Con la nuova Casa della Salute servizi sempre più vicini ai cittadini
18-09-2023 15:04 - Cronaca
EMPOLI. Otto anni fa era un sogno, al quale hanno lavorato la sindaca Brenda Barnini e tutti i componenti della sua giunta. Adesso, con il taglio del nastro avvenuto ieri mattina, quella struttura che era stata prima un carcere, poi sede degli uffici dell'Asl e, successivamente, sede del Sert, ha una nuova vita. Ed è, per dirla con le parole della , prima cittadina empolese, il racconto di come «senza una visione del futuro gli amministratori siano destinati ad essere solo buoni manutentori dell'esistente. E di come la visione del futuro è sempre il frutto di un confronto e di un lavoro di squadra, non può essere il frutto di illuminazioni individuali che al massimo rappresentano delle buone intuizioni da cui partire. E la sfera del cambiamento delle città è quella più importante su cui vanno concentrati la maggior parte delle risorse economiche e, ancora di più, la qualità e la quantità di risorse intellettive e di elaborazione del pensiero: crisi demografica, crisi climatica, crisi del modello di sviluppo economico e sociale sono i punti su cui tutti i sindaci di questo decennio,che si chiude tra poco, si sono dovuti confrontare ben prima che diventassero argomenti del dibattito nazionale ed europeo».
Il taglio del nastro della nuova Casa della salute di Empoli, al piano terra dell'edificio al civico 1 di piazza XXIV Luglio, porta con sé l'obiettivo di fornire nuovi servizi, inerenti la cura della salute, all'interno del centro storico della città.
Si tratta di un importante lavoro di riqualificazione nella quale l'amministrazione ha avuto un ruolo predominante. Il recupero dell'edificio, che ospita anche il condominio solidale Freedom, primo progetto di sperimentazione pubblica di cohousing sociale in Toscana gestito dal raggruppamento di Freedom Condividere l'abitare, e la Smart Home concessa all'associazione Vorrei Prendere il Treno ETS, entrambi inaugurati nel giugno 2023. Sono tutti progetti che rientrano in quello più ampio, il progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality), avviato dal Comune di Empoli nel 2016 e in corso di attuazione.
«Il lavoro di squadra ci ha permesso – sottolinea ancora Brenda Barnini – forse solo in parte, di capire in largo anticipo, già otto anni fa, quando è iniziata questa avventura , una serie di cose che oggi diventano di stringente attualità, come quella di dover investire per rafforzare la rete territoriale dei servizi sanitari e sociali, aprirsi a nuove forme di coabitazione, realizzare postazioni di lavoro in co-working, creare spazi nuovi di apprendimento e cultura che salvaguardino il valore della dimensione umana nell'epoca della rivoluzione digitale».
"Questo edificio è stato per tanti anni un presidio sanitario- ricorda la sindaca di Empoli - Era stato in seguito dismesso: la struttura ha avuto bisogno di un importante intervento di ristrutturazione che oggi ci permette di aprire una nuova Casa della salute e anche, ormai in funzione da qualche settimana, il consultorio familiare. Non solo dentro l'ospedale, quindi, ma anche sul territorio sempre più vicini ai cittadini. Nel centro della città in questo caso, una zona dove vive una parte importante di persone anziane che sicuramente troveranno dentro queste stanze quel punto di riferimento sanitario ma anche, se vogliamo, sociale e di ascolto di cui c'è estremamente bisogno".
