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Bene piazza Cavini, ma il monumento per ricordare Ristori?

03-09-2024 09:07 - Opinioni
di Paolo Becherini (*)
Apprendiamo dai notiziari locali la decisione della nuova giunta comunale, presa in tempo di record, di intitolare il giardinetto antistante la biblioteca comunale a Mons. G. Cavini già proposto di Empoli per ben 36 anni, lasciando l’incarico nel 2003 e deceduto l’anno successivo.

Non è nostro proposito discutere quali speciali meriti abbia il monsignore. Certo è che per noi non rappresenta quel simbolo di progresso e emancipazione sociale e culturale che per decenni ha contraddistinto la comunità empolese.

Diciamo subito che non è nostra intenzione fare opposizione a questa iniziativa.

Anche se questa decisione presa direttamente dalla giunta, senza che nessuna richiesta fosse pervenuta da cittadini singoli o comitati ( o almeno non ne da notizia nessun social o giornale che ne ha parlato) contrasta fortemente con le difficoltà che la giunta sta ponendo in merito alla nostra iniziativa di commemorare Oreste Ristori, nostro illustre concittadino, fervente e attivo antifascista, militante nelle battaglie sociali per l’emancipazione umana in Italia, inEuropa, nella rivoluzione del ’36 in Spagna, come esule in Sud America, Brasile, Argentina e Uruguay, dove si fece organizzatore di lotte e diffusore di ideali fondando riviste storiche, esempio umano, di solidarietà sociale.

Ristori fu incarcerato, perseguitato, torturato nel corso della sua vita e nel ’43 per rappresaglia fascista fu fucilato insieme ad altri militanti come ritorsione alle lotta partigiane. Sulla sua vita dedita al riscatto delle classi subalterne e per la giustizia e la libertà è stato scritto un libroda Carlo Romani, docente di storia contemporanea all’Università Federale dello Stato di Rio di Janeiro “ Vita avventurosa di un anarchico tra Toscana e Sud America “ ed. BFS. che a Empoli in varie commemorazioni è stato presentato in iniziative pubbliche dai suoi compagni di fede e perfino dall’archivio storico del comune.

Per i meriti rappresentati da Oreste Ristori afavore della collettività, e il modo in cui il comune sta trattando negativamentela richiesta di una adeguata collocazione del monumento, le loro risposte sono per noi pretestuose e ingiustificate.

Più di un anno fa per celebrare l’ottantesimo anniversario dalla sua fucilazione fu promosso un comitato popolare per ottenere dal comune il permesso per la posa di un monumento in suo onore, affinché diventasse perenne testimonianza alle lotte antifasciste e come condanna a qualsiasi altra barbarie e nel tentativo di rilanciare la memoria storica, oggi così calpestata, vilipesa e stravolta.

Per stabilire fermamente all’interno della nostra cittadina una pietra di inciampo a perenne testimonianza e esempio per le nuove generazioni.

Il Comitato Oreste Ristori, è composto dal Centro Studi Libertari Pietro Gori, dalla FAI Federazione Anarchica Empolese e della Valdelsa, dal PCI empolese, da Non Una Di Meno di Empoli, da Settembre Rosso, dall’ANPI e dall’ ARCI empolese , dalla Casa Editrice BFS, dalla Casa Editrice Zero In Condotta, dall’ Istituto Ernesto De Martino, dal Movimento Anarchico Fiorentino, Archivio Storico Oreste Ristori, Centro Filippo Buonarroti Toscana, ARCI Atea Empoli, Biblioteca Franco Serantini, Istituto di Storia Sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa, la Lega dei Cavatori, da singoli cittadini, storici, professori universitari, associazioni culturali, antifasciste e del mondo del lavoro. Il comitato nel corso dell’ultimo anno ( in attesa di una risposta da parte della giunta comunale ), ha promosso svariate iniziative e conferenze, per sensibilizzare la popolazione dando inizio alla raccolta di firme di adesione e di contributi volontari al loro progetto.

Decine di centinaia di cittadini dell’empolese e non solo hanno aderito e sostenuto economicamente tra loro ci sono donne e uomini di cultura, professori, storici, case editoriali, istituti della resistenza, archivi, biblioteche, liberi pensatori,del mondo laico e progressista che rappresentano una numerosa e significativa volontà popolare.

Le mancate risposte passate e quelle inadeguate di adesso, da parte del comune alle nostre numerose richieste , ai cittadini che ci sostengono, sono un brutto segnale per la reale democrazia e il rispetto dell’antifascismo e la volontà popolare.

A oggi non trova ancora una risposta chiara, una soluzione condivisa in merito al collocamento del monumento a Ristori con una amministrazione che solo a parole dice di sostenere l’iniziativa, ma che in realtà fa di tutto per relegare la memoria del nostro Oreste Ristori in luoghi tetri e poco visibili, sorda a qualsiasi proposta del comitato che si è adoperato in tutti i modi per trovare una soluzione giusta e compartecipativa.

Quali sono le priorità di questa giunta? Come intende diffondere e sostenere il diritto alla partecipazione dei suoi cittadini e soprattutto quali sono i valori che intende esaltare! Quale memoria ?Questo comunicato stampa ha lo scopo di rilanciare quella che è sempre stata la volontà del comitato, ovvero di porre il meritato monumento a Oreste Ristori, e all’antifascismo, in un luogo centrale e ben visibile, perché solo così può assolvere allo scopo per cui è stato richiesto! Non si può mettere una luce sotto il moggio!

(*) Paolo Becherini è rappresentante della Federaione Anarchica Italiana di Empoli
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