Caduti di Nassirya, Chiavacci (Cdx per Empoli): sono morti in servizio non sul lavoro...
15-11-2024 15:22 - Politica
Non si placa la polemica sulla questione del minuto di silenzio, per i morti di Nasirya, non osservato dal consigliere di opposizione Leonardo Masi. A intervenire, stavolta, è Gabriele Chiavacci, consigliere di minoranza del Centrodestra per Empoli che sottolinea come i "Caduti di Nassiriya sono morti in servizio e non sul lavoro, in una una precisazione rivolta al consigliere Leonardo Masi"
In seguito all'ultima discussione consiliare, si rende necessaria una riflessione su un punto sollevato dal consigliere Leonardo Masi, capogruppo del gruppo consiliare "Buongiorno Empoli - Siamo Empoli", in merito alla comparazione tra i caduti in servizio e i caduti sul lavoro. È fondamentale chiarire che non si tratta di una questione di importanza delle vite perse, ma di contesti e motivazioni profondamente differenti che richiedono distinzioni precise. I caduti in servizio sono appartenenti alle Forze Armate o alle Forze di Polizia che sacrificano la loro vita rispondendo a un mandato dello Stato. Questi uomini e donne, impegnati quotidianamente per la sicurezza e la difesa del nostro Paese, sono chiamati ad affrontare situazioni di pericolo in virtù del loro giuramento e del loro ruolo istituzionale. Ogni loro azione risponde a un dovere di servizio, che va oltre il semplice compito lavorativo, implicando un'assunzione di rischio consapevole e accettata nel momento stesso in cui si decide di vestire una divisa. Diverso è il caso dei caduti sul lavoro, che purtroppo rappresentano una piaga sociale che merita rispetto e attenzione, ma che si inseriscono in un contesto di dinamiche legate alle norme di sicurezza e agli incidenti sul posto di lavoro. Su questa differenza ha voluto esprimersi Gabriele Chiavacci, consigliere del Centrodestra per Empoli: "La confusione tra caduti in servizio e caduti sul lavoro è ingiusta per entrambe le categorie. Paragonare il sacrificio consapevole di un servitore dello Stato, che mette la propria vita a disposizione della collettività, con la tragica fatalità di un incidente sul lavoro non rende giustizia né agli uni né agli altri. Vanno entrambe commemorate, ma con la consapevolezza del contesto e delle motivazioni che hanno portato alla loro perdita." Dello stesso avviso è Andrea Poggianti, Capogruppo del Centrodestra per Empoli, che ha sottolineato: "Non è una questione di valore o di gerarchia tra le vite perse, ma di riconoscere il diverso contesto di servizio. Anzi, la querelle di questi giorni muove ancor più il nostro gruppo a sollecitare il Comune di Empoli ad intitolare una strada ai Caduti di Nassiriya. Era l'anno 2017 quando fu approvata una mozione a firma del sottoscritto a nome del Centrodestra empolese, ma ancora oggi nulla di concreto si è visto."
In seguito all'ultima discussione consiliare, si rende necessaria una riflessione su un punto sollevato dal consigliere Leonardo Masi, capogruppo del gruppo consiliare "Buongiorno Empoli - Siamo Empoli", in merito alla comparazione tra i caduti in servizio e i caduti sul lavoro. È fondamentale chiarire che non si tratta di una questione di importanza delle vite perse, ma di contesti e motivazioni profondamente differenti che richiedono distinzioni precise. I caduti in servizio sono appartenenti alle Forze Armate o alle Forze di Polizia che sacrificano la loro vita rispondendo a un mandato dello Stato. Questi uomini e donne, impegnati quotidianamente per la sicurezza e la difesa del nostro Paese, sono chiamati ad affrontare situazioni di pericolo in virtù del loro giuramento e del loro ruolo istituzionale. Ogni loro azione risponde a un dovere di servizio, che va oltre il semplice compito lavorativo, implicando un'assunzione di rischio consapevole e accettata nel momento stesso in cui si decide di vestire una divisa. Diverso è il caso dei caduti sul lavoro, che purtroppo rappresentano una piaga sociale che merita rispetto e attenzione, ma che si inseriscono in un contesto di dinamiche legate alle norme di sicurezza e agli incidenti sul posto di lavoro. Su questa differenza ha voluto esprimersi Gabriele Chiavacci, consigliere del Centrodestra per Empoli: "La confusione tra caduti in servizio e caduti sul lavoro è ingiusta per entrambe le categorie. Paragonare il sacrificio consapevole di un servitore dello Stato, che mette la propria vita a disposizione della collettività, con la tragica fatalità di un incidente sul lavoro non rende giustizia né agli uni né agli altri. Vanno entrambe commemorate, ma con la consapevolezza del contesto e delle motivazioni che hanno portato alla loro perdita." Dello stesso avviso è Andrea Poggianti, Capogruppo del Centrodestra per Empoli, che ha sottolineato: "Non è una questione di valore o di gerarchia tra le vite perse, ma di riconoscere il diverso contesto di servizio. Anzi, la querelle di questi giorni muove ancor più il nostro gruppo a sollecitare il Comune di Empoli ad intitolare una strada ai Caduti di Nassiriya. Era l'anno 2017 quando fu approvata una mozione a firma del sottoscritto a nome del Centrodestra empolese, ma ancora oggi nulla di concreto si è visto."