Campinoti: "Che dolore le motivazioni di Masi su Nassirya"
15-11-2024 16:03 - Politica
Ancora una replica a Leonardo Masi per il suo gesto in consiglio comunale in occasione della commemorazione delle vittime di Nassirya. Arriva da Simone Campinoti, Claudia Ghezzi e Samuele Spini del gruppo consiliare Forza Italia Empoli del Fare.
**
**
Leggiamo, con ulteriore dolore, le motivazioni di Masi per la scelta di uscire dalla stanza del Consiglio Comunale. Nemmeno il coraggio di ammettere il suo reale pensiero che trasuda un'ideologia avente come unico scopo quello di offendere lo Stato e chi ogni giorno ci garantisce la libertà e la democrazia di cui godiamo tutti noi, lui compreso. Vogliamo ricordare che il minuto di silenzio è stato chiesto per i caduti di Nassiryia; 12 militari, e 2 civili Italiani più 9 civili Iracheni, persone che stavano svolgendo il proprio lavoro, padri di famiglia, figli, mariti, amici, fratelli che sono stati barbaramente uccisi e persi per sempre. I nostri connazionali erano lì per una missione di pace approvata con la Risoluzione ONU del 22 maggio 2003; rischiavano la vita per ordini ricevuti e compiti assegnati ai quali non potevano sottrarsi. Si trovavano a Nassiriya per aiutare la popolazione locale, in un momento storico molto particolare. Si può essere in accordo o in disaccordo sulla posizione tenuta allora dal Governo Italiano ma il minuto di silenzio richiesto era per commemorare i caduti, non certo la missione. La volontà espressa da Masi di non onorare questi uomini arrivando anche a mettere in discussione il loro eroismo è pura cattiveria e cecità intellettuale. Il concetto di eroe, in generale, non è affatto legato alla guerra perché sono eroi anche coloro che prestano servizio sulle ambulanze sapendo di poter rischiare la vita in incidenti stradali, sono eroi coloro che si gettano in mare a salvare chi sta affogando… Si può dunque non essere d'accordo sulla missione, ma non si può non essere d'accordo sull'onorare queste vittime! Non riconoscere simbolicamente tutto questo è un atto gravissimo, e Masi invece di fare ulteriori dichiarazioni sarebbe meglio incontrasse i figli, i fratelli, i genitori, le mogli di questi uomini trucidati barbaramente da una bomba, solo per essersi trovati lì. Questo comunicato non è rivolto a Masi a cui non abbiamo la presunzione di poter far capire queste nostre parole. Noi ci rivolgiamo ai cittadini Empolesi, a chi non ha votato Masi e ringraziamo, ma anche a chi lo ha votato e lo continua a sostenere perché con questo suo gesto e le sue affermazioni che lo hanno seguito, siamo ben oltre il confine della giustizia democratica, della diversità di opinioni qui viene meno il rispetto dell'uomo.