Antenna in via Chiarugi, nasce il comitato per contrastarla
06-05-2024 21:43 - Cronaca
«Ci hanno preso in giro, non hanno avuto neppure il coraggio di dirci quel che stava accadendo davvero…». E' arrabbiata la gente che abita tra via Chiarugi, via Pulidori, via delle Chiassatelle e via degli Orti. Arrabbiata perché ha visto nascere, improvvisamente un'antenna della telefonia mobile, sul tetto di un edificio privato. E arrabbiata per il comportamento degli uffici comunali che, quando hanno comunicato – con una mail e con un messaggio sulla rete whatsapp del Comune – le variazioni alla viabilità per l'allestimento del cantiere che avrebbe dovuto provvedere all'installazione dell'antenna, lo hanno fatto segnalando solo che si trattava di lavori di copertura al tetto di un immobile di via Chiarugi. «Ci hanno preso in giro – sostengono in molti – Forse hanno pensato che, nascondendoci il vero motivo di quel cantiere che occupava la strada, non avrebbero avuto la contrarietà dei cittadini».
Che invece si sono mobilitati. C'è stato un incontro, spontaneo al quale hanno risposto oltre cinquanta residenti dell'area interessata. Ed hanno deciso di organizzarsi in Comitato per cercare di capire perché quell'antenna è stata installata, per quale motivo non è stato comunicato correttamente ai cittadini della zona interessata e, soprattutto, se ci sono gli elementi per poter portare avanti una battaglia contro quella installazione.
A farsi inizialmente portavoce della protesta è stato Marco Castellari, ex esponente della lista civica “Questa è Empoli”, che aveva appoggiato la candidatura di Brenda Barnini nelle ultime elezioni amministrative e imprenditore del settore sanitario: lui per primo ha segnalato quell'antenna agli altri residenti, lui si è informato negli uffici comunali. Lui ha convocato la riunione che ha messo le basi a questo nuovo, ennesimo, comitato sorto in città per contrastare le politiche attuate dall'amministrazione comunale.
In quella zona era stato previsto, inizialmente, un sito per l'installazione di una antenna di telefonia mobile, nel piano redatto dall'amministrazione nel 2016. Ma poi fu tolto, in seguito alle proteste – questa volta non organizzate – dei residenti. Stessa cosa fu ripetuta nel settembre del 2021. In seguito alla pubblicazione sul sito web del Comune, furono fatte delle petizioni dai dipendenti della Banca di Cambiano, dal corpo docenti della Santissima Annunziata, dai dipendenti di Lea, azienda che fa capo proprio a Castellari. E da altri residenti: protesta che portò a un risultato: il sito di piazza Pulidori venne cassato dal piano, il 17 novembre del 1921. «In quel periodo ci fu detto, a voce, che in questa zona non sarebbero state più posizionate antenne», racconta Marco Castellari.
Il Comune di Empoli è dotato di un piano delle antenne. Se ne occupa un'azienda privata che ha vinto un bando emesso dal Comune: la Sinpro srl. Che redige piani triennale. Ed è proprio in un documento del febbraio 2024, redatto da Sinpro srl che a appare la richiesta, da parte di Iliad, per l'installazione di un'antenna in via delle Chiassatelle, autorizzata con parere positivo.
Questo l'iter che porta al cantiere allestito nei giorni tra fine aprile e l'inizio di maggio, per l'installazione dell'antenna che oggi viene contestata dagli abitanti della zona. «Prima di tutto per quel messaggio fuorviante che ci è arrivato dai canali informativi del Comune», dicono i cittadini che si sentono presi in giro.
E poi per tutto ciò che ruota, in termini di salute pubblica, alle preoccupazioni che fanno scattare impianti del genere.
Verrà richiesto l'accesso agli atti sia agli uffici competenti del Comune, sia a quelli dell'Arpat, per capire su quali basi è stata approvata l'installazione dell'antenna. E poi per capire anche se ci sono i presupposti per contestarne la sua installazione.
«Qui vicino ci sono delle strutture ritenute sensibili – spiega uno dei cittadini intervenuto sul posto per questo primo atto del nascituro Comitato – c'è una scuola parentale e una struttura frequentata da bambini cinesi, entrambe ufficialmente autorizzate. Ma poi c'è la Rsa di via delle Chiassatelle, poco distante c'è la Santissima Annunziata, con le sue scuole e, spingendosi in piazza San Rocco, c'è la struttura sanitaria: è regolare che un'antenna della telefonia mobile possa essere installata, così. A cuor leggero, a due passi da queste strutture?».
La parola passerà agli uffici competenti. Ma il fatto che questa ennesima polemica sia nata a poche settimane dal voto amministrativo, rischia di diventare un boomerang per l'amministrazione comunale. Intanto sul luogo dove i cittadini arrabbiati si sono riuniti per decidere le loro battaglie, è intervenuto anche il candidato sindaco per Buongiorno Empoli, M5s e Siamo Empoli Leonardo Masi (che tra l'altro abita poco distante) e che ha messo a disposizione del comitato sia un parere giuridico, con un avvocato, Marco Sordi, esperto di situazioni simili, sia la sua disponibilità politica.
