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Che ne sarà delle attività dentro la Maratona del Castellani?

24-07-2024 20:54 - Opinioni
“E noi che fine faremo?” La domanda arriva dal ‘mondo' che frequenta e lavora nella pancia della Maratona del Castellani ed è un nodo che andrà sciolto ora che è stato presentato da parte dell'Empoli calcio il progetto di ristrutturazione dell'impianto di viale delle Olimpiadi. Al momento a farla da padrona è l'incertezza che, oltre a generare preoccupazione vista la posta in gioco, è forse peggiore del conoscere una verità che nessuno ha ancora detto chiaramente ai diretti interessati. Nella questione si intrecciano ben tre aspetti: il Castellani che sarà ristrutturato, la sua Maratona con le palestre e le diverse attività e il nuovo stadio dell'atletica che sorgerà a Santa Maria. Intendiamoci, niente fulmini a ciel sereno visto che sono problemi ampiamente conosciuti e, in fin dei conti, anche piacevoli da un certo punto di vista dato che riguardano l'ammodernamento della più importante struttura cittadina e la costruzione di un nuovo impianto, ma pur sempre problemi da risolvere.

Iniziamo inquadrando la questione. Nei primi anni '90, assessore il compianto Albano Aramini, il ventre della Maratona è diventato un luogo di sport e soprattutto socialità. Nel tempo si è sviluppato in maniera importante e, ad oggi, conta su circa 900 metri quadri di palestre su un totale di duemila di superficie, un mondo frequentato da circa 1500 persone l'anno di ogni fascia di età, con una trentina che ci lavorano, uno studio medico dove fra le altre cose si rilasciano certificati di idoneità agonistica, un centro benessere, un bar, studi di fisioterapisti e la sedi di numerose società sportive. Ognuna di queste ultime ha una convenzione per l'uso dei locali a prezzi contenuti, proprio perché quello spazio abbina dimensione sociale e sportiva. Al piano alto ci sono le sedi di Aia sezione Empoli, Figc, Sci Empoli Elio sport, Geas sub, toscana Atletica ed Empoli pallavolo che versano in quote diverse un contributo alle casse comunali. A piano terra tutte le altre attività con relative palestre e servizi vari.

Le domande che attendono una risposta sono due. La prima è intuitiva: tutte queste società e tutti gli spazi usati dalle persone dove finiranno? La seconda riguarda invece i tempi. Visto che lì fa attività in palestra ed in pista la Toscana Atletica Empoli, in attesa del nuovo impianto di via Sanzio e col via dei lavori al Castellani nell'estate 2025, dove si alleneranno i suoi tesserati? Il nuovo impianto per l'atletica ‘cartellonato' poco prima delle elezioni quando sarà pronto? E, successivamente, la tribuna da 1500 posti che ci nascerà potrà ospitare tutte le attività che sono al momento sotto la Maratona? Alcune questioni sono state naturalmente sottoposte ai tecnici che nei mesi scorsi hanno effettuato i sopralluoghi ma, al di là delle loro rassicurazioni, visto che in via Sanzio si parla di una palestra da 160 metri, facile capire come sia uno spazio del tutto insufficiente.

Le società presenti hanno già incontrato singolarmente il sindaco Mantellassi da cui attendono risposte sul loro futuro che, per molti, è un futuro lavorativo. Il tutto con l'aspetto sportivo altrettanto rilevante visto che, nel caso della Toscana atletica, non si parla di persone che vanno a camminare nel tempo libero ma di atleti di alto livello che hanno quindi bisogno di pista e palestra per allenarsi e che non possono permettersi di fermare il proprio lavoro in attesa che il nuovo impianto sia pronto.

Ad ora cosa si sa del ventre della Maratona? Alla presentazione del progetto per il nuovo Castellani fu detto che quella tribuna non sarà toccata, ma senza entrare nello specifico del proprio interno. Quindi le sedi delle società, i servizi e le palestre resteranno lì dove sono ormai da anni? O dovranno traslocare? In questo caso dove? E invece il problema degli allenamenti della Toscana Atletica Empoli come sarà risolto? Dovranno andare in altri impianti nelle città vicine in attesa di quello nuovo di via Sanzio? E, se così fosse, chi coprirà i relativi costi? Oppure la pista del Castellani non sarà toccata fino a che non sarà pronta quella nuova? Il Comune vorrà mantenere la vocazione sportivo-sociale della Maratona oppure anche quell'area diventerà commerciale?

Problemi sul tavolo del sindaco Mantellassi e dell'assessora Laura Mannucci per la cui soluzione serviranno calma, pazienza, diplomazia ed anche un pizzico di buona volontà e di sacrificio di tutte le parti in causa, in attesa che il nuovo impianto che nascerà a Santa Maria sia pronto. Non va dimenticato che si tratta di un piccolo gioiello che costituirà un importante valore aggiunto al panorama dell'impiantistica cittadina risolvendo una volta per tutte l'annosa questione della pista e della a dir poco problematica convivenza col calcio e che consentirà all'atletica di avere uno spazio tutto suo dove poter far allenare i propri atleti. Il nodo vero resta quello di tutte le attività dentro la Maratona, il punto sul quale si attende che venga fatta chiarezza. Già martedì prossimo, alla serata in programma all'Avis, si potrebbe sapere qualcosa di più su questo aspetto.

Marco Mainardi
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