"Lo scorso dicembre – ricorda il presidente della Toscana, Eugenio Giani - abbiamo dato il via ad una riforma che rivoluzionerà la sanità territoriale: memori anche della lezione della pandemia, l'obiettivo è avvicinare i luoghi di cura ai cittadini e garantire assistenza di prossimità, se non a casa il più vicino a casa, sicuramente ai malati cronici e ai fragili, oltre a tutta una serie di altri servizi utili per la prevenzione. Strutture come le case della salute e le case di comunità e gli ospedali di comunità diventano essenziali in una strategia di questo tipo. Ancora una volta Empoli si rivela esempio per tutta la regione punto di riferimento di buon governo. Questa casa di Comunità è l'esempio che io vorrei per tutte quelle che realizzeremo in Toscana. Con il Pnnr sono previste 77 interventi di Case di Comunità in Toscana: sono ristrutturazioni o nuove strutture che ospiteranno Case di Comunità. In realtà abbiamo una spada di Damocle: nel documento del 27 luglio il governo trasmette a Bruxelles il suo intervento nel quale prevede dei tagli a quanto già assegnatoci. E quindi alcune cose non potranno essere realizzate: a fronte di 1350 milioni di euro, ce ne verranno assegnati 936. Questo significa che, qualcuno, nei ministeri, sa quali opere sono state cassate: sono interventi previsti, progettati e non realizzati. Questa situazione è di grave incertezza rispetto agli obiettivi che ci siamo proposti, rispetto al lavoro che stiamo facendo di progettazione. Le case di comunità sono l'elemento fondamentale della sanità del futuro se noi abbiamo oggi il sistema ospedaliero di eccellenza ma nel quale è così difficile entrare, problemi dei pronti soccorsi liste d'attesa, nel momento in cui costruiamo nelle nostre regioni nelle nostre città dei presidi di questa natura, diamo una funzione preventiva rispetto all'ospedale: qui ho i medici concentrati con il loro laboratorio, i medici di base, qui io gli ambulatori specialistici dove vengo e guardo qual è la mia situazione, qui ho una parte di diagnostica o tutti i servizi sociali è evidente che non c'è la corsa ad andare al pronto soccorso. E' evidente che non c'è la corsa a gravare sul sistema ospedaliero. Nel modello di sanità pubblica cui noi crediamo, la casa di comunità è il primo riferimento di approccio e contemporaneamente l'ospedale come elemento su cui le patologie più gravi vengono poi curate e risolte».
"Questa nuova struttura si aggiunge alle altre già presenti nel territorio empolese e grazie ai fondi PNRR è stato possibile allestire i suoi spazi con ambulatori, tra cui il consultorio familiare, finalizzato ad attività di prevenzione, assistenza ed educazione, rappresentando così un nuovo modello organizzativo di assistenza territoriale, orientata a creare una rete di servizi prossimi al cittadino" ha sottolineato Emanuele Gori, Direttore generale ff Asl Toscana Centro.
"Come Società della salute empolese siamo soddisfatti di poter offrire un servizio ulteriore ai nostri cittadini a fronte di un investimento che ha permesso all'azienda sanitaria di organizzare gli ambienti con l'obiettivo di garantire una maggiore qualità di assistenza- affermaFranco Doni, direttore Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa-Grazie a questo investimento ci avviciniamo ulteriormente a raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Programma tra i Sindaci della zona e la Azienda Sanitaria, che sarà completato grazie agli ulteriori investimenti previsti dal PNRR. Questo edificio è anche oggetto di quel che riguarda la missione civica del Pnrr. Ci stiamo approntando ad attivare appartamenti per anziani, il social housing e c'è già un progetto attivo per gli appartamenti che riguardano persone con disabilità. E' un centro che riunisce due forme di Pnrr».
Venendo alle funzioni della Casa della Salute di piazza XXIV Luglio, il dottor Doni sottolinea: «Ci consentirà a lavorare meglio rispetto alla frammentazione che prima i servizi avevano. Ed è importante la presenza della Medicina generale, con il dottor Fanciullacci, che è il responsabile, siamo contenti che si riesca a portare in questi ambulatori un cento numero di medici. Dal 25 inizieremo con le prime presenze e lavoreremo affinché questo diventi un luogo di riferimento e di prossimità per chi può raggiungere questo luogo a piedi. All'interno c'è già un ambulatorio infermieristico, si ragionerà di come rafforzarlo con alcuni servizi amministrativi per rendere prossime alle persone i servizi e lavoreremo per una integrazione tra il piano terra e quel che c'è ai piani superiori. Dobbiamo trovare una forma di dialogo tra queste due realtà, quella sociale e quella medica».
"Il diritto alla salute è una conquista democratica sancita anche dall'articolo 32 della Costituzione - evidenzia il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, in qualità di presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa - Lavoriamo tutti insieme per fare in modo che nessuno ce lo tolga. E iniziative come quella di stamani fanno capire che la squadra vince: Regione, enti locali, Asl, Società della Salute, realtà peculiare di questa regione, associazioni e tutte le istituzioni devono lottare affinché non si arretri nemmeno di un passo rispetto a questo tema di fronte a chi vuole invece portare avanti il privato rispetto al pubblico".
