Alia come Netflix diventa on demand: ma ora l'app combatte gli abbandoni
24-09-2024 15:17 - Opinioni
di Emilio Chiorazzo
Dal primo di ottobre non sarà più possibile mettere gli sfalci e le potature con l'organico. Il servizio diventa “on demand” e, per prenotarlo, oltre che attraverso il call-center, come si fa con i rifiuti ingombranti, si potrà utilizzare anche l'app di Alia che mette in diretto contatto con gli operatori, rendendo il servizio più rapido e più razionale (come raccontiamo nell'altro articolo su questo argomento: sfalci e potature, cambiano le modalità di ritiro di Alia).
On demand come le piattaforme dei film, hanno scherzosamente detto i manager di Alia nel presentare il servizio. Alia come Netflix, insomma.
L'iniziativa, presentata nella sala del consiglio del Comune di Empoli, è un progetto-pilota che parte solo su Empoli, al momento. L'app sarà geolocalizzata e presenterà il servizio soltanto agli utenti che abitano nel territorio comunale.
Per metterlo a punto, Alia – così ha sottolineato il presidente dell'azienda che si occupa di rifiuti, Lorenzo Perra – ha dovuto affrontare una nuova organizzazione del sistema. E' nata una control room nella quale oggi operano venti persone e che, a regime sarà ampliata nei numeri per far fronte alle esigenze di tutto il territorio servito da Alia. Agli operatori di strada, per i quali pare non siano previsti incrementi di organici (a meno che non sia il Comune a pagarli, come sta facendo Firenze) invece, è stata fornita nuova tecnologia: terminali e device per avere un contatto diretto e costane in modo che i tempi di attesa (oggi per i ritiri degli ingombranti si attestano sui sette giorni), siano ridotti al minimo. Perché come ci tengono a sottolineare quelli di Alia, due sono i principi che alimentano questa nuova organizzazione: ascoltare le esigenze della gente e ridurre al minimo la permanenza dei rifiuti nelle case degli utenti.
La App servirà anche ad altro, grazie al contatto diretto con gli operatori che saranno in servizio 24 ore al giorno per sette giorni la settimana. Ad esempio per la segnalazione degli abbandoni. C'è una apposita sezione, dove fare la segnalazione e dove inserire anche una foto del luogo e dei rifiuti abbandonati. La foto, grazie alla tecnologia sarà geolocalizzata, la località sarà segnalata all'operatore che provvederà a ritirare i rifiuti abbandonati e anche a darne conferma al cittadino utente che ha effettuato la segnalazione. «Abbiamo pensato a un modo diretto per questo tipo di segnalazioni che sono la nostra croce – dicono sia Alia che gli amministratori del Comune di Empoli – Spesso si perde tempo prezioso e non si fa la comunicazione al giusto destinatario. Si segnalano sui social, con la speranza che Alia veda e poi provveda. Ma a volte si perdono giorni preziosi. Se il cittadino attraverso la App fa la segnalazione, questa arriva direttamente a noi e possiamo avviare l'operazione di recupero».
Un progetto, questo, che ha anche un altro obiettivo: quello di avere sempre meno mezzi dell'azienda dei rifiuti in circolazione e quindi realizzare un corposo risparmio di Co2 che viene immessa nell'aria.
On demand come le piattaforme dei film, hanno scherzosamente detto i manager di Alia nel presentare il servizio. Alia come Netflix, insomma.
L'iniziativa, presentata nella sala del consiglio del Comune di Empoli, è un progetto-pilota che parte solo su Empoli, al momento. L'app sarà geolocalizzata e presenterà il servizio soltanto agli utenti che abitano nel territorio comunale.
Per metterlo a punto, Alia – così ha sottolineato il presidente dell'azienda che si occupa di rifiuti, Lorenzo Perra – ha dovuto affrontare una nuova organizzazione del sistema. E' nata una control room nella quale oggi operano venti persone e che, a regime sarà ampliata nei numeri per far fronte alle esigenze di tutto il territorio servito da Alia. Agli operatori di strada, per i quali pare non siano previsti incrementi di organici (a meno che non sia il Comune a pagarli, come sta facendo Firenze) invece, è stata fornita nuova tecnologia: terminali e device per avere un contatto diretto e costane in modo che i tempi di attesa (oggi per i ritiri degli ingombranti si attestano sui sette giorni), siano ridotti al minimo. Perché come ci tengono a sottolineare quelli di Alia, due sono i principi che alimentano questa nuova organizzazione: ascoltare le esigenze della gente e ridurre al minimo la permanenza dei rifiuti nelle case degli utenti.
La App servirà anche ad altro, grazie al contatto diretto con gli operatori che saranno in servizio 24 ore al giorno per sette giorni la settimana. Ad esempio per la segnalazione degli abbandoni. C'è una apposita sezione, dove fare la segnalazione e dove inserire anche una foto del luogo e dei rifiuti abbandonati. La foto, grazie alla tecnologia sarà geolocalizzata, la località sarà segnalata all'operatore che provvederà a ritirare i rifiuti abbandonati e anche a darne conferma al cittadino utente che ha effettuato la segnalazione. «Abbiamo pensato a un modo diretto per questo tipo di segnalazioni che sono la nostra croce – dicono sia Alia che gli amministratori del Comune di Empoli – Spesso si perde tempo prezioso e non si fa la comunicazione al giusto destinatario. Si segnalano sui social, con la speranza che Alia veda e poi provveda. Ma a volte si perdono giorni preziosi. Se il cittadino attraverso la App fa la segnalazione, questa arriva direttamente a noi e possiamo avviare l'operazione di recupero».
Un progetto, questo, che ha anche un altro obiettivo: quello di avere sempre meno mezzi dell'azienda dei rifiuti in circolazione e quindi realizzare un corposo risparmio di Co2 che viene immessa nell'aria.