aspetto su cui ho sempre puntato molto e che ho sempre ritenuto strategico nei ruoli che ho ricoperto nella mia vita professionale e politica.Il nostro programma è ambizioso e ci sarà molto lavoro da fare per rendere il nostro consorzio ancora più forte e sempre più capace di dare risposte ai cittadini. Sarà importante farlo tutti insieme, specie in un momento che ci vede sempre più vulnerabili per la crisi climatica e per i suoi effetti.