08 Settembre 2024
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Campinoti-Mantellassi: scontro al veleno sulla sicurezza

17-04-2024 20:23 - La voce dei candidati
Che il tema della sicurezza fosse un nodo cruciale di questa campagna elettorale si era capito fin da subito. Con vedute e ricette diverse, è il primo argomento che si sono affrettati a trattare tutti i candidati sindaci.

Idee e vedute diverse, dicevamo, che si stanno trasformando, adesso in accuse e polemiche.
E' quel che accade tra Simone Campinoti, il candidato a sindaco dei partiti del centrodestra e Alessio Mantellassi, candidato del centrosinistra.

Parte Campinoti che, con un comunicato sottolinea come, dal suo punto di vista «la sicurezza, ormai palesemente fuori controllo: è imbarazzante vedere chi da anni fa parte della classe dirigente del territorio e che poteva fare ma non ha fatto, forse non rendendosi conto di quanto stava accadendo, anzi giustificando quello che era sotto gli occhi di tutti come "fenomeno poco rilevante" , non capendo che trascurare questi aspetti ha generato veramente una situazione ormai pericolosa, che in cascata impatta su tutti gli aspetti del territorio, dal commercio, alla vivibilità o, peggio, rendendo sempre meno attrattivo quello che una volta era un territorio sicuro felice e ricco».

E poi rincara la dose: «E' imbarazzante vedere Mantellassi presentarsi come candidato sindaco del PD alle elezioni, esibendo un programma di buoni propositi,che poi non sono oggettivamente nemmeno tanto buoni in efficacia, per tentare di convincere la gente sempre più arrabbiata e delusa, che adesso hanno in tasca le soluzioni per risolvere i tanti problemi che il suo partito ,quindi anche lui stesso, hanno contribuito a creare. Per tentare di essere più convincente, Mantellassi, toglie addirittura il marchio PD da ogni documento o pubblicità, ma questo non è sufficiente a far dimenticare il fallimento del PD stesso , il suo

partito, sulla questione sicurezza a Empoli. Ma è ancor più grave, la vera e propria censura, poco trasparente, per cui eventi come effrazioni, risse e altro che ormai si verifica anche nel centro della città, in periferia, non emergano e si tenta di minimizzare tutto. Questo mi amareggia tanto, perché personalmente ritengo che celare i problemi non significa affatto non amare qualcosa o qualcuno, e neanche li risolve, ma addirittura ne permette la diffusione a macchia d' olio, motivo per cui oggi siamo in questa disgraziata condizione, anche a causa delle poche e inefficaci contromisure che sono state attuate».

Campinoti punta il dito anche su un altro tema, quello dell'assessore alla sicurezza, che ha messo, come figura tecnica nel suo programma. «In un recente confronto – conclude – Mantellassi rispose alla mia proposta di una figura professionale che si occupi solo di sicurezza, che Empoli lo ha già dal 2018. Sono andato a verificare: l'assessorato alla sicurezza c'è, insieme ad altre mille deleghe di cui si occupa lo stesso assessore. A noi sta a cuore la questione sicurezza e possiamo contare anche su un collegamento diretto e immediato con il Governo centrale, con una rete di contatti evidenti che io ho e che metterò a totale disposizione del territorio. E poi sia chiaro: io e i partiti che mi sostengono siamo convinti sinceramente che chi delinque non deve trovare nessuna accoglienza da noi, che diversamente trova chi, oltre i diritti, rispetta i doveri. Non saremo quelli che giustificano chi occupa le case che qualcuno con sudore si è costruito, non giustifichiamo i campi nomadi che occupano le aree realizzate per i camper dei turisti, noi non giustifichiamo chi anche per fame ruba invece di presentarsi ai tanti punti del volontariato molto presente in città e che possono sfamarli senza ricorrere al furto. Sogno una città sicura, ospitale e libera, ma per tutti, anche per i cittadini che ci vivono e che non hanno la memoria corta come vorrebbero il PD e Mantellassi»

Intervento da piena campagna elettorale al quale, prontamente, arriva la replica di Alessio Mantellassi.

«Campinoti mi accusa di minimizzare sul tema della sicurezza a Empoli. Parla di me anche quando è chiamato ad esprimersi sui temi. Io ho presentato un piano di 10 punti dove parliamo di personale e sede della polizia municipale, maggiore decoro in piazza Matteotti, parco Mariambini e piazza della stazione. Il nostro piano parla di tutela del commercio, di decoro, di illuminazione e telecamere. Lui ha fatto un aperitivo e un comunicato stampa. Oltre ad invocare l'esercito, niente di più. Quando il Comune ha fatto un'ordinanza restrittiva su alcune attività lui parlava di non concedere più le licenze del commercio. Peccato che Campinoti non sappia che le licenze del commercio non ci sono più da anni. Ignora anche che il coordinamento delle forze dell'ordine, avvenuto grazie a prefettura, questura e Comune ha portato ad intensificare i controlli. Ma non lo sa perché non ha mai fatto nemmeno il consigliere comunale ed è completamente inesperto di amministrazione della città».

Mantellassi poi riprende dal suo programma elettorale: «Noi presentiamo un progetto articolato e completo. Il centrodestra di Campinoti nell'Unione dei Comuni ha votato contro il bilancio che stanzia risorse per assumere più vigili. Fuori dice di volerli aumentare, ma i suoi partiti votano contro. Poche idee, contraddittorie e confuse. Lo aspettiamo sui contenuti quando vuole.

Quanto ai simboli: la coalizione che mi sostiene è larga anche perché il capogruppo del mio partito non è scappato al mio arrivo, come nel suo caso. La mia candidatura unisce partiti e civici. Campinoti invece viene continuamente oscurato da dirigenti regionali dei partiti che vengono a fargli la campagna elettorale e se ne vanno. È stato commissariato da Firenze».
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