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Avs: “siamo l’ala sinistra della squadra di Mantellassi”

13-04-2024 10:20 - Politica
Il suo compito sarà quello di trovare voti alla sinistra del Pd per sostenere la corsa a sindaco di Alessio Mantellassi ma anche di impegnarsi in vista delle europee per riuscire a superare la fatidica soglia del 4% portando così le proprie battaglie al prossimo parlamento europeo. E' su questo doppio piano che si è articolata la serata che Alleanza verdi sinistra italiana ha organizzato al Muve. Al tavolo un parlamentare europeo, Massimiliano Smeriglio, la responsabile dell'organizzazione regionale, Anna Piu, il segretario dell'Empolese Valdelsa, Nicola Ferraro, Maurizio Brotini in rappresentanza della Cgil e Massimo Marconcini, assessore uscente confluito di recente in Avs.

Un partito che si è riorganizzato sul territorio poggiando su una convinzione che lo differenzia dagli altri schieramenti presenti alla sua sinistra, ovvero il portare le istanze sociali ed ambientali tipiche del suo programma all'interno della squadra del governo locale, ovviamente se la coalizione sarà vincente. Un percorso inaugurato cinque anni fa civicamente da Massimo Marconcini con la lista radici e futuro e che è poi confluito in un partito pronto a dare il proprio contributo ad Alessio Mantellassi che ha inaugurato la serata con un suo intervento. In sala, poi, anche Franco Pescali di Azione, altro alleato nella coalizione, il vice-sindaco uscente, Fabio Barsottini oltre a due esponenti di Possibile, Manuele Vannucci e Massimo Matteoli.

“Usando un termine calcistico – ha spiegato Marconcini – siamo l'ala sinistra dello schieramento ed abbiamo la maglia rosso-verde. Nel 2019 il partito era ancora più spostato sul fronte sinistro mentre ora ha fatto questa scelta. Ripensando all'esperienza civica con la quale sono entrato in giunta, direi che le radici ci hanno regalato questo futuro che spero sia vincente il prossimo 9 giugno. Abbiamo fatto il programma assieme a Mantellassi, siamo soddisfatti e vedo che la gente sta rispondendo bene. Il mio obiettivo era quello di lasciare un testimone e la possibilità che in questa città ci sia una sinistra di governo. Ci sono riuscito, credevo e credo che questa sia la collocazione giusta per portare al tavolo le istanze che ci caratterizzano”.

Dallo zaino escono poi tre volumi che l'assessore mostra soddisfatto ai presenti. Il patto del verde. “Non è una scopiazzatura di niente – prosegue – ma una sorta di costituzione che non c'era e che abbiamo redatto durante questo mandato. Chi arriverà dopo di noi dovrà tenerne conto non solo per questioni che sono state al centro della cronaca come il taglio degli alberi, ma anche in materia di urbanistica. E' un lavoro grosso e vorrei che fosse gestito da una giunta dove c'è anche il mio partito”.
marco mainardi
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