GINO STRADA. La nuova Casa della salute, concessa dal Comune di Empoli in comodato gratuito all'azienda Asl Toscana centro, è stata intitolata a Gino Strada, medico fondatore di Emergency scomparso nell'agosto 2021, dopo aver speso la sua vita in opere umanitarie e di cura dei malati e dei feriti delle guerre: vincitore del premio letterario 'Pozzale - Luigi Russo' nel 1999 con il libro "Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra", cittadino onorario di Empoli.
LE AUTORITA'. All'inaugurazione erano presenti la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l'assessore regionale Simone Bezzini, Emanuele Gori, direttore generale facente funzione dell'Usl Toscana Centro, Franco Doni, direttore della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, Paolo Amico, direttore Coordinamento sanitario servizi zona Empolese Valdarno inferiore, il presidente della Terza Commissione Sanità Enrico Sostegni, il presidente della SdS zona Empolese Valdarno Valdelsa, Alessio Spinelli, Silvia Guarducci, direttore ospedale San Giuseppe, Loriana Meini, direttore assistenza infermieristica area Empolese e alcuni rappresentanti aziendali dell'area medica e infermieristica.
LA CASA DELLA SALUTE - La struttura che ospita la Casa della salute a 'servizio' del centro della città, che va ad affiancare quella di Empoli ovest 'battezzata' Casa della salute Sant'Andrea e ospitata negli spazio del centro commerciale di via Sanzio, è stata realizzata dal Comune di Empoli e concessa in comodato gratuito all'azienda USL Toscana centro, la quale ha provveduto all'allestimento di tutto ciò che riguarda arredi e apparecchiature, grazie a fondi PNRR per un importo di 100mila euro. Complessivamente la nuova Casa della salute, dove l'orario minimo giornaliero di apertura previsto è di 11 ore al giorno dal lunedì al venerdì, compreso 5 ore di sabato, occupa una superficie di circa 500 mq e rappresenta la tredicesima delle diciannove previste nella zona-distretto Empolese Valdarno Valdelsa. Dal punto di vista strutturale, oltre a essere munita di collegamento informatico con la rete aziendale Usl, è dotata di ambienti specifici con dimensioni, arredi, attrezzature e strumentazione diagnostica adeguati allo svolgimento delle attività. In particolare, sono presenti, oltre all'area accoglienza con personale di segreteria, ambulatori medici per l'attività dei medici di medicina generale e per visite specialistiche correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate, un locale per attività infermieristica, uno spazio riunioni e uno per attività di empowerment dei pazienti, in particolare per i percorsi della cronicità.
La nuova Casa della salute di piazza XXIV Luglio sarà anche sede di ambulatori per l'attività del consultorio familiare che assicura un'offerta attiva di servizi di prevenzione, educazione, assistenza e follow up: il consultorio è caratterizzato dalla prossimità al cittadino, da elevata capacità di accoglienza e bassa soglia d'accesso per offrire consultazione esperta, orientamento e supporto in particolare per le scelte inerenti la vita e la salute sessuale e riproduttiva, sostenendo e accompagnando le persone nei percorsi assistenziali che da queste scelte discendono. Presso il setting consultoriale, vengono infatti assicurate le risposte appropriate previste da specifici percorsi: percorso nascita, percorso diagnosi prenatale, percorso contraccezione e procreazione responsabile, percorso interruzione volontaria di gravidanza, percorso sessualità, percorso infertilità e sterilità individuale e di coppia, percorso genitorialità e famiglia, percorso 'mamma segreta', percorsi per la promozione del benessere in età adolescenziale e di contrasto al disagio, percorso disturbi relazionali in età adolescenziale, percorso disturbi del comportamento alimentare, percorso menopausa, percorso prevenzione oncologica, percorso prevenzione e cura malattie sessualmente trasmesse (MST), percorso violenza di genere e Codice rosa, percorso abuso e maltrattamento e percorso affido e adozione. I locali destinati al consultorio comprendono nello specifico un'area attesa di dimensioni adeguata alle caratteristiche dell'utenza sia in termini di numerosità che di tipologia, un locale per consulenza psicologica, diagnostica e terapeutica, un altro locale per consulenza sociale, un ambulatorio per attività ostetrico-ginecologiche, un ambulatorio per attività ecografica e uno spazio a uso polifunzionale da mettere a disposizione per esempio per lo svolgimento di riunioni o attività educative di gruppo.
