Al Green bar una cena dimOrto buona
28-09-2023 08:22 - Le interviste di Clebs.it
Si soffia la prima candelina su DimOrto buono, il progetto della cooperativa sociale Sintesi-Minerva che ha fatto dello spazio fuori della Rems del Pozzale un orto a km zero dove poter acquistare verdura colta direttamente sul posto. Stasera al Green bar di Serravalle, una grande cena servirà per radunare gli amici del progetto e proseguire con entusiasmo e nuove idee
Mirco Regini sovrintende l'area inclusione della coop sociale di via Duprè, quella che cura le attività di inserimento lavorativo di soggetti fragili
Come nasce DimOrto buono?
Nasce da un incrocio quasi casuale della nostra cooperativa con la Rems del Pozzale. Loro avevano a disposizione un'area votata ad attività agricole e così questo si è sposato con il progetto che avevamo in mente. DimOrto buono racchiude l'agricoltura green, l'aspetto sociale, la produzione a km zero tanto che, quando le persone vengono in via Valdorme, chi è alla vendita prende direttamente dalla terra i prodotti. Tutto rientra nell'ambito dell'economia circolare
Quando è iniziato?
Siamo all'incirca ad un anno, visto che il lavoro ha preso il via a settembre del 2022
Quante persone impiega?
Al momento sei in tutto, persone che, con ruolo diversi ci lavorano e si impegnano con ruolo diversi
Un primo bilancio si può fare?
Certo, siamo contenti. Come progetto siamo riusciti ad iniziare una piccola produzione inaugurando lo spazio vendita, cosa non scontata. E' stato un lavoro lungo e non facile. Alla base c'è un grosso recupero dei terreni dove c'erano colture in stato di abbandono, infestanti e piccole strutture. Ora chi viene a comprare la verdura trova tutto a posto ed ordinato, ma l'anno scorso lo scenario era del tutto diverso. Dal punto di vista sociale, poi, da evidenziare la positività del connubio fra percorsi di valorizzazione delle persone e l'agricoltura, il contatto con la natura. E' una cosa che stimola in positivo le persone
In inverno andrete avanti?
Stiamo cercando opportunità di impiego e possibilità di fare attività per conto terzi, tipo la raccolta delle olive
Come è stata la risposta della gente?
Buona anche se, ovviamente, lavoriamo perché sia sempre migliore. Ci sono delle persone che sono diventate amiche del progetto. Vengono regolarmente al Pozzale a prendere la verdura anche se sanno che tutto quello di cui hanno bisogno non lo troveranno. Il fatto però che ritornino va letto in modo sicuramente positivo e, dall'apertura di giugno, il numero è cresciuto specie il sabato. Sono cose che ci spingono ad andare avanti e ci fanno capire la bontà del progetto
E' la prima volta che collaborate con la Rems?
La Rems nasce in piena pandemia, al momento è una delle due aperte in Toscana oltre a quella di Volterra. Quindi diciamo che è la prima volta anche se noi, in passato, avevamo già collaborato in progetti con l'opg ed il carcere femminile. E' una progettualità su chiave diversa, ma alla fine le persone sono sempre quelle
La cena di stasera?
Ha più di un significato. Prima di tutto lo stare insieme che è anche un obiettivo del progetto e poi destinare il ricavato ai progetti anche interni della Rems. Anche in questo caso la risposta delle persone è stata buona, saremo tanti a tavola
Appuntamento stasera al green bar. Una cena dimOrto buona.
Marco Mainardi