21 Novembre 2024
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Campinoti: "Né col Pd, né con Masi. In consiglio con le nostre promesse elettorali"

18-06-2024 14:40 - La voce dei candidati
«Quando penso al pallaio di Ponte a Elsa o alle lampade bruciate delle case popolari di Avane, ho chiaro in mente qual era il nostro obiettivo: cambiare Empoli. Ed è quello che cercheremo di fare dai banchi dell’opposizione. Non ostruzione, ma cercheremo di spronare chi governa a mettere in atto i punti che facevano parte del nostro programma». Simone Campinoti archivia così la sua esperienza da candidato sindaco per Empoli. Assicura che sarà in consiglio («ci ho pensato, ma se non accettassi mi sembrerebbe di tradire i nostri elettori»), non dà indicazioni – come fa pure il resto della coalizione -sul ballottaggio di domenica: «Sarà una bella giornata, andate al mare», dice. Ma poi aggiunge un’altra riflessione: «Certo che mi dispiacerebbe se Empoli fosse governata dall’estrema sinistra».

La coalizione di centrodestra, quella dei partiti, fa il bilancio delle elezioni e traccia un percorso per il futuro. E, ovviamente, non perde occasione per ribadire la propria posizione in vista del ballottaggio tra Mantellasi e Masi. «Per Empoli è un fatto nuovo – spiega Francesca Peccianti, coordinatrice di Fratelli d’Italia anche se non era il duello in cui speravamo noi. Ci ha divisi da questo traguardo una manciata di voti, trecento. Vogliamo però ringraziare gli elettori, per il risultato ottenuto. Il mio partito, Fratelli d’Italia ha contribuito con 2370 voti, che significano l’11 per cento. Un dato che racconta un incremento, nonostante le divisioni che ci sono state, rispetto alle elezioni del 2019. Qualcuno si è vantato di aver annientato il centrodestra. Non lo credo assolutamente. Ci siamo e siamo uniti, come lo siamo stati per tutta la campagna elettorale».

Resta il dubbio su come si comporteranno i partiti del centrodestra rispetto al ballottaggio del 23 e 24 giugno. «Non appoggeremo né il Pd né la sinistra estrema di Masi – chiarisce Peccianti – Non saremo la stampella di nessuno, non cerchiamo poltrone, resteremo coerenti e fedeli alle idee che abbiamo espresso nel nostro programma. Se dev’esserci un confronto su questi temi, ci sarà nelle sedi opportune, in consiglio, nelle commissioni, non certo preventivamente».

E’ sulla stessa lunghezza d’onda Samuele Spini (coordinatore di Forza Italia-Empoli) che ci tiene a ringraziare gli elettori «anche davanti a un risultato che è stato sotto le aspettative. Ma siamo consapevoli di aver svolto un ottimo lavoro, grazie ai referenti dei partiti, grazie a Simone Campinoti, ma anche a persone come Isacco Cantini, Cosimo Carriero, Nicola e Lorenzo Nascosti. Dobbiamo mettere in conto che Campinoti è stato presentato solo tre mesi fa, era un volto nuovo. Questo ci spinge a pensare che tra cinque anni avremo più esperienza e punteremo al cambiamento che già ci auspicavamo. Ma questa esperienza sarà utile per costruire il nuovo centrodestra empolese. Gli impegni presi con gli elettori e con i cittadini, li manterremo. Uno su tutti, il tribunale: stiamo lavorando con i nostri politici nazionali per avere la sede del tribunale a Empoli».

Ringraziamenti e analisi sono anche i temi che affronta Tiziana Bianconi (coordinatrice della Lega per l’Empolese-Valdelsa):«Il voto di Empoli è in linea con quello degli altri comuni della nostra area, siamo scesi rispetto alle europee. Ma la squadra c’era. Noi saremo fuori dal Comune ma faremo politica lo stesso, in sinergia con il gruppo che si è creato intorno a Simone. I temi? Più sicurezza, lotta al degrado, nuove e diverse scelte economiche e sociali».

Simone Campinoti ringrazia chi lo ha votato.«Quattromila elettori – dice – per me che ero un volto nuovo, in qualche posto dove sono stato neppure mi conoscevano. Ma non andare al ballottaggio per trecento voti mi dà amarezza. D’altra parte c’erano due centrodestra: uno si è comportato con lealtà avendo come obiettivo il bene della città, degli empolesi; l’altro ha lavorato per sé, a carattere personale. Noi abbiamo fatto una campagna elettorale con l’obiettivo di cambiare Empoli. Sarà questo il punto di riferimento anche della nostra opposizione, sproneremo chi vince a cambiare Empoli: questo è il bene dei cittadini. Non sarà una opposizione d’ostruzione ma andremo avanti con le nostre promesse fatte in campagna elettorale».

E quindi chi si augura che vinca a questo ballottaggio? «Domenica sarà una bella giornata – sottolinea Campinoti – buona per trascorrere un po' di tempo al mare....».

L’incontro è anche l’occasione per fare chiarezza su alcuni temi dei quali si dibatte in città.

Andrà in consiglio Simone Campinoti? « – è la risposta – mi sono preso qualche tempo di riflessione, ma ho deciso che andrò, con sacrificio, ma andrò perché al contrario mi sembrerebbe di tradire la fiducia degli elettori».

C’è amarezza per il fatto che i due centrodestra, se uniti, avrebbero preso il posto di Masi nel ballottaggio?

«Questa divisione nasce dal fatto che Andrea Poggianti non ha accettato di non essere lui il candidato questa volta. Al tavolo regionale, con la sua candidatura non si chiudeva la trattativa. A quel tavolo si è voluto salvaguardare l'unità della coalizione, andava mantenuta e Campinoti era ritenuto giusto perchè con le sue caratteristiche più civiche, ci permetteva di allargare l'elettorato. Quando ne abbiamo discusso con Poggianti, ci ha fatto capire che non avrebbe dato il suo appoggio a Campinoti, ma neppure agli altri probabili candidati che avevamo proposto: Isacco Cantini e Federico Pavese. Potevamo lavorare insieme, per un obiettivo comune, che è quello di mandare a casa il Pd. Ma ha deciso altro. Se avesse accolto la nostra proposta, il suo spessore politico, il suo lavoro negli anni, gli sarebbe stato sicuramente riconosciuto in caso di successo».

C’è anche il tempo di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Svela Campinoti: « Quando hanno deciso di puntare su di me ho chiesto due cose precise: che fosse chiaro che io non c'entravo con la mancata candidatura di Poggianti e che sul mio nome ci fosse unità. Solo dopo queste garanzie, ho accettato. Ma su di me e sulla mia candidatura sono state dette tante falsità. Addirittura che avrei comperato la candidatura a suon di euro. Sto raccogliendo materiale e testimonianze, questa storia potrebbe finire in tribunale perché questa storia ha screditato il mio nome».

Emilio Chiorazzo
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