IL PROGETTO - L'edificio di piazza XXIV Luglio si colloca nel centro storico di Empoli, tra via dei Neri e una serie di spazi aperti riqualificati nell'ambito del progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality). HOPE interessa gli spazi aperti di un importante settore del centro storico e alcuni edifici comunali strategici: oltre all'ex Sert, interessa il complesso del San Giuseppe in via Paladini, che comprende l'ex ospedale cittadino e l'ex Convitto infermieri. L'edificio di piazza XXIV Luglio è stato riqualificato mediante un importante intervento di adeguamento strutturale, che ha ricostruito per intero le fondazioni perimetrali e interne. Si è poi intervenuti sull'efficienza energetica della struttura. Pur non trattandosi di un bene vincolato, sono stati mantenuti tutti i valori storici dell'edificio che, nonostante i numerosi interventi avvenuti nel Dopoguerra, si sono mantenuti pressoché inalterati rispetto all'edificio ottocentesco originale, come la facciata su piazza XXIV Luglio o alcune strutture voltate interne. L'investimento complessivo finale dell'opera è stato di oltre 2,8 milioni di euro, dei quali 2,2 milioni per l'intervento edilizio, finanziati nell'ambito del POR-FESR 2014-2020 con un importo di oltre 1,8 milioni di euro. L'intervento ha previsto la conversione dell'immobile, già utilizzato come SerT, in polo socio-sanitario e assistenziale secondo i nuovi modelli di servizi per la collettività erogati sul territorio, realizzando al piano terra una Casa della salute e ai due piani superiori il condominio solidale Freedom. L'obiettivo è creare nuove forme di assistenzialità, residenzialità e socialità urbana, in grado di riportare dentro il perimetro del centro storico una serie di funzioni pubbliche per favorire promozione e inclusione sociale in linea con le strategie di sviluppo urbano sostenibile, promosse dalla Regione Toscana con i Progetti di Innovazione Urbana. In particolare, la Casa della salute, inaugurata questa mattina, rappresenta una struttura della medicina del territorio e centro di ascolto per i più giovani: oltre a offrire un servizio di assistenza socio-sanitaria integrato ai residenti del centro storico, è concepita come un presidio medico e infermieristico, in grado di rispondere in modo flessibile alle diverse esigenze, così da diventare un punto di riferimento per tutta la comunità locale.
Il taglio del nastro della nuova Casa della salute di Empoli, al piano terra dell'edificio al civico 1 di piazza XXIV Luglio, porta con sé l'obiettivo di fornire nuovi servizi, inerenti la cura della salute, all'interno del centro storico della città.
Si tratta di un importante lavoro di riqualificazione nella quale l'amministrazione ha avuto un ruolo predominante. Il recupero dell'edificio, che ospita anche il condominio solidale Freedom, primo progetto di sperimentazione pubblica di cohousing sociale in Toscana gestito dal raggruppamento di Freedom Condividere l'abitare, e la Smart Home concessa all'associazione Vorrei Prendere il Treno ETS, entrambi inaugurati nel giugno 2023. Sono tutti progetti che rientrano in quello più ampio, il progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality), avviato dal Comune di Empoli nel 2016 e in corso di attuazione.
«Il lavoro di squadra ci ha permesso – sottolinea ancora Brenda Barnini – forse solo in parte, di capire in largo anticipo, già otto anni fa, quando è iniziata questa avventura , una serie di cose che oggi diventano di stringente attualità, come quella di dover investire per rafforzare la rete territoriale dei servizi sanitari e sociali, aprirsi a nuove forme di coabitazione, realizzare postazioni di lavoro in co-working, creare spazi nuovi di apprendimento e cultura che salvaguardino il valore della dimensione umana nell'epoca della rivoluzione digitale».
