18 Ottobre 2024
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Caldo record, fidarsi di Copernicus ma con un pizzico di cautela

25-07-2024 17:01 - Opinioni
di Gordon Baldacci

In questi giorni è passata su tutti i media, la notizia del giorno anzi (dei giorni) più caldi a livello mondiale mai registrati da quando esistono le rilevazioni, stabilendo così un nuovo record con un valore di +17,15°C. Un dato che stando alle rilevazioni si è poi perpetuato per due giorni dopo il 21 luglio. Questi record ravvicinati in pochissimo tempo sottolineano la rapidità con cui il nostro pianeta sta affrontando condizioni climatiche estreme.
Questi picchi da record vanno però inseriti nel trend di lungo periodo viziato dal riscaldamento globale, con un 2024 da record e che tallona il precedente del 2023 come anno più caldo di sempre. Lo stato di base è mediamente più caldo e dunque si registrano nuovi record di temperatura con più facilità. Ma come si arriva a quel dato e soprattutto visto che si parla di limature vicine al decimo di grado rispetto alle misurazioni degli anni passati, perché al netto del problema reale (il cambiamento climatico esiste), dobbiamo comunque avere sempre un approccio ponderato su questi numeri?

Partiamo dal fatto che i dati presi in considerazione provengono da un progetto innovativo. Copernicus è il programma di osservazione della Terra dell'Unione europea, dedicato a monitorare il nostro pianeta e il suo ambiente a beneficio di tutti i cittadini europei. Utilizza enormi quantità di dati globali provenienti da satelliti e da sistemi di misurazione terrestri, aerei e marittimi per fornire informazioni che aiutino i prestatori di servizi, le autorità pubbliche e altre organizzazioni internazionali a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei. I servizi di informazione forniti sono accessibili agli utenti del programma in modo libero e gratuito. Quindi chiunque registrandosi può documentarsi e farsi un’idea. Un sistema quindi “misto” in cui alle rilevazioni sul pianeta , si affianca un “termometro dal satellite” per rendere l’idea più comprensibile a tutti, e che copre con il suo sguardo tutte quelle zone del pianeta inospitali, dove l’uomo non può avere strumenti di monitoraggio.

Secondo Copernicus Empoli sarebbe sempre più calda di Capraia e Limite e addirittura di San Miniato, tutto questo in base all’isola di calore presente in città e che il satellite valuta come “fattore esponenziale “ del maggior riscaldamento. Da terra, invece, con i dati delle stazioni reali sappiamo che Empoli non sarà ma più caldo di Capraia e Limite ma solo di San Miniato, tutto questo non per un “bug” del sistema, ma semplicemente perchè la conformazione orografica del territorio e la presenza di un microclima diverso, fa si che nel piccolo comune ai piedi del Montalbano le temperature siano di media circa 2.5 °C più alte rispetto a Empoli, mentre nel comune della Rocca, si perdono 1.6 °C rispetto a Empoli. Microclimi che i satelliti ancora non riescono a rilevare efficacemente. Usando un paragone visivo, è come pretendere di vedere le lancette di un orologio da dieci metri di distanza. Questa discrasia si ripercuote ovviamente sul resto del pianeta, visto che nelle rilevazioni a terra esistono altri fattori non rilevabili dal satellite. L'influenza delle localizzate brezze marine, l’aria convogliata dai fiumi, le correnti ascensionali delle catene montuose e collinari lungo i loro bordi e crinali. La Terra non è una biglia di cristallo uniforme.

Quindi il dato finale “satellitare” è figlio di un insieme di stime, ognuna con un piccolo margine di errore. Intendiamoci lo strumento di fondo è una finestra sul pianeta eccezionale, a cui seguiranno aggiornamenti e sensori sempre più performanti. Ci permette di avere una stima molto precisa delle temperature in posti inospitali o magari nelle zone di guerra o di crisi epidemiche, ma va considerato per quello che è, un supporto. Quindi si, in base alle misurazioni che abbiamo a disposizione, stiamo vivendo a livello mondiale i giorni più caldi di sempre, ma sulla differenza di quegli 0.06 °C fra il precedente record e quello attuale, dato che di giorno in giorno fluttua aumentando e scendendo, un minimo di scientifica e pragmatica cautela manteniamola.
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