Presente anche la consigliera comunale di maggioranza, Maria Cira d'Antuono (candidata per Questa è Empoli), anche lei perché residente in zona e perché, in qualità di avvocata, ha dato la sua disponibilità a supportare i cittadini in questo percorso di conoscenza su come si sono svolti i fatti che hanno portato alla installazione dell'antenna sul tetto di via Chiarugi.
Che invece si sono mobilitati. C'è stato un incontro, spontaneo al quale hanno risposto oltre cinquanta residenti dell'area interessata. Ed hanno deciso di organizzarsi in Comitato per cercare di capire perché quell'antenna è stata installata, per quale motivo non è stato comunicato correttamente ai cittadini della zona interessata e, soprattutto, se ci sono gli elementi per poter portare avanti una battaglia contro quella installazione.
A farsi inizialmente portavoce della protesta è stato Marco Castellari, ex esponente della lista civica “Questa è Empoli”, che aveva appoggiato la candidatura di Brenda Barnini nelle ultime elezioni amministrative e imprenditore del settore sanitario: lui per primo ha segnalato quell'antenna agli altri residenti, lui si è informato negli uffici comunali. Lui ha convocato la riunione che ha messo le basi a questo nuovo, ennesimo, comitato sorto in città per contrastare le politiche attuate dall'amministrazione comunale.
In quella zona era stato previsto, inizialmente, un sito per l'installazione di una antenna di telefonia mobile, nel piano redatto dall'amministrazione nel 2016. Ma poi fu tolto, in seguito alle proteste – questa volta non organizzate – dei residenti. Stessa cosa fu ripetuta nel settembre del 2021. In seguito alla pubblicazione sul sito web del Comune, furono fatte delle petizioni dai dipendenti della Banca di Cambiano, dal corpo docenti della Santissima Annunziata, dai dipendenti di Lea, azienda che fa capo proprio a Castellari. E da altri residenti: protesta che portò a un risultato: il sito di piazza Pulidori venne cassato dal piano, il 17 novembre del 1921. «In quel periodo ci fu detto, a voce, che in questa zona non sarebbero state più posizionate antenne», racconta Marco Castellari.
Il Comune di Empoli è dotato di un piano delle antenne. Se ne occupa un'azienda privata che ha vinto un bando emesso dal Comune: la Sinpro srl. Che redige piani triennale. Ed è proprio in un documento del febbraio 2024, redatto da Sinpro srl che a appare la richiesta, da parte di Iliad, per l'installazione di un'antenna in via delle Chiassatelle, autorizzata con parere positivo.
Questo l'iter che porta al cantiere allestito nei giorni tra fine aprile e l'inizio di maggio, per l'installazione dell'antenna che oggi viene contestata dagli abitanti della zona. «Prima di tutto per quel messaggio fuorviante che ci è arrivato dai canali informativi del Comune», dicono i cittadini che si sentono presi in giro.
E poi per tutto ciò che ruota, in termini di salute pubblica, alle preoccupazioni che fanno scattare impianti del genere.
Verrà richiesto l'accesso agli atti sia agli uffici competenti del Comune, sia a quelli dell'Arpat, per capire su quali basi è stata approvata l'installazione dell'antenna. E poi per capire anche se ci sono i presupposti per contestarne la sua installazione.
«Qui vicino ci sono delle strutture ritenute sensibili – spiega uno dei cittadini intervenuto sul posto per questo primo atto del nascituro Comitato – c'è una scuola parentale e una struttura frequentata da bambini cinesi, entrambe ufficialmente autorizzate. Ma poi c'è la Rsa di via delle Chiassatelle, poco distante c'è la Santissima Annunziata, con le sue scuole e, spingendosi in piazza San Rocco, c'è la struttura sanitaria: è regolare che un'antenna della telefonia mobile possa essere installata, così. A cuor leggero, a due passi da queste strutture?».
La parola passerà agli uffici competenti. Ma il fatto che questa ennesima polemica sia nata a poche settimane dal voto amministrativo, rischia di diventare un boomerang per l'amministrazione comunale. Intanto sul luogo dove i cittadini arrabbiati si sono riuniti per decidere le loro battaglie, è intervenuto anche il candidato sindaco per Buongiorno Empoli, M5s e Siamo Empoli Leonardo Masi (che tra l'altro abita poco distante) e che ha messo a disposizione del comitato sia un parere giuridico, con un avvocato, Marco Sordi, esperto di situazioni simili, sia la sua disponibilità politica.
Presente anche la consigliera comunale di maggioranza, Maria Cira d'Antuono (candidata per Questa è Empoli), anche lei perché residente in zona e perché, in qualità di avvocata, ha dato la sua disponibilità a supportare i cittadini in questo percorso di conoscenza su come si sono svolti i fatti che hanno portato alla installazione dell'antenna sul tetto di via Chiarugi.