"Questo edificio è stato per tanti anni un presidio sanitario- ricorda la sindaca di Empoli - Era stato in seguito dismesso: la struttura ha avuto bisogno di un importante intervento di ristrutturazione che oggi ci permette di aprire una nuova Casa della salute e anche, ormai in funzione da qualche settimana, il consultorio familiare. Non solo dentro l'ospedale, quindi, ma anche sul territorio sempre più vicini ai cittadini. Nel centro della città in questo caso, una zona dove vive una parte importante di persone anziane che sicuramente troveranno dentro queste stanze quel punto di riferimento sanitario ma anche, se vogliamo, sociale e di ascolto di cui c'è estremamente bisogno".
"Lo scorso dicembre – ricorda il presidente della Toscana, Eugenio Giani - abbiamo dato il via ad una riforma che rivoluzionerà la sanità territoriale: memori anche della lezione della pandemia, l'obiettivo è avvicinare i luoghi di cura ai cittadini e garantire assistenza di prossimità, se non a casa il più vicino a casa, sicuramente ai malati cronici e ai fragili, oltre a tutta una serie di altri servizi utili per la prevenzione. Strutture come le case della salute e le case di comunità e gli ospedali di comunità diventano essenziali in una strategia di questo tipo. Ancora una volta Empoli si rivela esempio per tutta la regione punto di riferimento di buon governo. Questa casa di Comunità è l'esempio che io vorrei per tutte quelle che realizzeremo in Toscana. Con il Pnnr sono previste 77 interventi di Case di Comunità in Toscana: sono ristrutturazioni o nuove strutture che ospiteranno Case di Comunità. In realtà abbiamo una spada di Damocle: nel documento del 27 luglio il governo trasmette a Bruxelles il suo intervento nel quale prevede dei tagli a quanto già assegnatoci. E quindi alcune cose non potranno essere realizzate: a fronte di 1350 milioni di euro, ce ne verranno assegnati 936. Questo significa che, qualcuno, nei ministeri, sa quali opere sono state cassate: sono interventi previsti, progettati e non realizzati. Questa situazione è di grave incertezza rispetto agli obiettivi che ci siamo proposti, rispetto al lavoro che stiamo facendo di progettazione. Le case di comunità sono l'elemento fondamentale della sanità del futuro se noi abbiamo oggi il sistema ospedaliero di eccellenza ma nel quale è così difficile entrare, problemi dei pronti soccorsi liste d'attesa, nel momento in cui costruiamo nelle nostre regioni nelle nostre città dei presidi di questa natura, diamo una funzione preventiva rispetto all'ospedale: qui ho i medici concentrati con il loro laboratorio, i medici di base, qui io gli ambulatori specialistici dove vengo e guardo qual è la mia situazione, qui ho una parte di diagnostica o tutti i servizi sociali è evidente che non c'è la corsa ad andare al pronto soccorso. E' evidente che non c'è la corsa a gravare sul sistema ospedaliero. Nel modello di sanità pubblica cui noi crediamo, la casa di comunità è il primo riferimento di approccio e contemporaneamente l'ospedale come elemento su cui le patologie più gravi vengono poi curate e risolte».
"Questa nuova struttura si aggiunge alle altre già presenti nel territorio empolese e grazie ai fondi PNRR è stato possibile allestire i suoi spazi con ambulatori, tra cui il consultorio familiare, finalizzato ad attività di prevenzione, assistenza ed educazione, rappresentando così un nuovo modello organizzativo di assistenza territoriale, orientata a creare una rete di servizi prossimi al cittadino" ha sottolineato Emanuele Gori, Direttore generale ff Asl Toscana Centro.
"Come Società della salute empolese siamo soddisfatti di poter offrire un servizio ulteriore ai nostri cittadini a fronte di un investimento che ha permesso all'azienda sanitaria di organizzare gli ambienti con l'obiettivo di garantire una maggiore qualità di assistenza- affermaFranco Doni, direttore Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa-Grazie a questo investimento ci avviciniamo ulteriormente a raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Programma tra i Sindaci della zona e la Azienda Sanitaria, che sarà completato grazie agli ulteriori investimenti previsti dal PNRR. Questo edificio è anche oggetto di quel che riguarda la missione civica del Pnrr. Ci stiamo approntando ad attivare appartamenti per anziani, il social housing e c'è già un progetto attivo per gli appartamenti che riguardano persone con disabilità. E' un centro che riunisce due forme di Pnrr».
