All’improvviso la ‘Brenda furiosa’
28-12-2023 23:07 - Politica
Sono passate due ore e mezzo dal via dell'ultimo consiglio comunale dell'anno e tutto è filato liscio fino a quando non si arriva al piatto forte, il bilancio di previsione. Ed anche qui pare tutto tranquillo con la Barnini che ricorda a suon di cifre le priorità della spesa corrente: scuola ed infanzia 7 milioni su 34 pari al 19% del totale, diritti sociali, politiche sociali e famiglia 6 milioni e 268 mila, cultura 2 milioni 320 mila euro, sport 1 milione e mezzo. Ed ecco che d'improvviso la scena cambia e le parole della prima cittadina si fanno nette e taglienti. Quel “ve lo voglio dire in estrema franchezza” fa capire che conviene ascoltare con attenzione e prendere appunti.
“Il motivo per cui qualcuno racconta che l'amministrazione manca di trasparenza nelle scelte è legittimo – attacca - ma di mera dialettica politica e di costruzione di un consenso elettorale alternativo. Quotidianamente vengono scritte falsità e ad un certo punto qualcuno ci sta anche che si stufi di leggerle e di far finta di non vederle. Non è su questo che si può costruire un'alternativa. Al massimo si contribuisce in maniera irresponsabile ad alimentare la mancanza di fiducia nelle istituzioni e non a costruire una legittima alternativa rispetto alla quale ognuno ha le sue idee. Averne altre è cosa diversa da insinuare che qui ci sia un gruppo di gente che maramaldeggia sugli interessi pubblici. E lo ripeto, per scelta fino ad oggi ho evitato di percorre altre strade. Il governo dell'urbanistica di questa amministrazione non solo è legittimo dal punto di vista normativo ma è privo di ogni qualsivoglia ombra. E' legittimo dire che in questa città si dovrebbe smettere di ampliare qualunque zona industriale. E' un'idea che non condivido ma rispetto. Diverso è avanzare dubbi sulla moralità delle azioni dell'amministrazione”.
Il presidente Mantellassi chiede chi vuol intervenire e, mentre ci si chiede con chi ce l'avesse, ecco che arriva la risposta. La parola la prende Leonardo Masi, di Buongiorno Empoli. “Intervengo per fatto personale – esordisce – mi sono sentito tirato in ballo. Io rivendico questa visione e non ne fo una colpa personale in questa distanza che c'è fra i cittadini e la politica. Ma sta nei fatti degli ultimi venti anni, col calo della popolazione che va a votare. A Empoli ricordo di come l'amministrazione chiamava quattro gatti chi si muoveva sulla questione gassificatore oppure non ascoltava chi era contrario al raddoppio ferroviario. Ora, se l'amministrazione non ha la forza di agire per ascoltare a far partecipare in modo attivo la cittadinanza è un altro problema ancora. Stesso discorso sulla multiutility, per noi un passaggio fondamentale sul quale la cittadinanza non è stata coinvolta. Se poi per partecipazione si intende il percorso che ci impone la regione sulla variante urbanistica ed il piano strutturale e si pensa che quello è il massimo per ascoltare, io sono preoccupato non perché consigliere di opposizione ma perché vuol dire che l'amministrazione non ha più forza”. “Sulla minaccia di seguire altre strade fuori dal contesto politico – prosegue - ognuno è libero di fare quel che vuole. Io ho fatto da consigliere una semplice richiesta di informazioni al comune. Se fare questo significa che in questa aula ci siano delle mezze minacce, mi sembra un altro problema”.
“Il motivo per cui qualcuno racconta che l'amministrazione manca di trasparenza nelle scelte è legittimo – attacca - ma di mera dialettica politica e di costruzione di un consenso elettorale alternativo. Quotidianamente vengono scritte falsità e ad un certo punto qualcuno ci sta anche che si stufi di leggerle e di far finta di non vederle. Non è su questo che si può costruire un'alternativa. Al massimo si contribuisce in maniera irresponsabile ad alimentare la mancanza di fiducia nelle istituzioni e non a costruire una legittima alternativa rispetto alla quale ognuno ha le sue idee. Averne altre è cosa diversa da insinuare che qui ci sia un gruppo di gente che maramaldeggia sugli interessi pubblici. E lo ripeto, per scelta fino ad oggi ho evitato di percorre altre strade. Il governo dell'urbanistica di questa amministrazione non solo è legittimo dal punto di vista normativo ma è privo di ogni qualsivoglia ombra. E' legittimo dire che in questa città si dovrebbe smettere di ampliare qualunque zona industriale. E' un'idea che non condivido ma rispetto. Diverso è avanzare dubbi sulla moralità delle azioni dell'amministrazione”.
Il presidente Mantellassi chiede chi vuol intervenire e, mentre ci si chiede con chi ce l'avesse, ecco che arriva la risposta. La parola la prende Leonardo Masi, di Buongiorno Empoli. “Intervengo per fatto personale – esordisce – mi sono sentito tirato in ballo. Io rivendico questa visione e non ne fo una colpa personale in questa distanza che c'è fra i cittadini e la politica. Ma sta nei fatti degli ultimi venti anni, col calo della popolazione che va a votare. A Empoli ricordo di come l'amministrazione chiamava quattro gatti chi si muoveva sulla questione gassificatore oppure non ascoltava chi era contrario al raddoppio ferroviario. Ora, se l'amministrazione non ha la forza di agire per ascoltare a far partecipare in modo attivo la cittadinanza è un altro problema ancora. Stesso discorso sulla multiutility, per noi un passaggio fondamentale sul quale la cittadinanza non è stata coinvolta. Se poi per partecipazione si intende il percorso che ci impone la regione sulla variante urbanistica ed il piano strutturale e si pensa che quello è il massimo per ascoltare, io sono preoccupato non perché consigliere di opposizione ma perché vuol dire che l'amministrazione non ha più forza”. “Sulla minaccia di seguire altre strade fuori dal contesto politico – prosegue - ognuno è libero di fare quel che vuole. Io ho fatto da consigliere una semplice richiesta di informazioni al comune. Se fare questo significa che in questa aula ci siano delle mezze minacce, mi sembra un altro problema”.
Marco Mainardi