"25 aprile, festa di tutti. E non chiedetemi più se sono antifascista: è offensivo"
24-04-2024 20:06 - La voce dei candidati
Dal candidato a sindaco per il centrodestra, Simone Campinoti riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Di Simone Campinoti (*)
Più passa il tempo e sempre più è palese il tentativo politico di una certa Sinistra di strumentalizzare, appropriandosene vergognosamente, di una festa che invece è di tutti: la Liberazione.
Ogni anno io festeggio a modo mio questo evento epocale per il nostro Paese, non lo faccio andando per strada a sbandierare bandiere di parte ma, ad esempio, anni fa lo facevo raccontando le storie che mi raccontava a sua volta mia nonna Ilse che aveva vissuto sulla sua pelle tutto il periodo della Guerra e che, avendo avuto in casa sua prima il comando Gestapo, che si appropriò della villa doveva viveva la mia famiglia e dopo andati via i Nazisti, arrivò il comando Angloamericano, con il quale, invece, convissero in armonia anche con mio padre appena bambino; armonia che nasceva dalla gratitudine della mia famiglia verso di loro, venuti in Italia da lontano in nostro aiuto e per questo motivo e per gratitudine, quando mio figlio era piccolo lo portavo a visitare, fino ad annoiarlo, il cimitero americano a Certosa, dove gli spiegavo che quei ragazzi, molti nemmeno ventenni, erano arrivati a difendere il nostro futuro arrivando anche a dare la vita per noi; allo stesso modo, come i gloriosi ed eroici partigiani, che mia nonna ha aiutato e salvato -anche quando nella nostra villa c' erano i nazisti- perché, da donna intelligente, pensò che il posto più sicuro per nasconderli e proteggerli fosse proprio la soffitta della villa: tra questi c'era anche mio nonno Sabatino, catturato in Grecia dai nazisti e scappato saltando dal treno che lo portava in Germania (non certo in vacanza!) e che, dopo essere arrivato a casa a Bagno a Ripoli a piedi, trovò la sorpresa delle SS in casa.
Tornando alla Liberazione, trovo anche offensivo che oggi qualche giornalista, solo perché milito nel Centrodestra - che nulla ha che fare con il fascismo- mi chiami per avere conferma da me, con la storia che ho alle spalle, che io sia antifascista e trovo offensivo dover essere costretto a ribadire il mio pensiero democratico e liberale, proprio per il quale non sopporto che una solo parte politica oggi tenti di appropriarsi della vera Storia per mero interesse di consenso e speculi su un evento storico bellissimo che ha visto unirsi e combattere fianco a fianco tutti, con un unico obbiettivo comune: liberare il Paese dal dominio fascista e nazista, vedendo in perfetta collaborazione, partigiani rossi, partigiani bianchi, cattolici e monarchici ma, soprattutto, numericamente rilevanti, anche inglesi, americani, indiani e tanti altri venuti da molto lontano, compreso dalle gloriose brigate Ebraiche che, oggi, la stessa parte politica che tenta di cambiare la storia, vuole contestare i loro discendenti escludendoli dai festeggiamenti, atto revisionista ignobile e ingrato !
Insomma: viva il 25 Aprile, festa di tutti quelli che hanno donato la vita per renderci liberi e democratici, anche se qualcuno tenta di sciupare questa bella ricorrenza non onorando il senso del grande sacrificio e il sangue versato.
Grazie, quindi, ai partigiani e grazie a tutti gli uomini buoni, senza distinzione di bandiera, colore, politica e credo, che sono venuti anche da lontano a salvarci e con "tutti" intendo ovviamente i soldati e partigiani ( purtroppo carne da macello delle guerre) sui quali non ho dubbi sul fatto che fossero veramente motivati da pensieri di libertà. Viva la Repubblica !
(*) candidato sindaco per il centrodestra a Empoli
Più passa il tempo e sempre più è palese il tentativo politico di una certa Sinistra di strumentalizzare, appropriandosene vergognosamente, di una festa che invece è di tutti: la Liberazione.
Ogni anno io festeggio a modo mio questo evento epocale per il nostro Paese, non lo faccio andando per strada a sbandierare bandiere di parte ma, ad esempio, anni fa lo facevo raccontando le storie che mi raccontava a sua volta mia nonna Ilse che aveva vissuto sulla sua pelle tutto il periodo della Guerra e che, avendo avuto in casa sua prima il comando Gestapo, che si appropriò della villa doveva viveva la mia famiglia e dopo andati via i Nazisti, arrivò il comando Angloamericano, con il quale, invece, convissero in armonia anche con mio padre appena bambino; armonia che nasceva dalla gratitudine della mia famiglia verso di loro, venuti in Italia da lontano in nostro aiuto e per questo motivo e per gratitudine, quando mio figlio era piccolo lo portavo a visitare, fino ad annoiarlo, il cimitero americano a Certosa, dove gli spiegavo che quei ragazzi, molti nemmeno ventenni, erano arrivati a difendere il nostro futuro arrivando anche a dare la vita per noi; allo stesso modo, come i gloriosi ed eroici partigiani, che mia nonna ha aiutato e salvato -anche quando nella nostra villa c' erano i nazisti- perché, da donna intelligente, pensò che il posto più sicuro per nasconderli e proteggerli fosse proprio la soffitta della villa: tra questi c'era anche mio nonno Sabatino, catturato in Grecia dai nazisti e scappato saltando dal treno che lo portava in Germania (non certo in vacanza!) e che, dopo essere arrivato a casa a Bagno a Ripoli a piedi, trovò la sorpresa delle SS in casa.
Tornando alla Liberazione, trovo anche offensivo che oggi qualche giornalista, solo perché milito nel Centrodestra - che nulla ha che fare con il fascismo- mi chiami per avere conferma da me, con la storia che ho alle spalle, che io sia antifascista e trovo offensivo dover essere costretto a ribadire il mio pensiero democratico e liberale, proprio per il quale non sopporto che una solo parte politica oggi tenti di appropriarsi della vera Storia per mero interesse di consenso e speculi su un evento storico bellissimo che ha visto unirsi e combattere fianco a fianco tutti, con un unico obbiettivo comune: liberare il Paese dal dominio fascista e nazista, vedendo in perfetta collaborazione, partigiani rossi, partigiani bianchi, cattolici e monarchici ma, soprattutto, numericamente rilevanti, anche inglesi, americani, indiani e tanti altri venuti da molto lontano, compreso dalle gloriose brigate Ebraiche che, oggi, la stessa parte politica che tenta di cambiare la storia, vuole contestare i loro discendenti escludendoli dai festeggiamenti, atto revisionista ignobile e ingrato !
Insomma: viva il 25 Aprile, festa di tutti quelli che hanno donato la vita per renderci liberi e democratici, anche se qualcuno tenta di sciupare questa bella ricorrenza non onorando il senso del grande sacrificio e il sangue versato.
Grazie, quindi, ai partigiani e grazie a tutti gli uomini buoni, senza distinzione di bandiera, colore, politica e credo, che sono venuti anche da lontano a salvarci e con "tutti" intendo ovviamente i soldati e partigiani ( purtroppo carne da macello delle guerre) sui quali non ho dubbi sul fatto che fossero veramente motivati da pensieri di libertà. Viva la Repubblica !
(*) candidato sindaco per il centrodestra a Empoli