Venendo alle funzioni della Casa della Salute di piazza XXIV Luglio, il dottor Doni sottolinea: «Ci consentirà a lavorare meglio rispetto alla frammentazione che prima i servizi avevano. Ed è importante la presenza della Medicina generale, con il dottor Fanciullacci, che è il responsabile, siamo contenti che si riesca a portare in questi ambulatori un cento numero di medici. Dal 25 inizieremo con le prime presenze e lavoreremo affinché questo diventi un luogo di riferimento e di prossimità per chi può raggiungere questo luogo a piedi. All'interno c'è già un ambulatorio infermieristico, si ragionerà di come rafforzarlo con alcuni servizi amministrativi per rendere prossime alle persone i servizi e lavoreremo per una integrazione tra il piano terra e quel che c'è ai piani superiori. Dobbiamo trovare una forma di dialogo tra queste due realtà, quella sociale e quella medica».
"Il diritto alla salute è una conquista democratica sancita anche dall'articolo 32 della Costituzione - evidenzia il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, in qualità di presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa - Lavoriamo tutti insieme per fare in modo che nessuno ce lo tolga. E iniziative come quella di stamani fanno capire che la squadra vince: Regione, enti locali, Asl, Società della Salute, realtà peculiare di questa regione, associazioni e tutte le istituzioni devono lottare affinché non si arretri nemmeno di un passo rispetto a questo tema di fronte a chi vuole invece portare avanti il privato rispetto al pubblico".
GINO STRADA. La nuova Casa della salute, concessa dal Comune di Empoli in comodato gratuito all'azienda Asl Toscana centro, è stata intitolata a Gino Strada, medico fondatore di Emergency scomparso nell'agosto 2021, dopo aver speso la sua vita in opere umanitarie e di cura dei malati e dei feriti delle guerre: vincitore del premio letterario 'Pozzale - Luigi Russo' nel 1999 con il libro "Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra", cittadino onorario di Empoli.
LE AUTORITA'. All'inaugurazione erano presenti la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l'assessore regionale Simone Bezzini, Emanuele Gori, direttore generale facente funzione dell'Usl Toscana Centro, Franco Doni, direttore della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, Paolo Amico, direttore Coordinamento sanitario servizi zona Empolese Valdarno inferiore, il presidente della Terza Commissione Sanità Enrico Sostegni, il presidente della SdS zona Empolese Valdarno Valdelsa, Alessio Spinelli, Silvia Guarducci, direttore ospedale San Giuseppe, Loriana Meini, direttore assistenza infermieristica area Empolese e alcuni rappresentanti aziendali dell'area medica e infermieristica.
LA CASA DELLA SALUTE - La struttura che ospita la Casa della salute a 'servizio' del centro della città, che va ad affiancare quella di Empoli ovest 'battezzata' Casa della salute Sant'Andrea e ospitata negli spazio del centro commerciale di via Sanzio, è stata realizzata dal Comune di Empoli e concessa in comodato gratuito all'azienda USL Toscana centro, la quale ha provveduto all'allestimento di tutto ciò che riguarda arredi e apparecchiature, grazie a fondi PNRR per un importo di 100mila euro. Complessivamente la nuova Casa della salute, dove l'orario minimo giornaliero di apertura previsto è di 11 ore al giorno dal lunedì al venerdì, compreso 5 ore di sabato, occupa una superficie di circa 500 mq e rappresenta la tredicesima delle diciannove previste nella zona-distretto Empolese Valdarno Valdelsa. Dal punto di vista strutturale, oltre a essere munita di collegamento informatico con la rete aziendale Usl, è dotata di ambienti specifici con dimensioni, arredi, attrezzature e strumentazione diagnostica adeguati allo svolgimento delle attività. In particolare, sono presenti, oltre all'area accoglienza con personale di segreteria, ambulatori medici per l'attività dei medici di medicina generale e per visite specialistiche correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate, un locale per attività infermieristica, uno spazio riunioni e uno per attività di empowerment dei pazienti, in particolare per i percorsi della cronicità.
