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Alia, quei silenzi che scontentano tutti

05-12-2023 16:34 - Opinioni
Le bollette stanno arrivano in ritardo. Lo ha segnalato la stessa azienda, con un comunicato ufficiale, dopo che alcuni cittadini, sui social, avevano segnalato allarmati che a loro era stata recapitata oltre la data di scadenza. Così Alia ha informato che, indipendentemente dalla data di scadenza, avremo dieci giorni di tempo da quando il postino ci consegnerà la fattura del terzo trimestre (quello che va da giugno a settembre) per pagare senza incorrere in sanzioni.

Ci sembra strano, in tempi in cui la tecnologia impera, che non si riesca a gestire in maniera regolare le scadenze. Stiamo parlando – lo ripetiamo – del periodo che va da giugno a settembre, cioè oltre due mesi fa. E di un sistema che prende i dati della fatturazione per ogni utente, nel momento stesso in cui c'è il conferimento. Al camion degli addetti al ritiro. Ma siamo nell'anno dei cambiamenti e l'alibi va concesso.

Anche se pare evidente che ad Alia piacciono i ritardi. Basta scorrere le pagine social dove i cittadini si sfogano sui disservizi, sulle cose che non funzionano a dovere, sulle domande che restano, spesso, senza risposte.

Si lamentano gli esercenti, i titolari di attività commerciali che, pur dopo incontri, mediazioni fatte – almeno per il caso dell'Empolese – da qualche assessore che si è presa a cuore la vicenda, non hanno ottenuto, al momento, risposte concrete. Anche in questi giorni c'è stato un incontro tra Alia e l'assessore Antonio Ponzo, per cercare di trovare delle contromisure alle molteplici difficoltà che devono affrontare commerciati, imprenditori e artigiani con le loro attività. Dal loro punto di vista c'è la vicenda dei contenitori adeguati alla loro mole di produzione dei rifiuti che non è stata ben definita all'inizio di questo nuovo corso e che rischia di generare fraintesi e fatture con importi eccessivi.

Si lamentano gli anziani che, per poter ritirare i kit per la raccolta devono andare in via del Castelluccio, nella zona industriale del Terrafino, per i disagi che deve affrontare chi è solo, non ha un mezzo di trasporto proprio, non si può muovere. C'era il comodo servizio che offriva l'Urp del Comune di Empoli ma – come dicevamo – è l'anno del cambiamento e Alia non ha provveduto, dopo dodici mesi, a eliminare questo disagio.

Si lamentano gli utenti privati, i comuni cittadini che hanno capito come funziona il calcolo della premialità: contano il numero dei conferimenti (cioè quante volte mettiamo fuori dalla nostra porta) di carta e cartone, organico e multi materiale, non la quantità. Quindi per assurdo, se mettiamo fuori, nel giorno indicato, il contenitore del cartone, con dentro una sola scatola, vale, per la premialità tanto quanto il contenitore che ha esposto il nostro vicino e che, invece, trabocca. E, a questo proposito, pensiamo allo spreco di sacchetti di plastica del multi materiali che molti di noi, ogni settimana, conferiamo mezzi vuoti…

A questo sistema, che poi è quello che rende puntuale la tariffa, si aggiunge un'altra frequente segnalazione dei cittadini-utenti: molti hanno il dubbio che spesso il codice identificativo, che è quello che permette ad Alia di calcolare quanto ognuno di noi conferisce, non venga registrato dagli operatori.

Si lamentano i possessori di seconde case, quelli che hanno una casa-vacanza al mare o in montagna, dove vivono poche settimane l'anno. E producono rifiuti solo in quel periodo: il sistema di calcolo adottato per la tariffa corrispettiva, li penalizza, soprattutto in termini economici

Si lamentano i rappresentanti politici delle opposizioni che, a più riprese, chiedono di sapere com'è formata la tariffa. Non nel suo aspetto tecnico, ma in quello economico: la tariffa, per definizione, deve assicurare l'entrata dell'intero costo del servizio. Si spende 100, si incassa 100. Ecco, quel cento, che poi in termini pratici, è il piano industriale dell'azienda, da cosa è fatto?

Questi dubbi e tanti altri, circolano sui social da mesi. Alimentano il malcontento. Alcuni li abbiamo fatti nostri e li abbiamo girati ad Alia, attraverso il loro ufficio comunicazione, due mesi fa, il 5 settembre. Senza avere risposta: forse quelle domande stanno facendo lo stesso iter della fatturazione.
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