Al Ballottaggio/La prima volta di Empoli: i risultati
11-06-2024 06:48 - Politica
E' la prima volta. Dieci anni fa c'era andato vicino Francesco Gracci, allora candidato sindaco per il centrodestra (quello dei partiti), oggi capolista del Centrodestra (quello delle liste civiche) guidato da Andrea Poggianti. Quella volta fu così esiguo il vantaggio che, nell'immediato si ventilò una riconta dei voti. Che poi non ci fu. Questa volta il candidato sindaco Alessio Mantellassi, sorretto da Pd-Azione-Avs-Questa è Empoli e la lista Alessio Mantellassi sindaco - ha ufficializzato, e riconosciuto, un risultato che lo ha portato al ballottaggio, ancora prima che lo spoglio terminasse. "Manca una sola sezione, dai dati che abbiamo in possesso, siamo a 49,7. Non superiamo la soglia del cinquanta. Significa che la città ha chiesto altri quindici giorni di riflessione per scegliere il suo sindaco", racconta con non poca tensione, Mantellassi, nella sede del Partito Democratico di via Fabiani, quando sono trascorse oltre sei ore dall'inizio dello spoglio. Già, perché una delle caratteristiche della giornata di risultati elettorali, è stata la lentezza.
I RITARDI. Lo si capisce fin da subito. Dopo un'ora, dalle operazioni di conteggio dei voti, a disposizione c'è soltato una sezione: la 42. E' il seggio mobile dell'ospedale. Trenta votanti. Capiamo tutti che si andrà a rilento. Nei seggi, già dal sabato pomeriggio, si respirava un'aria tesa. Tanti rappresentanti di lista a controllare ogni operazione di voto, qualche contestazione che poi,trasferita in sede di conteggio, ha rallentato tutto. Se non bastasse, a comlicare ancor più la vta di scrutatori e presidente di seggio, ci si è messo anche il voto disgiunto che costringe a conteggi e riconteggi, per sgomberare la mente dalla possibilità di sbagli.
E poi le contestazioni. Quelle ci sono sempre, figuriamoci in un momento in cui - lo si capisce fin da subito - si gioca tutto su decimi di voto, su una scheda assenata o meno a questo o a quello. Alla fine le schede bianche risulteranno 255; quelle nulle 505, le contestate si fermano a otto. Ma, tanto per dare le dimensioni del disagio che c'è stato nel conteggio, alle 22,15 - vale a dire otto ore dall'apertura delle urne - il sito del Comune di Empoli e quello della Prefettura di Firenze - non avevano ancora il quadro completo. Mancava all'appello una sezione, la numero 23.
I CANDIDATI E I COMITATI. In piazza Farinata degli Uberti, dove ben tre candidati avevano deciso di aprire un loro comitato durante la campagna elettorale, si è concentrata subito una piccola folla: dapprima Masi e Poggianti, poi Maria Grazia Maestrelli hanno parto le loro sedi, ed hanno atteso i risultati con i loro candidati al consiglio, con i loro simpatizzanti. Con il passare del tempo la folla si allargava. Con il passare del tempo, le bottigliette d'acqua delle prime ore hanno lasciato il posto a bottiglie di birre nel tardo pomeriggio. E poi, come in una canzone di Claudio Lolli, a un certo punto è apparso il vino. Quello di Lolli era Albana (pur essendo un vino bianco, per il cantaurore non era mai stato così rosso....). Per Masi è stato spumante. O Prosecco. Bollicine, insomma. Per festeggiare un evento nel quale speravano, certo. Ma che si è concretizzato solo con il passare delle ore.
A proposito di comitati. Quello di Alessio Mantellassi, in via Leonardo da Vinci, è rimasto chiuso per tutta la giornta. Il candidato sindaco e i candidati delle sue liste hanno seguito dalla sede del Partito Democratico lo spoglio. E da lì, intorno alle 20, ha dichiarato di riconoscere il risultato e ha messo le basi per il percorso dei prossimi 15 giorni.
IL BALLOTTAGGIO, QUESTO SCONOSCIUTO. E' la prima volta. Significa che la campagna elettorale empolese proseguirà per altri quindici giorni. Si voterà il 23 e 24 giugno. Due settimane che serviranno per "convincere chi non è andato a votare questa volta, di tornare alle urne"- ha detto Mantellassi nelle sue dichiarazioni. Ma serviranno anche per cercare di allacciare nuove alleanze e cercare di accaparrarsi i voti degli elettori di chi è rimasto fuori dalla battaglia. Dalle dichiarazioni della prima ora (di Maestrelli e di Poggianti), che riportiamo nel nostro sito, si capisce che sarà una partita che si gioca soprattutto sui punti programmatici. Ma a complicare le cose è che il voto empolese ha tracciato un solco: la sinistra - cioè Mantellassi e Masi - si contenderanno la poltrona di sindaco; la destra rappresentata da Campinoti (quella dei partiti) e da Poggianti (per le liste civiche), è quella che potrebbe dare i voti per l'obiettivo. Italia Viva di Maria Grazia Maestrelli ha a disposizione solo un 1,46 per cento di elettori. Ma non resterà certo a guardare.