La nuova Casa della salute di piazza XXIV Luglio sarà anche sede di ambulatori per l'attività del consultorio familiare che assicura un'offerta attiva di servizi di prevenzione, educazione, assistenza e follow up: il consultorio è caratterizzato dalla prossimità al cittadino, da elevata capacità di accoglienza e bassa soglia d'accesso per offrire consultazione esperta, orientamento e supporto in particolare per le scelte inerenti la vita e la salute sessuale e riproduttiva, sostenendo e accompagnando le persone nei percorsi assistenziali che da queste scelte discendono. Presso il setting consultoriale, vengono infatti assicurate le risposte appropriate previste da specifici percorsi: percorso nascita, percorso diagnosi prenatale, percorso contraccezione e procreazione responsabile, percorso interruzione volontaria di gravidanza, percorso sessualità, percorso infertilità e sterilità individuale e di coppia, percorso genitorialità e famiglia, percorso 'mamma segreta', percorsi per la promozione del benessere in età adolescenziale e di contrasto al disagio, percorso disturbi relazionali in età adolescenziale, percorso disturbi del comportamento alimentare, percorso menopausa, percorso prevenzione oncologica, percorso prevenzione e cura malattie sessualmente trasmesse (MST), percorso violenza di genere e Codice rosa, percorso abuso e maltrattamento e percorso affido e adozione. I locali destinati al consultorio comprendono nello specifico un'area attesa di dimensioni adeguata alle caratteristiche dell'utenza sia in termini di numerosità che di tipologia, un locale per consulenza psicologica, diagnostica e terapeutica, un altro locale per consulenza sociale, un ambulatorio per attività ostetrico-ginecologiche, un ambulatorio per attività ecografica e uno spazio a uso polifunzionale da mettere a disposizione per esempio per lo svolgimento di riunioni o attività educative di gruppo.
IL PROGETTO - L'edificio di piazza XXIV Luglio si colloca nel centro storico di Empoli, tra via dei Neri e una serie di spazi aperti riqualificati nell'ambito del progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality). HOPE interessa gli spazi aperti di un importante settore del centro storico e alcuni edifici comunali strategici: oltre all'ex Sert, interessa il complesso del San Giuseppe in via Paladini, che comprende l'ex ospedale cittadino e l'ex Convitto infermieri. L'edificio di piazza XXIV Luglio è stato riqualificato mediante un importante intervento di adeguamento strutturale, che ha ricostruito per intero le fondazioni perimetrali e interne. Si è poi intervenuti sull'efficienza energetica della struttura. Pur non trattandosi di un bene vincolato, sono stati mantenuti tutti i valori storici dell'edificio che, nonostante i numerosi interventi avvenuti nel Dopoguerra, si sono mantenuti pressoché inalterati rispetto all'edificio ottocentesco originale, come la facciata su piazza XXIV Luglio o alcune strutture voltate interne. L'investimento complessivo finale dell'opera è stato di oltre 2,8 milioni di euro, dei quali 2,2 milioni per l'intervento edilizio, finanziati nell'ambito del POR-FESR 2014-2020 con un importo di oltre 1,8 milioni di euro. L'intervento ha previsto la conversione dell'immobile, già utilizzato come SerT, in polo socio-sanitario e assistenziale secondo i nuovi modelli di servizi per la collettività erogati sul territorio, realizzando al piano terra una Casa della salute e ai due piani superiori il condominio solidale Freedom. L'obiettivo è creare nuove forme di assistenzialità, residenzialità e socialità urbana, in grado di riportare dentro il perimetro del centro storico una serie di funzioni pubbliche per favorire promozione e inclusione sociale in linea con le strategie di sviluppo urbano sostenibile, promosse dalla Regione Toscana con i Progetti di Innovazione Urbana. In particolare, la Casa della salute, inaugurata questa mattina, rappresenta una struttura della medicina del territorio e centro di ascolto per i più giovani: oltre a offrire un servizio di assistenza socio-sanitaria integrato ai residenti del centro storico, è concepita come un presidio medico e infermieristico, in grado di rispondere in modo flessibile alle diverse esigenze, così da diventare un punto di riferimento per tutta la comunità locale.