Candidati a confronto: il teatro che divide. Il Ferruccio? Si, no, forse...
05-06-2024 07:34 - Politica
Il terzo tema che Clebs.it ha a messo confronto, attraverso le dichiarazioni che i cinque candidati a sindaco hanno fatto in questo lungo periodo di campagna elettorale, è il teatro. Il Ferruccio. C’è un progetto, ci sono i soldi, che arrivano dal Pnrr, a breve – questione di settimane – ci saranno anche i cantieri. Dovrà essere completato entro due anni dall’inizio dei lavori.
Queste le scelte fatte dalla giunta guidata da Brenda Barnini, alla fine di un percorso che, a tratti, ha coinvolto anche i cittadini.
Ma sulle decisioni, nei mesi scorsi, ci sono state anche polemiche e diversità di vedute che si sono riversate anche nei programmi dei cinque candidati che sabato e domenica si sfideranno per la guida del Comune.
Alessio Mantellassi (Pd-Azione-Avs-Questa è Empoli-Alessio Mantellassi sindaco), ovviamente è favorevole alla realizzazione del nuovo teatro empolese. Ed è partito, già durante la campagna elettorale nel consultare tutti i soggetti che ruotano intorno al tema della cultura empolese, per coinvolgerli in un percorso che dovrà decidere la fisionomia – e quindi anche i contenuti culturali e gestionali della nuova struttura. «In questi due anni di tempo che abbiamo per concludere i lavori, da quando partiranno, riuniremo il mondo della cultura empolese per pensare all’offerta culturale da offrire alla città, attraverso il Ferruccio che nelle mie idee deve essere un Parco della cultura. Ovviamente, per mettere in pratica tutti i progetti che ruoteranno intorno al nuovo teatro, ci rivolgeremo anche a finanziamenti privati, attraverso lo strumento del project financing».
Sono di diverso avviso tutti gli altri candidati che sottolineano soprattutto la questione della gestione. Dei costi che il teatro – a seconda della sua destinazione – produrrà annualmente.
Leonardo Masi (Buongiorno Empoli- SiamoEmpoli-Movimento Cinquestelle) punta il dito proprio su questo tema: «Quanto costerà farlo vivere? Occorreva pensarci prima di avviare la sua realizzazione. Ritengo sbagliato il percorso che ha fatto l’amministrazione. Doveva essere messo a fuoco prima il contenuto, i costi che vi girano intorno, poi il contenitore».
Stesso tono per Andrea Poggianti (Centrodestra per Empoli Andrea Poggianti sindaco-La mia Empoli): «Se divento sindaco bloccherò questo progetto perché rischia di essere una cattedrale nel deserto. Adesso è una scatola vuota che rischia di essere data in gestione con il solito sistema clientelare che utilizza il Pd. Personalmente avrei valorizzato il Cinema La Perla, portandolo ai fasti del nostro vecchio teatro Tommaso Salvini».
Si accoda anche Maria Grazia Maestrelli (Empoli al Centro Italia Viva). La quale parte subito con una battuta: «A me il nome scelto non piace. Sembra quello di un bar. I contenuti? Certo che andavano scelti prima, anche perché poi riguardano direttamente la gestione. Io quei soldi li avrei spesi diversamente…».
Contrario alla realizzazione del teatro Ferruccio è anche Simone Campinoti (Forza Italia-Fratelli d’Italia-Lega-Empoli del fare): «L’amministrazione ha fatto un percorso partecipativo solo per la scelta del nome. Forse era il caso di consultare i cittadini sulla opportunità di realizzare o meno l’opera: quando sono di questa dimensione e importanza, i cittadini devono essere consultati. Da sindaco spegnerò questo progetto. Per me la sede naturale del teatro è La Perla, con l’ingresso da piazza del Popolo che ha già la struttura di un’opera come il teatro. E poi farebbe rivivere quella piazza».
Queste le scelte fatte dalla giunta guidata da Brenda Barnini, alla fine di un percorso che, a tratti, ha coinvolto anche i cittadini.
Ma sulle decisioni, nei mesi scorsi, ci sono state anche polemiche e diversità di vedute che si sono riversate anche nei programmi dei cinque candidati che sabato e domenica si sfideranno per la guida del Comune.
Alessio Mantellassi (Pd-Azione-Avs-Questa è Empoli-Alessio Mantellassi sindaco), ovviamente è favorevole alla realizzazione del nuovo teatro empolese. Ed è partito, già durante la campagna elettorale nel consultare tutti i soggetti che ruotano intorno al tema della cultura empolese, per coinvolgerli in un percorso che dovrà decidere la fisionomia – e quindi anche i contenuti culturali e gestionali della nuova struttura. «In questi due anni di tempo che abbiamo per concludere i lavori, da quando partiranno, riuniremo il mondo della cultura empolese per pensare all’offerta culturale da offrire alla città, attraverso il Ferruccio che nelle mie idee deve essere un Parco della cultura. Ovviamente, per mettere in pratica tutti i progetti che ruoteranno intorno al nuovo teatro, ci rivolgeremo anche a finanziamenti privati, attraverso lo strumento del project financing».
Sono di diverso avviso tutti gli altri candidati che sottolineano soprattutto la questione della gestione. Dei costi che il teatro – a seconda della sua destinazione – produrrà annualmente.
Leonardo Masi (Buongiorno Empoli- SiamoEmpoli-Movimento Cinquestelle) punta il dito proprio su questo tema: «Quanto costerà farlo vivere? Occorreva pensarci prima di avviare la sua realizzazione. Ritengo sbagliato il percorso che ha fatto l’amministrazione. Doveva essere messo a fuoco prima il contenuto, i costi che vi girano intorno, poi il contenitore».
Stesso tono per Andrea Poggianti (Centrodestra per Empoli Andrea Poggianti sindaco-La mia Empoli): «Se divento sindaco bloccherò questo progetto perché rischia di essere una cattedrale nel deserto. Adesso è una scatola vuota che rischia di essere data in gestione con il solito sistema clientelare che utilizza il Pd. Personalmente avrei valorizzato il Cinema La Perla, portandolo ai fasti del nostro vecchio teatro Tommaso Salvini».
Si accoda anche Maria Grazia Maestrelli (Empoli al Centro Italia Viva). La quale parte subito con una battuta: «A me il nome scelto non piace. Sembra quello di un bar. I contenuti? Certo che andavano scelti prima, anche perché poi riguardano direttamente la gestione. Io quei soldi li avrei spesi diversamente…».
Contrario alla realizzazione del teatro Ferruccio è anche Simone Campinoti (Forza Italia-Fratelli d’Italia-Lega-Empoli del fare): «L’amministrazione ha fatto un percorso partecipativo solo per la scelta del nome. Forse era il caso di consultare i cittadini sulla opportunità di realizzare o meno l’opera: quando sono di questa dimensione e importanza, i cittadini devono essere consultati. Da sindaco spegnerò questo progetto. Per me la sede naturale del teatro è La Perla, con l’ingresso da piazza del Popolo che ha già la struttura di un’opera come il teatro. E poi farebbe rivivere quella piazza».